Mistiche poete e santeL'arsura di Teresa il suo piacere estremola sofferenzaLa faglia profondissimatracciata nella carneche mai sazia per Amoredi pensiero e desiderionutre il sangue più corposoe denso .Io sento quell'amore ,quella santissima pazzia Non santa né pazza ancorapianifico il mio versosprofondo nel pensierodi bellezza nel caloreprolungato che é viverein un sogno,nella pienezza suad'Amore innominato

Spendere tempo a definirciquando di continuoci sfuggiamo dalle maniTra buoni e  cattiviè il segno nettoperò poi nessun maestroche torni a controllareLa fatica è inutilebasta il vento a ricordarci la felicitàd'esser niente ed al nientesapere di poter tornare

Tu mi appartieni ,anche se non dovessi vederti mai più .  F. Kafka Eppure questo é entratoe pure questo pezzo di cuore grossoche sarà difficile ingoiareLo tratterranno del palato i poripapille gustative che col ricordo qui poi trattano la fameMogli e buoi dei paesi tuoi...cantilenava il padrelo ricordoma sebbene io non sia vacca né tu un bue  di questa carne é…

A Teo Almeno potessimotrovare parole per questoscoramentotornerebbe l'idea pure del soledella linfa che scorrenonostante il freddo lá fuorinonostante l'inutile apparentePersino il tuo talentogiovane oggi e raroun creato dentro a rinnovarsipersino quello m'é sembrato adessoun dono inadeguatoun fiore di cardo,  alto sopraun terriccio secco di macerie

 Parlo  a te che ti sei  già sottrattot'ammiro al punto da regalartila purezza di ogni mio inespresso e candido pensieroPersino il saluto mi sembra inopportuno, inadeguatomeglio guardarti da lontanomeglio rispettare il sacro di quel  dolore tuo mite e  solitarioIo resto qui tra i demoni le sciabole per lingua a dissolvere il caloree provo ancora il peggiomi fustigoe in morsi m'alzo e…

 S'aprisse soprail cielo all'improvvisoVi vedrei illuminati  dall'immensovicini e  ancora stretti per le maniSotto io disperereiallungando le mie bracciaall'infinitocerta già di riprovare la mancanza.A te , Madre, io chiedereiuna carezza e poi l'ultima parolaquella che senza te più non consola.A te Padre, io chiederei un sorrisofurbo tanto e trasparentela forza dentro gli ochhi di un bambino.Non…

Dillo di traversodillo, ritorna a dirlodi traversoche nient'altro c'éoltre questa Bellezza solitariache é il suono densodelle cosequell'altro ritmofondo é piú in fondoTiello e tiello strettonascosto al mondofallo intuire solamenteche sia desiderato tantoe tanto a lungo  che poi il battito ritorna  sempre e fortepiú forte del rumoree d'ogni straziotorna potente tanto da liberarsi tuttoin un verso…

Fosse un dolorenon éE' l'abbandono disperatodi ogni desideriocircoscritto, delimitabileL'impotenza umanaapproda alla folle convinzioneche comunque tuttoci appartengache tutto  possapossedere , possederci.  

E mi spieghi di nuovo la vitate che hai il dono d'un sangue piú sveltoche affluisce veloce al cervelloio col mio ci ricamolo trattengo e ci irroro ogni sensoed é cosí che nel sangue raffreddos'offusca il pensiero e mi perdoricado nel limbo incompreso del mondoimpaurita ritratta indecisa emi sembra un garbuglio d'amore e rancore,un intruglio…

  Non può essere finisca cosìcome fosse iniziata in sordinasenza grida né ecoNon può essere che io imparia lasciare ogni cosa al suo posto eche tolga il disturbo da luoghida occhi da coseMi s'impone di forza il concettoche bisogna fuggire dagli altridai luoghi da cose se dagli altriti torna il sospetto d'eccessivapresenza, protervia, tenacia oquantomenodistorti i…