Trattengo i brividi più a lungo.
Riscaldano.
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Della tirannide
Post n°314 pubblicato il 18 Agosto 2010 da NASCOSTAMENTE
Penso l'essenziale aforisma e ossimoro mie sintassi naturali Ascolto , sorrido un poco fagocito immagini di ovunque e sto . Che sia questa la felicitá ? Non so , non l'ho cercata piuttosto tendevo al cambiamento alla rivoluzione . Ora purtroppo leggo già, tutto é già detto e nel migliore dei modi. Sto attenta a non sciupare in un alito di vento, temendo il peggio . Mai il domani mi lascia quieta m'imporrá ,lo so ,anche stavolta l'ennesima battaglia e la difesa d'ideali.I miei tiranni
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l' emancipato gelido cinismo.
Io non assolvo chi pecca
di distacco.
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Il pensiero è afono come le parole, invoca non esclama.
Può non esserci parola eppure rimane il senso.
Quello ottuso.
Il pensiero ha sfumature che la sequenzialità della parola non coglie; essa ama l'analisi ed è altro dalla polifonia. Altro è la poesia .
"Nel languore amoroso qualcosa se ne va, senza fine; è come se il desiderio non fosse nient'altro che questa emorragia. La fatica amorosa è questo: una fame amorosa che non viene saziata, un amore che rimane aperto." Roland Barthes
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