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Post n°1 pubblicato il 21 Giugno 2006 da MiChiamoMork
Foto di MiChiamoMork

Tra una settimana circa vi sarà il referendum confermativo della Riforma Costituzionale.
Mentre in televisione regna un'informazione parziale, se non una vera e propria disinformazione, ho pensato di preparare un piccolo documento strutturato su poche e chiare domande sulla Riforma.
Leggetelo e diffondetelo!



25-26 giugno 2006
10 domande sul Referendum Costituzionale

  1. Qual’è il quesito del referendum? Il referendum chiede se si vuole ratificare la Riforma Costituzionale approvata nell’ultima legislatura.
  2. Di cosa tratta la Riforma proposta? È una riforma complessa che verte su diversi argomenti: articolazione del Parlamento, poteri del Presidente del Consiglio, poteri del Presidente della Repubblica, rapporti tra Stato e Regioni.
  3. È vero che con la nuova Riforma diminuisce il numero dei parlamentari? Non proprio, la riduzione dei parlamentari dovrebbe entrare in vigore soltanto dal 2016.
  4. È vero che diminuiscono i costi per lo Stato? No. La riforma prevede il montiplicarsi di molti apparati che oggi sono centralizzati a livello statale e che domani saranno dislocati a livello regionale. Insomma, dove prima bastava un’amministrazione, domani ce ne saranno 20, i costi saliranno notevolmente.
  5. Come cambia il ruolo del Presidente della Repubblica? Il Presidente della Repubblica rappresenta “l’unità federale della Repubblica” e non più “l’unità nazionale”. Non sarà più il garante della Costituzione, in quanto verrà privato dei pochi poteri ora riconosciutigli. In sintesi: diventa solo un notaio e un gran cerimoniere, costoso.
  6. Come cambiano i poteri del Presidente del Consiglio? Il Presidente del Consiglio diventa tale in virtù del risultato elettorale e non più della fiducia del Parlamento (nota bene, però il suo nome non viene presentato sulla scheda!). Può nominare e destituire Ministri senza renderne conto al Parlamento. Gli viene riconosciuto il potere (tolto al Presidente della Repubblica) di sciogliere le Camere. In sintesi, al Presidente del Consiglio viene riconosciuto un potere di forte condizionamento sul Governo e sul Parlamento.
  7. Come cambia la Corte Costituzionale? La Corte Costituzionale vedrà aumentare il numero dei componenti di nomina politica. Di conseguenza diminuirà la sua autonomia.
  8. Come cambia il Parlamento? Il Parlamento si compone della Camera e del Senato federale della Repubblica. L'assemblea dei senatori perde il potere di sfiduciare il premier, che resta , con regole più restrittive, esclusiva della Camera. Si occuperà delle leggi che riguardano le materie su cui Stato e Regioni hanno competenze comuni.
  9. Come si articolano i poteri tra Stato e Regioni? È uno degli aspetti più complessi della riforma. Questa prevede diverse materie di competenze per Stato e Regioni, e tre tipi diversi di leggi: a) norme approvate soltanto dalla Camera (alle quali però il Senato federale può proporre modifiche); b) norme approvate soltanto dal Senato federale (alle quali la Camera può anch’essa proporre modifiche); c) norme che disciplinano norme sia dello Stato e delle Regioni. L’iter delle leggi sarà molto più complesso.
  10. Come si realizzerà la Devolution? Alle Regioni passa la competenza esclusiva su: sanità, sicurezza e scuola. Potremmo avere così 20 diversi sistemi di diritti, 20 sistemi scolastici con programmi diversi, con possili forti disomogeneità da una regione all’altra. La riforma non prevede il federalismo fiscale!

Concludendo. Come sintetizzare la Riforma Costituzionale?
Si tratta di una Riforma che prevede un sistema complesso, articolato e forse un po’ confuso di rapporti tra Stato e Regioni.
Cancella il ruolo di garanzia del Presidente della Repubblica, ridimensiona quello del Parlamento, e rafforza oltremodo il potere del Presidente del Consiglio.
Colpisce il principio della parità dei cittadini, che non avranno più garanzia di avere le stesse prestazioni nei servizi fondamentali.
Moltiplica le spese degli apparati burocratici.


 
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