Le Sirene...

Post N° 117


Riporto da un mio vecchio post visto che mi hanno fatto notare che è molto interessante... Trovate qui l'articolo completo e a fine post qualche idea per cominciare a fare meno danni al pianeta ;)"Da Il ManifestoVitelli o piselli? Maiali o fagioli?I Paesi Bassi sono grandi produttori di carne suina. Ma qualche settimana fa l'Institute of Environmental Studies dell'Università di Vrije ha presentato al Ministro dell'Agricoltura la pubblicazione Sustainable protein production and consumption: Pigs or peas? («Produzione e consumo di proteine sostenibili: maiali o piselli?»), risultato del programma multidisciplinare Profetas (Protein Foods, Environment, Technology and Society) che da anni analizza la fattibilità ambientale, tecnica e sociale di una transizione alimentare a proteine di fonte vegetale (le «novel protein foods», Npf). Produrre abbastanza cibo per una popolazione mondiale di dieci miliardi di persone sembra tecnicamente possibile ma farlo senza compromettere la sostenibilità è una sfida formidabile già ora, a quota sei miliardi. Globalmente il settore assorbe il 75% dell'acqua dolce e il 20% dell'energia. [...]In media occorrono da due a 15 kg di vegetali per un kg di prodotti animali; così il 40-50 per cento del raccolto globale di vegetali è ogni anno destinato a mangime. Nel mondo acquatico, decenni di pesca con metodi insostenibili hanno drasticamente impoverito gli stock ittici, e l'acquacoltura non pare in grado di produrre abbastanza pesce in modo sostenibile sostituendo gli stock ittici esauriti: i pesci carnivori sono consumatori netti di proteine, e quelli erbivori quando allevati richiedono vegetali da agricoltura intensiva e notevoli input energetici (per non parlare della distruttività degli allevamenti di gamberetti). [...]Secondo la ricerca olandese, la strada verso modalità sostenibili di produzione e consumo alimentare inizia dalla rivoluzione nell'attuale catena di produzione delle proteine. Secondo i risultati preliminari, i benefici ambientali di una transizione alle vegetali potrebbe ridurre di 3 o 4 volte il fabbisogno di terra ed energia, e del 30 o 40 per cento il fabbisogno di acqua e l'impatto eutrofizzante. E migliorerebbe la salute sia nei paesi ricchi (meno obesità e meno malattie) sia nei paesi del Sud del mondo, dove si renderebbe disponibile una maggiore quantità di proteine a uso umano: basti pensare, e terra terra ne ha scritto più volte, che oggi terre estesissime sono destinate a produrre proteaginose per le stalle europee. [...] Come indurre la rivoluzione verso le proteine sostenibili? Sul lato dell'offerta, dovrebbero incoraggiarlo i governi nazionali e le organizzazioni internazionali anche con una - difficile ma efficace - politica di internalizzazione dei costi ambientali della filiera zootecnica, compreso il meccanismo di tassazione delle emissioni. E sul lato della domanda, gli attori più diversi (da quelli istituzionali all'associazionismo al mondo della produzione) potrebbero indurre il cambiamento nelle scelte di consumo. Un processo cruciale e lento, che può richiedere almeno una generazione. Ma che sta dando risultati, anche attraverso campagne e occasioni di sensibilizzazione e approfondimento. Come il Vegfestival, la cui quarta edizione si è aperta ieri a Torino (www.vegfestival.org): in un ampio spazio, fino a domenica, stand, ristoranti, dibattiti, consulenze di esperti, presentazione di progetti. Come la coltivazione e trasformazione di soia bio per la produzione di «latte» nutriente e a basso costo da parte di comunità rurali in Burkina Faso, con il sostegno della campagna «Contro la fame un'altra alimentazione è possibile»."Un po' di RICETTE PROTEICHE per iniziare bene: I FAGIOLI; SPEZZATINO DI SOIA; PISELLI AL CURRY; IL CHILI; PATE' DI LENTICCHIEDomani per i golosoni grandi e piccini (e per consolarci dopo questo post) la PASTA FROLLA ingrediente versatilissimo per sbizzarrirvi con la fantasia ;)