Sempre e comunque io...
che adorno il bello, il leggiadro con licenza
poetica "E andrà cercando il viso adorno".
" Palesemente conscia a rendere atto,
con atteggiamenti e soprattutto con parole;
il confronto, di non poter trattenermi nel
manifestare la mia gioia o disappunto, che
provo ogniqualvolta: in situazioni di
profonda impotenza, di fronte al dolore e
alla impossibilità, di essere autosufficiente
alla vita."
Un percorso di dolore, è stato questo
inizio di un anno decisamente negativo.
Gli eventi hanno segnato in me, la consape-
volezza di un unico bene: la gioia di un
corpo sano, attivo capace di produrre gioia
e floridezza.
Non è solo una affermazione, ma
una supplica a tutti noi.
"Se ben si guarda con la mente sana,
anche il corpo ne troverà vigore"
*Un detto ben risaputo.
La coscienza al dolore è così sottile, ma al
contempo così incisiva da lasciare, la mente
vuota e priva di ogni speranza di luce.
Quella luce, che tanto ho decantato
nei miei Post.
Sembra ormai lontana, deforme nel suo
insieme, priva di spirito proprio -ai
pensieri .. "forse! immaginare di aver
osato troppo, è superbia?"
Ma niente è per caso, questo lo
so bene, l'ho sempre saputo e sono, distesa
nel mio letto apparentemente autonoma, ma
so bene che non è così, sono sofferente e
incapace di muovermi, in balia del tempo
che scorre inesorabilmente a dispetto delle
circostanze, indipendente da noi mortali:
piccoli esseri in questo pianeta, dove il
non rispetto è un arma a doppio taglio.
Solo, chi ti ama non ti lascia veramente.
L'affetto incondizionato è la
"voce degli occhi, dello sguardo"
che chiede aiuto senza la parola.
Un'amore è per sempre, non dimen-
tichiamolo mai.
Rita
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