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decimali? NO GRAZIE

Post n°88 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da doc_doc2007

Una proposta ai docenti che NON condividono le norme attuali sulla valutazione

Dichiarazione individuale di obbedienza coatta e dissociazione consapevole.
in tema di valutazione da chiedere che sia

allegata alla documentazione dello scrutinio

o da proporre come mozione

 o come dichiarazione personale accanto alla delibera del collegio sulle

modalità di valutazione.

La/il sottoscritta/o, docente di .... presso...,

- vista la legge 169/2008 di conversione in legge del decreto n . 137 del 1 sett. 2008, la circolare n. 100
dell’11/12/2008 e lo "Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni"
(questa parte potrà essere modificata dopo l’emanazione ufficiale del Regolamento)

- dichiara di attenersi alle norme citate - con particolare riferimento all’uso della scala decimale e alla valutazione del comportamento - esclusivamente per adempimento di legge e obbligo di servizio;

- dichiara di ritenere in scienza e coscienza quelle stesse norme contrarie ai propri principi educativi, oltre che
sbagliate e persino nocive per gli allievi, le allieve e la scuola stessa, e declina pertanto ogni responsabilità rispetto alle conseguenze negative o a eventuali ricorsi che dall’applicazione di tali norme dovessero derivare;

- dichiara che intende avvalersi di sistemi di valutazione in itinere degli apprendimenti e delle prestazioni degli
allievi congruenti con l’impostazione della propria progettazione disciplinare e che non prevedono l’uso di "voti" ma di documenti descrittivi che consentano agli allievi di essere esplicitamente consapevoli del loro percorso di
apprendimento;

- si dichiara disponibile alla sperimentazione e all’uso di procedure di valutazione descrittiva che consentano di
evitare l’uso della scala decimale nella valutazione in itinere, periodica e annuale e in particolare per quanto
riguarda la certificazione delle competenze, fatto peraltro palesemente incongruente con il concetto stesso di
competenza e con le più diffuse procedure di certificazione;

- auspica un’azione congiunta di più docenti e della stessa amministrazione che solleciti e orienti il Parlamento a una
revisione di tale normativa.

Trattandosi di una dichiarazione a responsabilità individuale il testo può essere ovviamente modificato sulla base delle proprie personali esigenze e convinzioni 

 gennaio 2008

Proposta e prima diffusione a cura del CIDI Torino

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/01/09 alle 18:01 via WEB
stampa qui se serve.. MT Martedì 13 gennaio si è tenuto un incontro del Forum della scuola primaria. Nel corso dell’incontro si sono analizzati i contenuti dello “Schema di regolamento recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” tentando di effettuare delle previsioni su cosa potrà accadere nei prossimi anni scolastici. Ancora non era stata pubblicata la Circolare sulle iscrizioni per l’a.s. 2009-20010. La pubblicazione dei regolamenti e della circolare sulle iscrizioni costituiscono l’ennemisima manifestazione della determinazione del governo a portare a compimento un attacco senza precedenti agli attuali ordinamenti della scuola primaria. Gli assi portanti di questa manovra (più che di “riforma” si dovrebbe parlare di smantellamento) sono: Introduzione, come tempo scuola ordinario, le 24 ore settimanali; Introduzione del maestro unico (da attivarsi non solo per il modulo orario delle 24 ore, ma prevedibilmente anche per quelli di 27 e 30 ore); Abolizione delle compresenze per tutti i modelli orari; Utilizzazione delle ore di compresenza per la costituzione dell’organico di istituto (come verranno usate queste ore?) Subordinazione della formazione di classi funzionanti a 30 ore alla disponibilità dell’organico assegnato. Possibilità di costituire posti anche con orario inferiore a quello obbligatorio (completamento esterno?) Le conseguenza di tutto questo sarà la distruzione di un’esperienza pluridecennale che ha condotto la scuola italiana ad essere, come affermano le rilevazioni OCSE, una delle migliori al mondo per qualità dei risultati. Non solo non sarà più possibile attivare percorsi formativi con tempi distesi e adeguati ai ritmi di apprendimento dei bambini, avvantaggiarsi della presenza di una pluralità di insegnati corresponsabili dei progetti educativi e portatori di specifiche competenze. Diventerà impossibile organizzare attività di arrichimento, approfondimento mediante l’attivazione di laboratori e garantire, alle fasce più deboli, percorsi di recupero tali da permettere un reale esercizio del diritto all’apprendimento. Diventerà inoltre assai difficile gestire le situazioni di inserimento di bambini disabili attraverso percorsi individualizzati e con l’intervento di un sostegno adeguato; e dare risposta all’esigenza di avviare procedure di accoglienza e inserimento per il sempre crescente numero di alunni stranieri che si iscrivono alle nostre scuole. Le misure previste avranno inoltre una pesante ricadutà sul lavoro quotidiano degli insegnati: Impossibilità di condividere responsabilità e scelte nello svolgimento del piano formativo; Situazioni di spezzettamento dell’orario di servizio; Aumento del carico di lavoro; Situazioni di completamento esterno all’istituto di assegnazione dell’orario di servizio; Estensione dell’orario di insegnametno a 24 ore settimanali superando l’attuale assetto contrattuale che prevede le due ore di programmazione. Consideriamo inaccettabile la distruzione dell’attuale modello scolastico e riteniamo indispensabile che la FLC elabori alcune indicazioni da seguire per ostacolare le misure messe in atto dal Governo definendo tempi e modalità per il proseguimento dello stato di agitazione. La mobilitazione che si è estesa nei mesi scorsi non ha sortito gli effetti desiderati. La sola cosa che abbiamo ottenuto è il permanere di un tempo scuola di 40 ore che non ha nulla a che fare con l’organizzazione dell’attuale Tempo Pieno, risultato, a nostro parere, troppo esiguo. Crediamo che un eventuale ritardo nell’elaborare una risposta credibile e condivisa alla manovra in atto possa costituire per i lavoratori della scuola una forte ragione di disorientamento e di sfiducia. Nel ribadire il nostro orientamento nella richiesta di ritiro dei tagli, dei relativi regolamenti attuativi, per ogno ordine di scuola, nella fase attuale le nostre rivendicazioni si articolano sui seguenti punti: Costituire un gruppo di lavoro ristretto che si occupi di elaborare le linee di intervento sulla scuola primaria; Avviare una massiccia campagna di informazione sia per gli insegnanti che i genitori; Rilanciare con i genitori la campagna per le iscrizioni ed elaborare e diffondere un modello di iscrizione alternativo a quello allegato alla Circolare sulle iscrizioni; Estendere la campagna per le iscrizioni ai genitori degli alunni delle classi successive alla prima confermando la scelta dei modelli didattico-organizzativi effettuata all’inizio del ciclo; Salvaguardare, in deroga ai regolamenti, l’organico necessario per continuare le attività di laboratorio previste nei POF delle diverse scuole; Attivarsi con le altre oo. ss. e le associazioni e organizzazioni del mondo della scuola per riavviare lo stato di mobilitazione in tutte le sue articolazioni (sia a livello di scuola, con il rilancio di iniziative pubbliche e aperte ai genitori, sia a livello cittadino). Chiediamo a tempi brevi un incontro con la segreteria provinciale in merito ai punti su esposti e all’elaborazione di linee guida da proporre per la contrattazione sull’organico che si terrà con la Direzione Regionale. Saluti Gli insegnanti del Forum della Primaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/01/09 alle 18:09 via WEB
2...altro materiale Il 13 gennaio 2004 il MIUR pubblicò la Circolare n.2 per le iscrizioni relative all'a.s. 2004/05, all'epoca ministro era Letizia Moratti. La circolare fissava come termine per le iscrizioni il 31 gennaio e faceva riferimento allo schema di decreto legislativo approvato dal Governo il 12 settembre 2003, quindi non ancora legge, che in seguito, una volta approvato, sarebbe diventato il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n.59, vale a dire il decreto applicativo previsto dalla legge n. 53/03 (Riforma Moratti) per la scuola dell'infanzia, la primaria e la secondaria di I grado. Quella non fu altro che una circolare fuorilegge perché si riferiva a norme che non esistevano. In questi giorni, a distanza di 5 anni, sta accadendo esattamente la stessa cosa. La Circolare n. 4 del 16 gennaio per le iscrizioni relative all'a.s. 2009/2010 questa volta fa riferimento allo schema di regolamento per il riordino della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria di I grado, previsto dall'art. 64 del decreto legge n. 112/08 convertito nella legge n. 133/08, approvato dal Governo il 18 dicembre, che non ha ancora terminato il suo iter e quindi non è ancora legge. Ecco dunque un'altra circolare fuorilegge! Vediamo allora come mai nella circolare non si potrebbe parlare di “maestro unico” e di 24 ore settimanali. L'art. 4 del decreto legge n. 137/08 (Decreto Gelmini) convertito nella legge n. 169/08, non istituisce il “maestro unico” e le 24 ore settimanali nella primaria, ma prevede che i regolamenti previsti dal comma 4 dall'art. 64 del decreto legge n. 112 etc. dettino le norme per la costituzione di “classi affidate a un unico insegnate funzionanti con orario di 24 ore settimanali”. Ecco esattamente il testo: “Nell'ambito degli obiettivi di razionalizzazione di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti previsti dal comma 4 del medesimo articolo 64 e' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali.“ Il comma 4 dell'art. 64 del decreto legge etc. presenta un elenco di materie sulle quali intervenire per la realizzazione del piano programmatico che a sua volta è stato predisposto per tagliare 132.000 posti di lavoro nella scuola e risparmiare così 8 miliardi di euro in 3 anni. Nel decreto legge n. 137/08 convertito etc. c'è scritto in buona sostanza: anche il “maestro unico” e le 24 ore settimanali andranno a far parte di quell'elenco previsto dall'art. 64 del decreto etc.. Il decreto legge n. 137/08 non ha modificato l'assetto ordinamentale della scuola primaria, ma sarà il regolamento previsto dall'art. 64 del decreto etc. a modificarlo. Solo quando lo schema di regolamento approvato dal Governo il 18 dicembre sarà legge questo potrà verificarsi. Per il momento il regolamento non esiste e di conseguenza il “maestro unico” e le 24 ore settimanali non esistono. La circolare non può fare riferimento ha niente di tutto ciò che lo schema di regolamento, approvato dal Governo il 18 dicembre, introduce o modifica perché lo schema di regolamento non è legge, potrà esserlo, ma per il momento non lo è. Per fare un altro esempio fuorilegge prendiamo in considerazione l'anticipo nella scuola dell'infanzia citato dalla circolare. L'anticipo nella scuola dell'infanzia è stato abrogato dalla finanziaria 2007 in concomitanza con l'istituzione delle “sezioni primavera” perché palesemente in contraddizione con le stesse. Lo schema di regolamento ripristina l'anticipo nella scuola dell'infanzia abrogando la norma che l'aveva precedentemente abrogato, fino a quando però lo schema di regolamento non sarà legge l'anticipo nella scuola dell'infanzia continuerà a non esistere. Facciamo un altro esempio ancora. Lo schema di regolamento prevede che sono obbligati a iscriversi alla scuola primaria i bambini che compiono 6 anni entro il 31 dicembre dell'anno di riferimento e non più entro il 31 agosto così come è previsto oggi. Nella circolare si fa riferimento al 31 dicembre 2009, ma questo è ancora una volta fuorilegge! Ma allora vale di più una circolare o una legge? La risposta è banale: prima vengono le leggi e poi le circolari che danno indicazioni su come applicare le leggi. Nella scuola purtroppo questo non vale! A furia di essere travolti per anni da circolari su circolari, dirigenti e docenti pensano, più o meno in buona fede, che le norme da rispettare e far rispettare non siano date dalle leggi, ma dalle circolari! Dirigenti e docenti odiano le circolari, ma affetti da una sorta di Sindrome di Stoccolma sembra proprio che non ne possano fare a meno. Tutto ciò che è norma, non importa se decreto legge, legge, decreto legislativo, decreto del Presidente del Consiglio, decreto del Presidente della Repubblica, decreto ministeriale, ordinanza ministeriale, spessissimo viene denominato “circolare”. Qualsiasi cambiamento di carattere legislativo viene banalmente sintetizzato dall'espressione “E' uscita una circolare”, mentre qualsiasi riferimento di carattere legislativo dall'espressione “Lo dice una circolare”. Quali siano poi queste circolari, nessuno lo sa! Quando poi il documento in questione è proprio una circolare, allora si raggiunge il massimo, niente può essere più vero di una circolare! La circolare rappresenta l'ordine da eseguire, tranquillizza e cura il disorientamento. Pochi però si preoccupano di valutare se l'ordine è buono oppure no, mentre la maggior parte esegue senza battere ciglio. Prendiamo per esempio la circolare ministeriale n.100 dell'11 dicembre 2008. La circolare, molto interlocutoria e assolutamente inutile perché in sostanza non dice nulla, ma fa solo un po' di propaganda, descrive qual era all'epoca lo stato dell'arte rispetto all'applicazione di quanto previsto dal decreto legge n. 137/08 (Decreto Gelmini) convertito nella legge n. 169/08. Nonostante in quella circolare ci fosse scritto chiaramente che per il voto in condotta sarebbe stato pubblicato un decreto ministeriale per correlare il voto inferiore a sei decimi alla gravità del comportamento, diversi collegi dei docenti, su invito dei dirigenti, hanno deliberato i criteri per l'assegnazione dei voti di condotta insufficienti, prendendo proprio come riferimento quella circolare, neppure la legge n. 169/08, anche se sarebbe stato ugualmente sbagliato. Il decreto ministeriale in questione è stato pubblicato solo ieri, quindi le delibere finora fatte non hanno nessun tipo di fondamento giuridico. Nella stessa circolare in riferimento al passaggio dal giudizio al voto si legge chiaramente che il decreto legge n. 137/08 convertito etc. prevede a tale proposito l'approvazione da parte del Governo di un regolamento. Per il momento esiste solo uno schema di regolamento non ancora approvato dal Governo e sul quale ha solo espresso il parere di competenza il CNPI. Bene, ci sono collegi dei docenti che, sempre su invito dei dirigenti, nel nome di quella circolare hanno deliberato di passare, senza pensarci troppo, al voto in decimi, senza uno straccio di regolamento. Speriamo che le cose vadano diversamente con la circolare fuorilegge sulle iscrizioni. Non facciamoci ingannare! In ogni caso il 24 gennaio a Milano prenderà il via la campagna “Segreterie della Buona Scuola”: i genitori con l'aiuto degli insegnanti raccoglieranno per tre settimane le iscrizioni al tempo pieno, quello vero con 2 insegnanti contitolari e 4 ore di compresenza, al modulo, con 3 insegnanti ogni 2 classi, e al tempo prolungato con almeno 4 ore di compresenza. Le domande e le conferme raccolte dalle “Segreterie della Buona Scuola”saranno poi consegnate ai dirigenti delle rispettive scuole di riferimento e in copia al direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale. La campagna si concluderà il 14 febbraio con una grande manifestazione, così come accadde lo stesso giorno di 5 anni fa quando genitori e insegnanti invasero a migliaia le strade di Milano per difendere la Scuola dall'attacco dell'allora ministro Moratti. Apriamo allora in tute le città d'Italia le “Segreterie della Buona Scuola”. Milano, gennaio 2009
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/01/09 alle 18:12 via WEB
3...entergelmina SCHEMA DI REGOLAMENTO “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Queste slides nascono dal bisogno di fornire risposte a quanti, dopo la pubblicazione dei regolamenti attuativi dell’art. 64 legge 133/08, avvertono un senso di ineluttabilità e rassegnazione, come se la partita della fine del tempo modulare nel I ciclo d‘istruzione, si fosse definitivamente conclusa a favore della controriforma targata Gelmini. La FLC CGIL BARI non è affatto di questo avviso perché è convinta che, tra le pieghe di provvedimenti scanditi solo dall’urgenza di imporre tagli camuffati d’inesistente anelito riformatore - ma capaci addirittura di ergersi, a momento di paragone con riforme d’altri tempi e di ben altro spessore - si nascondono in realtà…. …diversi punti di criticità che bisogna, a tutti i costi, far valere! PROVEDIMENTI GELMINI - PUNTI DI CRITICITÀ SULLA SCUOLA PRIMARIA RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 133/08, predisposto in data 4 settembre 2008; Decreto - legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; Schema di piano programmatico, di cui all’art. 64 comma 3 della legge 133/08, predisposto in data 4 settembre 2008; Schema di regolamento, predisposto in data 18 dicembre 2008. Allo stato attuale non risultano essere atti definitivi Né lo schema di “Piano programmatico” Né lo schema di regolamento su “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Infatti……. Lo schema di “Piano programmatico” predisposto dai Ministeri competenti in data 4 settembre 2008, ad oggi, non ha ancora una versione definitiva. Perché diventi definitivo deve essere pubblicato in G.U. Lo schema di regolamento su “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Deliberato dal C.d.M. il 18 dicembre 2008 Non ha valore definitivo perché sprovvisto ancora del parere di : Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) Conferenza Unificata Consiglio di Stato. Solo allora potrà essere definitivamente approvato dal Consiglio dei ministri NEGLI SCHEMI NOI RAVVISIAMO ALMENO 4 PUNTI DI CRITICITÀ. VEDIAMOLI 1° punto di criticità Il decreto - legge n° 137, all’art. 4, recita: “… nei regolamenti è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali”. Questo passo rappresenta una chiara forzatura nei confronti della norma costituzionale (art.117) posta a tutela dell’autonomia scolastica: le scelte organizzative e didattiche, nei limiti delle risorse disponibili, sono infatti di competenza delle singole istituzioni scolastiche(commi 1 e 4 dell’art. 5 del Dpr 275/1999). Tra queste rientra la scelta tra il team e il maestro unico! 2° punto di criticità Lo schema di regolamento dice che l’art. 4 del decreto - legge 137 ….. “...ha, tra l’altro, previsto nella scuola primaria la costituzione di classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali, superando in tal modo la precedente organizzazione modulare”. Ma quest’ultima affermazione Non è contenuta … Né nell’art. 64 delle legge 133; Né nell’art. 4 della Legge 169; Ma nemmeno nell’art. 4 comma 3 dello stesso schema di piano programmatico Nessuna delle 3 norme tratta del superamento del modulo e delle compresenze! In altri termini…….. Su questo punto il Regolamento, che è una norma di livello secondario, tratta “abusivamente” una questione non prevista da leggi di rango superiore quali la legge 133 o la legge 169! 3° punto di criticità il comma 2 ter dell’art. 4 della legge 169/08 stabilisce in maniera inequivocabile che “La disciplina prevista dal presente articolo entra in vigore a partire dall'anno scolastico 2009/2010, relativamente alle prime classi del ciclo scolastico”, …. e quindi……….……Anche in questo caso: il regolamento si è arrogato un compito che non è previsto dalla legge di cui è attuazione! Infatti il regolamento prevede che nelle classi successive alla prima, il modello delle 30 ore potrà continuare a funzionare ma senza compresenze (avremo perciò 6 ore di esubero ogni 2 classi); A nostro avviso vi sono non solo spazi per l‘avvio di un ampio contenzioso a livello nazionale e locale ma anche….. …per l’avvio di un grande movimento di protesta nel Paese!!!! occorre affermare con forza che è un diritto delle famiglie e degli alunni già frequentanti quest’anno, quello di poter continuare ad usufruire dell’offerta formativa e dei modelli didattico-organizzativi scelti negli anni precedenti. Su questo punto una grossa mano potrebbe venire, infine, dalle Regioni! Le REGIONI potrebbero proporre : Per le classi prime un tempo scuola di 24, 27, 30 o 40 ore, senza compresenze; Per le classi successive, l’utilizzo dei modelli preesistenti; Interventi finanziari per i comuni che amplieranno l’offerta del tempo pieno!!!!!! 4° punto (il più ) critico Avendo fretta di effettuare i tagli, la Ministra ha sì previsto nel Regolamento (art. 1 c. 3) il dovuto atto di indirizzo, (atto dovuto a causa dell’art. 8 comma 1 del Dpr 275/99) ma… ..lo ha “ridotto” alla sintesi di 2 norme transitorie preesistenti: il D. lgs 59/2004 (Moratti) e il DM 31 agosto 2007 (Fioroni)! In termini di contenzioso, questo aspetto è il più debole - e quindi il più attaccabile - dello schema di Regolamento!!!
 
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