Creato da: rainine il 10/11/2006
It’s better to burn out than to fade away.

iniziative

immagine Riprendiamoci Telecom ItaliaADDIO PIZZO: associazione di cittadini coraggiosi che si sono ribellati alla mafiaimmaginepassaparola

  LIBERI

 

I miei link preferiti

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

Ultime visite al Blog

simmacopercarioALFADIALIPERTIalllaseraromano200federicomassamatth54claiirefenuscoccia22hannah.mzvarchiogjurrodanilo_venturamario6800
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Contatta l'autore

Nickname: rainine
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 37
Prov: AO
 

 

 
« Dipendenti Galbani: "Cos...Veterano USA "Abbiamo us... »

Il giudice dei mafiosi

Post n°450 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da rainine

Corrado Carnevale detto anche “l’ammazza sentenze”, diventerà molto probabilmente presidente della Cassazione grazie all’ennesimo “lodo” del nostro governo e con il benestare dell’opposizione (ma dobbiamo ancora chiamarla opposizione?) che ormai, imperterriti e impermeabili alle urla di indignazione, si continuano a macchiare di leggi salva-reati fregandosene altamente di quello che può pensare il cittadino.. ormai sono senza controllo.

Molti di voi se lo ricorderanno per la storica frase su Giovanni Falcone da lui definito: “un cretino, io certe persone non le rispetto neanche da morte”. Altri per aver annullato sentenze e aver ridato libertà a più di 43 mafiosi, utilizzando qualunque cavillo legale. Egli è stato ed è la dimostrazione di come un mafioso, un corrotto, un farabutto che getta fango e disprezza la morte di un eroe, può fare il giudice in questo stato...

ormai al collasso.

Tratto da Wikipedia:

Carnevale fu soprannominato l’ammazza-sentenze per aver cassato, in qualità di Presidente della prima sezione della Suprema Corte di Cassazione, numerose sentenze dei tribunali chiamati a giudicare su temi di mafia, nonché per un processo alla Banda della Magliana, per la Strage del Rapido 904, e per essere stato coinvolto in uno dei maggiori scandali della storia della magistratura italiana.[1]. Il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo lo coinvolse nel processo Andreotti, dichiarando che “il senatore Andreotti aveva con lui uno speciale rapporto personale.”[2] “E i boss erano sicuri che non ci sarebbero stati problemi.”[3] Il 29 marzo 1993 la procura di Palermo gli inviò un avviso di garanzia. Dal 23 aprile 1993 il magistrato venne sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. Il 29 giugno 2001 fu condannato dalla Corte di Appello di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni di carcere, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e all’interdizione legale lungo l’arco della pena. La sentenza finale in Cassazione del 30 ottobre 2002 lo ha assolto con formula piena, senza rinvio, perché “Il fatto non sussiste”, ribaltando la sentenza della Corte d’Appello che lo aveva condannato per concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni di carcere, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale lungo l’arco della pena.
Il 21 giugno 2007 è tornato a svolgere l’attività giudiziaria presso la I/a sezione civile della Cassazione.

Bene, è notizia di oggi (tratto dalla repubblica.it) che un certo Luigi Compagna senatore del PDL (è ora di cominciare a fare nomi e cognomi di chi si macchia di questi reati, perchè di reati si tratta anche se non per la legge italiana, ma per me e per chiunque sia onesto lo sono) ha letto questa mininorma incomprensibile alla cittadinanza che non mastica le leggi, ci spiega tutto però la collega della repubblica:

Dice così: “L’articolo 36 del decreto legislativo 5 aprile 2006 n.160, come modificato dall’articolo 2 comma 8 della legge 30 luglio 2007 n.111, è abrogato”. Vuol dire: la disposizione dell’ordinamento giudiziario dell’ex Guardasigilli Clemente Mastella (2007) per cui, chi fu graziato nel 2004 e ottenne la ricostruzione della carriera non può ottenere posti di vertice oltre i 75 anni, “è abrogata”. La Mastella cancellava la Castelli che invece non poneva limiti d’età. Ora si torna indietro. E si dà via libera a Carnevale.

Per quanto mi riguarda, dopo il tentativo andato a vuoto di salvare Geronzi, Cragnotti e Tanzi per i crack finanziari (e aver ridotto sul lastrico migliaia di famiglie e piccoli risparmiatori) con l’omonimo lodo “Geronzi”, il lodo “Alfano” per salvare Berlusconi dai processi in cui è imputato e elargito anche a presidente della repubblica, camera e senato, e oggi con il lodo “Carnevale” deve essere ben chiaro per tutto il popolo italiano che le parole “lotta alla mafia” se pronunciate da un qualunque politico sono “FALSE”. Il PDL proponendo di riammetterlo esce allo scoperto e ammette pubblicamente i rapporti con le cosche mafiose permettendo di avere un loro affiliato a capo della Cassazione che continuerà ad annullare le sentenze a loro carico, ma soprattutto esce allo scoperto il PD che si è reso complice di questa infamia, non uno dei senatori presenti in aula ha proferito parola. D’altronde la senatrice Anna Finocchiaro ha sempre fatto finta di nulla, basti vedere gli abbracci a Schifani quando si è saputo che in passato aveva una società con esponenti di cosa nostra, si è subito schierata a difenderlo pubblicamente:  qual è la differenza fra PD e PDL? NESSUNA.
Rimane solo l’Italia dei valori di Di Pietro, vedremo se denuncerà questo schifo nella giornata di oggi [n.a.: ieri, non è successo].
Ma ci rendiamo conto di cosa stanno facendo? Avete ancora il coraggio di votare i vari Berlusconi, Veltroni, D’alema, Fassino, Violante che si riempiono la bocca di parole demagogiche e populiste da 40 anni senza aver mai fatto nulla? Anzi qualcosa lo fanno, scrivono e approvano leggi a favore dei mafiosi, dei corrotti e dei banchieri ladri.

Questa non è più democrazia, ficcatevelo bene in testa italiani, piccola nazione di piccoli piccoli uomini.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963