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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/10/08 alle 22:08 via WEB
La proclamazione dello sciopero generale della scuola per il giorno 30 ottobre 2008, con una grande manifestazione nazionale a Roma, decisa unitariamente da tutte le Organizzazioni sindacali, è la risposta all'arroganza del Governo e della Ministra Gelmini che con le loro scelte stanno distruggendo l'intero settore della Conoscenza pubblica. L'utilizzo dei decreti, il voto di fiducia alla Camera sul DL 137/08, e l'assenza di qualsiasi tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali sono figli di un'idea autoritaria di società e di istruzione e hanno l'evidente intento di indebolire la funzione del sindacato confederale. Per ragioni esclusivamente economiche si demolisce la nostra Costituzione che ha proprio nella scuola pubblica, aperta a tutti, uno dei suoi principi fondamentali. La scuola, l'università e la ricerca sono, infatti, considerate dal governo un puro costo e le mistificazioni ideologiche della Gelmini servono solo a coprire i tagli di Tremonti. Con queste politiche l'intero sistema dell’istruzione pubblica viene ricondotto ad una cultura aziendalista. Le tante iniziative promosse sul territorio dai sindacati unitariamente, dagli studenti e dalle famiglie, evidenziano un vasto fronte di protesta, che tende ad allargarsi contro questo disegno regressivo. Lo sciopero generale e la manifestazione nazionale hanno l'obiettivo di unificare quel vasto movimento per costringere il governo a rivedere le proprie scelte e ad aprire il confronto, necessario per contribuire ad elevare la qualità dell'intero sistema della conoscenza. Roma, 9 ottobre 2008
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/10/08 alle 01:03 via WEB
Un bel pacchetto! Marta
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/10/08 alle 10:42 via WEB
NO Gelmini day: la FLC Cgil sostiene la mobilitazione delle scuole 01-10-2008 In tutto il Paese si moltiplicano le iniziative di protesta per le politiche del Governo contro la scuola pubblica ed i suoi lavoratori. Insegnanti, genitori, studenti, lavoratori precari daranno vita, domani 2 ottobre, ad una giornata di protesta e chiederanno di essere ricevuti dal Ministro dell'Istruzione. Le iniziative vogliono denunciare i tagli delle risorse e del personale, del tempo scuola, contro il ritorno al maestro unico, la soppressione del tempo pieno e di quello prolungato, del licenziamento di migliaia di lavoratori precari che - dice il Ministro - "non sono un problema suo", per la tutela del diritto allo studio per tutti e per ognuno. La FLC Cgil sostiene le iniziative in atto e sarà al fianco dei Coordinamenti delle scuole di Roma, costituiti durante l'occupazione del 126° circolo "Iqbal Masih", per sostenere le ragioni di una scuola pubblica e di qualità per tutti, ritenendo necessaria una mobilitazione generale per cambiare le scelte del Governo. Roma, 1 ottobre 2008
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/10/08 alle 10:39 via WEB
Roma, 1 ott. (Apcom) - Prende il via oggi l'autunno caldo della scuola italiana: contro il decreto legge Gelmini, in discussione alla Camera, sono previsti tre giorni di mobilitazioni davanti al ministero dell'Istruzione. Si inizia con i coordinamenti dei genitori e docenti del quartiere Casilino di Roma che hanno indetto il 'no Gelmini day'. Sempre oggi è in programma la manifestazione dell'Anief - l'Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione - che difende gli aspiranti docenti che hanno frequentato le Ssis universitarie. Venerdì l'Unicobas attuerà lo sciopero e la manifestazione nazionale contro i tagli annunciati nella scuola. La tre giorni di proteste davanti al dicastero dell'Istruzione si concluderà sabato con la contestazione della Rete degli studenti. Il comune denominatore di tutte le mobilitazioni è la richiesta di ritiro dei provvedimenti adottati dal nuovo governo sulla scuola; in particolare del dl n. 137, ora all'esame della Camera. I manifestanti rivendicano soprattutto la politica dei tagli agli organici, la riduzione di risorse all'istruzione, il decremento delle ore settimanali, il blocco delle immissioni in ruolo, il ritorno al maestro unico e la mancata equiparazione dei sissini rispetto agli altri precari già inseriti. Il 'no Gelmini day', a cui hanno dato l'adesione alcuni partiti dell'estrema sinistra, è stato indetto dai coordinamenti di docenti e genitori nati nei municipi rimani VI e VII a seguito dell'occupazione della scuola primaria di Roma 'Iqbal Masih' attuata dal movimento 'Non rubateci il futuro': i coordinamenti si oppongono soprattutto alla parte del decreto che riguarda la riduzione dell'orario base a 24 alla primaria ed il ritorno al maestro unico.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/09/08 alle 21:04 via WEB
Please...mandami mail che tuo indirizzo perso..MT
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/08 alle 14:30 via WEB
Non si può costringere un fiume in piena dentro un letto angusto e inadeguato...ma cosa devonto ancora fare perchè si possa diventare... "fiume in piena"? Billy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/09/08 alle 19:12 via WEB
Chi collabora in questo blog lavora nella scuola. Domanda e cercheremo di esserti utile.
 
lunisse
lunisse il 24/09/08 alle 19:00 via WEB
lavori nella scuola?te ne intendi di personale ata e affini? kiss
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/09/08 alle 22:31 via WEB
CONTRO I PROVVEDIMENTI DI QUESTO GOVERNOGiro per conoscenza ed informazione!! Francesco Casale CONTRO I PROVVEDIMENTI DI QUESTO GOVERNO RILANCIAMO LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE !!! Col decreto 137 del 1 settembre, dopo la legge finanziaria approvata nel mese di agosto, questa maggioranza ha dato un'altra pennellata all'affresco della sua scuola. Tutto il contrario della "scuola della Costituzione" I pesanti tagli agli organici del personale, la riproposizione della formazione professionale regionale quale sede per l'adempimento dell'obbligo (legge finanziaria 2008), insieme al provvedimento sul maestro unico, con riduzione dell'orario scolastico e il ricorso a metodi autoritari ( la cui inefficacia è stata peraltro ampiamente dimostrata!) configurano lo stravolgimento della scuola statale nella sua funzione di garante di pari opportunità per tutti nel decisivo terreno della formazione. E' una nuova-vecchia idea di scuola ( e di società) quella che ci viene imposta per decreto, con un'arroganza senza precedenti. Un'idea che ripesca nei vecchi armadi un vecchio look che dovrebbe rassicurare un'opinione pubblica narcotizzata dai media governodipendenti e far dimenticare la gravità dei tagli. Ma perché tagli, accorpamenti, dimensionamenti, soppressioni così drastici, proprio nel settore dell'istruzione, la precondizione per la democrazia??? Perché per "loro" la formazione critica di tutti i cittadini non è importante. La scuola di tutti, semplicemente DEVE INSEGNARE A LEGGERE, SCRIVERE, FAR DI CONTO (parole della ministra Gelmini) per formare individui obbedienti ai messaggi televisivi. Altre saranno le scuole degli aspiranti-capi.. L'affresco sarà completato con la presentazione in Parlamento della proposta di legge Aprea (scuole trasformate in fondazioni, il "merito" dei docenti, e la loro assunzione, in balia del dirigente.. ) PER IMPEDIRE LO SMANTELLAMENTO DELLA SCUOLA PUBBLICA PER ATTUARE LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE NO ai tagli della spesa per la scuola statale e la sua riduzione a servizio minimo S I al sostegno finanziario necessario per il suo sviluppo qualificato per tutti NO alle improvvisazioni demagogiche e regressive della Gelmini SI alla valorizzazione delle esperienze che hanno portato la Scuola Elementare italiana ai primi posti in Europa NO al ritorno al "maestro unico" SI al "tempo pieno" NO alla riproposizione della formazione professionale nell'obbligo SI a un'istruzione obbligatoria in una scuola unitaria fino a 18 anni NO alla riproposizione della regionalizzazione dell'istruzione SI al mantenimento del carattere nazionale di un sistema scolastico flessibile ma unitario. NO al precariato e alle retribuzioni inadeguate del personale della scuola SI a una politica che intenda garantire stabilità e necessaria qualificazione professionale NO alla privatizzazione/aziendalizzazione delle scuole SI ad una scuola governata a tutti i livelli democraticamente Su questi punti MOBILITIAMOCI TUTTI!!! DEFINIAMO UNA PIATTAFORMA COMUNE UNIAMOCI ai movimenti e associazioni che chiedono all'opposizione in Parlamento di fare anche ostruzionismo pur di far decadere un decreto così dannoso per la scuola. Il DECRETO 137 DEVE ESSERE RITIRATO !!!! Associazione nazionale "Per la Scuola della Repubblica" Francesco RS
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/08 alle 13:40 via WEB
CHE FARE? "A scioperi e manifestazioni si devono affiancare iniziative pubbliche, dibattiti, serate per la scuola pubblica, sottoscrizioni e anche molte occupazioni, dalle scuole superiori alle medie ed elementari, guidate in questo caso da docenti e genitori, una lotta che si faccia permanente per una piena, sincera e non rinviabile riscossa etica. "
 

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Elaine Brown era una militante di primo piano

 del Black Panther Party. Oggi è impegnata nella

campagna per la revisione del processo a carico di un

 giovane nero accusato di omicidio e condannato all’ergastolo.


Fatevi un giro sul suo sito: www.elainebrown.org

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