Moon beam...

Post N° 62


…Rifletteva Siddharta nel suo lento cammino. Stabilì che non era più un giovinetto, ma era diventato un uomo. Stabilì che una cosa l’aveva abbandonato, così come il serpente viene abbandonato dalla sua vecchia pelle, che una cosa non era più presente in lui, che l’aveva accompagnato durante tutta la sua giovinezza, e gli era appartenuta: il desiderio di avere maestri e di conoscere dottrine. L’ultimo maestro che era apparso sulla sua strada, il sommo e sapientissimo maestro, il più santo di tutti, il Buddha, anche questo egli l’aveva abbandonato, aveva dovuto separarsi da lui, non aveva potuto accogliere la sua dottrina. Sempre più lento andava il pensieroso e si chiedeva frattanto: “ Ma che è dunque ciò che avevi voluto apprendere dalle dottrine e dai maestri, e che essi, pur avendoti rivelato tante cose, non sono riusciti a insegnarti? ”. Ed egli trovò: “ L’ IO era, ciò di cui volevo apprendere il senso e l’essenza. L’IO era, ciò di cui volevo liberarmi, ciò che volevo superare. Ma non potevo superarlo, potevo soltanto ingannarlo, potevo soltanto fuggire o nascondermi davanti a lui. In verità, nessuna cosa al mondo ha tanto occupato i miei pensieri come questo mio IO, questo enigma che io vivo, d’essere uno, distinto e separato da tutti gli altri, d’essere Siddharta! ”. Colpito da questo pensiero s’arrestò improvvisamente nel suo lento cammino meditativo, e tosto da questo pensiero ne balzò fuori un altro, che suonava : “ Che io non sappia nulla di me, che Siddharta mi sia rimasto così estraneo e sconosciuto, questo dipende da una causa fondamentale, una sola: io avevo paura di me, prendevo la fuga davanti a me stesso! L’Atman cercavo, Brama cercavo, e volevo smembrare e scortecciare il mio IO, per trovare nella sua sconosciuta profondità il nocciolo di tutte le cortecce, l’Atman, la vita, il divino, l’assoluto. Ma proprio io, intanto, andavo perduto a me stesso”. (…)“Oh,” pensava respirando profondamente “ora Siddharta non me lo voglio più lasciar scappare! Basta! (…).Dal mio stesso IO voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta”“ Siddharta” Herman Hesse