Pensieri

CIAOO RITA !! "...la realtà della vita,sia prima di tutto cercare noi stessi a tutti i costi;" SI', lo penso anche io. Trovarlo nella sofferenza, mmmmmh, in questo momento come sono fatto io, no, non riuscirei. UN ABBRACCIO

Ciao, grazie per il passaggio nel mio Blog. Comunque , il discorso è molto più articolato; la ricerca di noi ci porta a quella maniacale sofferenza dovuto (a volte dalla ossessione) di raggiungere le mete. Buon inizio di settimana.

A volte abbiamo bisogno di credere in qualcosa, in un sentimento piuttosto che una persona, a un'idea piuttosto che alla concretezza dei fatti. Abbiamo bisogno di credere pur essendo consapevoli che ciò in cui decidiamo di credere ci potrà arrecare sofferenza. Un esempio: l'amore, quante volte abbiamo sofferto per amore, perché ci ha deluso ma ciò nonostante abbiamo bisogno di continuare a credere in questeo sentimento per sentirci vivi.

Chiarezza e spirito di analisi trovo in queste parole veritiere. Una sorta di curiosità mi prende; un approfondimento per quanto riguarda:... ..." Abbiamo bisogno di credere in qualcosa, in un sentimento piuttosto che una persona, a un'idea piuttosto che alla concretezza dei fatti".. *Mi spinge indietro nel tempo e ritrovo negli antichi filoni dell'Ellenismo, gli stessi bisogni del sapere, di trasformazione tra il Sè e l'Io. Una associazione molto discussa tra il Maestro Socrate (il diretto dialogo-critico dell'etica o filosofia morale) e, il suo allievo Aristotile che ha posto i quesiti del pensiero filosofico occidentale, nel confronto continuo con linee di pensiero degli antenati.

Ciao Rita. La ricerca del se' come crescita, come maturazione, come elevazione ed anche come raggiungimento di equilibrio. Purtroppo la ricerca di questo nostro SE' io la paragono all'ingresso in un labirinto dove spesso l'ansia e l'angoscia di trovare la via d'uscita ti fanno imparare conoscere le emozioni negative e a tenerle sotto controllo se vuoi raggiungere la meta.l'equilibrio la pace l'amore che siano ..ma quanta fatica.. Ed è per questo che nel tempo pare si sia persa l'educazione al raccoglimento interiore, si tende a vivere più superficialmente,certo si fa meno fatica, si pizzica di qui e di la senza raccogliere veramente nulla, la ricerca del "sé " comporta sforzo e sacrificio e sofferenza e impegno..e ci sono tanti di quei staticati emotivi in giro da far paura..

Ciao Lucia. Leggo con interesse le tue parole e condivido il tuo pensiero. La ricerca di noi stessi è come la Tabula rasa, dove dovremmo scrivere e riscrivere la nostra vita. fare bagaglio degli errori fatti indipendentemente dalle circostanze e, queste a volte ci portano nel labirinto delle indecisioni. quale strada è quella giusta?..Una domanda retorica, ma a volte senza risposta..