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Un giorno ad Atene, reportage di una serata indimenticabile 

da RealSoccer.it

ATENE - Mercoledì 23 maggio 2007, arrivo all’aeroporto di Atene alle
12:30 ora locale. Di tifosi nemmeno l’ombra, ma forse è troppo presto
per parlare. Infatti raggiungo la metro, c’è un treno fermo, vado di
corsa, non voglio perderlo. Ma quando mi avvicino vedo che è pieno di
tifosi milanisti, si ricomincia a parlare italiano. Salgo sul treno, ci
sono intere famiglie, ragazzi giovani, qualchecoppia e, accompagnato
dai figli, qualche anziano che probabilmente segue da una vita il
Milan, penso che bello se fosse così anche in Italia. Sono pochi i
cori, forse è ancora troppo presto e l’adrenalina deve ancora salire.
Si vedono persone che non si sono mai viste prima fare subitoamicizia, parlare del viaggio
e dei moduli possibili, forse qualcuno sarà notaio, qualcuno impiegato
e non si incontreranno mai più, ma un’unica passione li unisce. Mentre
andiamo col treno vediamo passare sulla strada accanto dei pullman
pieni di inglesi, questo per evitare il contatto con gli italiani, è
davvero efficiente il servizio di sicurezza e forse il clima di
amicizia e fratellanza è solo apparente.



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