RUSCELLI

26. MARE


MAREIKENISHI GONSUI (1650) C’è una meta per il vento dell’inverno: il rumore del marePIERO> Quale voce viene sul suono delle onde che non è la voce del mare? E' la voce di qualcuno che ci parla, ma che, se ascoltiamo, tace, proprio per esserci messi ad ascoltare. E solo se, mezzo addormentati, udiamo senza sapere che udiamo, essa ci parla della speranza verso la quale, come un bambino che dorme, dormendo sorridiamo. Sono isole fortunate, sono terre che non hanno luogo, dove il Re vive aspettando. Ma, se vi andiamo destando, tace la voce, e solo c'è il mare. (Pessoa)PRAJ> ... il mare è la meta di ogni fiume. Il fiume, come ogni individuo, compie il suo compito capolavore sfociando, morendo, fondendosi nel Mare del Coscienza.Lenteris>...in quel mare ogni goccia è un capolavoro, distinto e allo stesso tempo unito per sempre. (da uno spunto di Praj)