Ci sono momenti racchiusi nella mente che a volte riemergono più prepotenti del solito. Eco di risate e di sorrisi, come l'eco di una felicità perduta. Risvegli notturni improvvisi, nelle ore più improbabili segnate dalle lancette luminose di una sveglia che si prende ad odiare. Respiro affannoso, sogni lontani, l'ansia che strozza la gola.
I giorni passano a volte così lenti... ma le lacrime, quelle ormai sono asciutte, esaurite fino all'ultima goccia. Certi dolori non hanno una soluzione, bisogna procedere perchè è necessario, fluttuando in un mare di ovatta, ove l'aria è rareffatta, l'ossigeno sembra mancare quasi completamente a volte ... ma la forza per altri sorrisi, parole, inventando cose da fare... è l'unico antitodo possibile per non arrendersi a quel bastardo e miserabile soffio di vento che in un attimo ha risucchiato in un vortice la pace dell'anima.
"Certi dolori non hanno una soluzione, bisogna procedere perchè è necessario, fluttuando in un mare di ovatta, ove l'aria è rareffatta, l'ossigeno sembra mancare quasi completamente a volte ... ma la forza per altri sorrisi, parole, inventando cose da fare... è l'unico antitodo possibile per non arrendersi" . SI, E' L'UNICO ANTIDOTO, certi dolori non hanno una soluzione, forse l'altro antidoto e' andare avanti perche' e' necessario in primis, ma anche perche' fermarsi e' mortale.
Dal 2006 è il mio modo *assurdo forse* di indicare che non avrei parole. E' un punto,tipo quello di svolta,svista,vista o quello che prelude ad un "a capo" ma qui,ora,indica esclusivamente il "no words".
In molti casi il siero che ha il potere di salvare la vita eliminando l'azione mortale del veleno contiene una parte proprio di quello stesso veleno. Talvolta per salvarsi si vorrebbe essere "morsi" ancora...