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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 29 Aprile 2007 da mediterraneaO

Information Architecture

 

Nel corso dei secoli l’uomo ha sentito sempre l’esigenza di organizzare le informazioni, ricorrendo a determinati metodi per arginare il disordine. Nel 1873 è stato Melville Dewey che ha ideato il sistema decimale: uno strumento che permetteva di organizzare e avere accesso al vasto numero di libri prodotti nel tempo. Successivamente, nel 1930 è stato Ranganathan che ha sviluppato un sistema chiamato “Classificazione a faccette”, il cui metodo venne ripreso nell’ultimo decennio da Rosenfeld e Morville che con il loro Information Architecture lo hanno adattato al world wide web.

L’attività dell’Information Architecture verte sulla progettazione di come organizzare i contenuti di un sito, studiando anche i sistemi di navigazione, finalizzati ad aiutare gli utenti a trovare e gestire le informazioni con successo.

L’information Architect opera seguendo alcuni aspetti fondamentali: dal marketing al committente, dall’engineering al management, dall’usabilità all’utente finale.

Le attività più importanti dell’Information Architecture sono:

·         Discovery: in questa fase vengono resi chiari il contesto, gli obiettivi e il target del sito, dopo aver precisato questi punti si procede con una ricerca sul mercato, preferibilmente entrando in contatto con gli eventuali utenti, in modo da riuscire a carpire meglio i bisogni e concretizzarli in modo esaustivo. L’information Architecture si approprierà dell’intera documentazione e nel caso in cui alcuni punti non saranno chiari, si potranno richiedere ulteriori incontri. Da questo momento il team comincerà ad interagire con il cliente.

·         Analysis: giunti in questa fase è necessario definire meglio il target, procedendo con dei questionari o interviste, poiché si deve giungere ad avere una buona conoscenza degli utenti.

·         Architecture: questa è la fase in cui viene definito il piano generale dei contenuti, che consiste nell’identificazione e descrizione delle macroaree, proseguendo fino alla descrizione delle singole sezioni, chiamate microaree. Durante la realizzazione del progetto si potrà realizzare un piano editoriale, in cui verrà indicato come verranno sistemati i contenuti e la frequenza di aggiornamenti di essi. Il passo successivo sarà la realizzazione del labeling, che consiste nella sistemazione delle sezioni e sottosezioni, nominandole ed etichettandole. Infine si passerà alla progettazione della navigazione del sito, si partirà dalla navigazione primaria, giungendo a quella secondaria fino alla realizzazione degli strumenti di ausilio (mappe, indici etc).

·        Develop: nell’ultima fase vengono definiti i dettagli e avviene la verifica dell’efficacia e della funzionalità del sito. In questo caso emerge la capacità dell’Information Architect, nell’essere riuscito a coniugare la chiarezza e la flessibilità del sito.

Idee a proposito Information Architecture

Il World Wide Web è un mondo a cui accedono moltissimi utenti, di qualsiasi età, cultura e preparazione scolastica, con il fine di cercare informazioni, notizie, per fare ricerche e qualunque altra cosa che esso può offrire.

Il mondo del world wide web è così vasto che a volte l’utente potrebbe smarrirsi, ma oggi esiste l’information architecture che si occupa dell’organizzazione dei contenuti di un sito, permettendo a chiunque di poter accedere ai vari siti senza il rischio di perdere di vista il motivo per cui si era collegato e riuscendo a trovare ciò che interessa.

Tenendo in considerazione il tempo che si vuol perdere per cercare le informazioni e non perdendo di vista le diverse fasce di età che accedono al “WWW”, naturalmente bisogna tener presente alcune regole fondamentali:

1.      un sito dev’essere facilmente leggibile, in modo tale che i visitatori possano sentirsi a proprio agio quando leggono le pagine di un sito;

2.      un sito dev’essere facilmente navigabile, in modo tale che i visitatori possano trovare subito ciò che a loro interessa;

3.      l’organizzazione e l’aspetto delle pagine web devono essere coerenti con tutto il sito;

4.      un sito dev’essere visualizzato velocemente perché i visitatori tendono a perdere subito interesse per il sito web se la pagina non si visualizza entro i primi 15 secondi.

L’idea dell’Information Architecture è stata una trovata geniale in modo tale che ci sia qualcuno che si occupi degli interessi e dei bisogni degli utenti, poiché il mondo del “WWW” ormai è entrato in moltissime case, poichè fanno ricorso a questo mondo i bambini per le ricerche scolastiche, gli studenti per i progetti scolastici o universitari, i disoccupati per cercare lavoro, i professionisti per cercare gli ultimi aggiornamenti che riguardano il loro settore, o comunque anche chi ha la curiosità di scoprire questo mondo di cui si parla tanto.

Scrivere per il web: Paragrafi, parole e caratteri

 

Gli utenti del Web tendono a scansionare un testo perché il loro interesse si concentra sempre sull’informazione che per loro è importante in quel momento, quindi non hanno nessuna intenzione di perdere tempo con contenuti considerati superflui; ciò che spinge gli utenti a scansionare i testi è la loro abitudine a leggere giornali e riviste, riflettendo questa loro consuetudine anche nelle pagine web.

Per soddisfare i bisogni degli utenti è necessario rispettare delle regole ben precise quando si scrive per il web, le quali sono:

·           essere concisi, scrivendo ciò che è necessario;

·           scrivere notizie pertinenti, nonché cose di cui si hanno prove;

·           essere chiari, ricorrendo ad un linguaggio essenziale.

Come nel giornalismo, anche nel web viene adoperata la teoria della “piramide invertita” la quale permette di porre le conclusioni all’inizio del testo, ampliandole progressivamente e se si rischia di scrivere un testo troppo lungo sarebbe preferibile frazionarlo in più pagine.

Nella stesura di un testo bisogna evitare frasi lunghe, nonché anche periodi complessi che potrebbero smarrire e confondere l’utente; inoltre è preferibile andare spesso a capo perché ciò migliora la percezione visiva.

I font svolgono un ruolo fondamentale all’interno del testo, i quali sono stati raggruppati in cinque famiglie dal W3C e ogni font porta con sé del significato.

   Gli stili sono:

·           Serif: Times New Roman, Garamond, Georgia caratterizzati dalle grazie;

·           Sans-Serif: Verdana, Arial sono senza grazie;

·           Cursive: riproducono la scrittura in corsivo;

·           Fantasy: sono ornamentali e decorativi;

·           Monospace: caratterizzati da una dimensione fissa di larghezza.

Quando si vuol far cadere l’attenzione su determinate parole-chiave è possibile ricorrere a degli espedienti: il “grassetto”, che dà enfasi ed è molto indicato per titoli e sottotitoli, poi abbiamo il “corsivo”, il quale però è sconsigliato perché il monitor composto da pixel orizzontali e verticali non rende molto bene i caratteri in diagonale, comunque viene spesso usato per i nomi di libri, riviste o parole straniere.

La “sottolineatura” è indicata solo per i collegamenti ipertestuali, mentre l’uso del “maiuscolo” è sconsigliato perché l’attenzione del lettore ricade sulla parte superiore della riga, dove l’occhio riconosce la forma della parola e rende facilmente leggibile il testo.

Per quanto concerne l’allineamento del testo è consigliabile quello a sinistra, poiché i margini irregolari dell’allineamento al centro e a destra possono far smarrire l’occhio, non trovando l’inizio di ogni riga.

Infine è importante dedicare attenzione alla scelta dei colori, poiché devono dare un buon contrasto sia ai daltonici e sia ai discromatici.

Fonti:

http://www.google.com

http://www.html.it

http://www.altavista.it

 

 

 

 

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Data di creazione: 29/03/2006
 
 

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