Religioni, Filosofie

Lo scandalo pedofilia della chiesa cattolica in Irlanda e U.S.A.


 In Irlanda, i vescovi hanno accertato che in sessant’anni, dal 1945 al 2004, i sacerdoti implicati in abusi sessuali su minori di 18 anni sono stati 105, quasi il 4 per cento del totale dei preti, con circa 400 vittime. Di quelli tuttora in vita 8 sono stati condannati al carcere dopo un processo penale, altri 32 hanno in corso un processo civile. Altri ancora non hanno avuto una condanna giudiziaria per l’impossibilità di provare azioni troppo lontane nel tempo. Negli Stati Uniti è lo stesso. Anche lì si è accertato che sono stati circa 4 ogni cento, nell’ultimo mezzo secolo, i sacerdoti che hanno commesso abusi sessuali su minori: 4392 su un totale di 110 mila preti diocesani e religiosi. I tre quarti dei crimini si sono avuti negli anni tra il 1960 e il 1984, quando la prassi usuale era semplicemente di trasferire il colpevole da un incarico all’altro (metodo spesso usato dalla gerarchia cattolica  per mettere le cose a tacere), magari inframmezzando sedute di psicoterapia che in realtà non cambiavano nulla. Questa prassi irresponsabile e indulgente, pur col fenomeno in calo, si è protratta fino a tempi molto recenti, finché nel 2002 è esploso sui media lo scandalo e tutto si è scoperchiato. I vescovi degli Stati Uniti hanno reagito alle proprie stesse precedenti debolezze con una nuova politica di “tolleranza zero”. Un numero molto alto di cause hanno invaso i tribunali civili e sulle diocesi sono cadute ingenti richieste di risarcimento. Anche qualche vescovo ne è uscito travolto, non solo per aver coperto gli abusi ma per averne personalmente commessi. Uno di questi, Anthony O’Connel di Palm Beach in Florida, fece nel 2002 un’ammissione rivelatrice. Disse che nel compiere tali atti si sentiva influenzato dallo spirito di quegli anni Settanta: “Nei quali dettava legge il rapporto Masters & Johnson e imperava un clima di trasgressione sessuale”. In alcune corti di giustizia, negli Stati Uniti, si è arrivati a citare in giudizio la Santa Sede come corresponsabile dei crimini in esame. L’ultima richiesta del genere è venuta lo scorso maggio da un tribunale dell’Oregon. Ma finora sono state tutte bloccate in forza dell’immunità della Santa Sede come stato sovrano. L’8 febbraio 2005, ricevendo in Vaticano Condoleezza Rice, l’allora segretario di stato Angelo Sodano chiese alla sua omologa negli Stati Uniti di intervenire in difesa dell’immunità della Santa Sede, chiamata in giudizio da un tribunale del Kentucky. Il che avvenne. In Italia, le cifre degli abusi sessuali commessi da preti sono meno impressionanti che negli Stati Uniti e in Irlanda. Ma anche qui c’è una crescente severità, da parte della gerarchia della Chiesa. Il segretario generale della conferenza episcopale Giuseppe Betori, che nel 2002 definiva il fenomeno “talmente minoritario da non meritare attenzione specifica”, oggi promuove in ogni diocesi la costituzione di un centro Meter, l’associazione fondata dal sacerdote Fortunato Di Noto per combattere la pedofilia. Anche Ratzinger, quand’era prefetto della congregazione per la dottrina della fede, era meno intransigente di oggi. I delitti contro il sesto comandamento erano di competenza esclusiva della sua congregazione, ma in vari casi denunce anche molto circostanziate non trovavano in essa alcun seguito. Ancora nel novembre del 2002, quando lo scandalo negli Stati Uniti era all’acme, Ratzinger minimizzò il numero dei preti colpevoli: “meno dell’1 per cento”, e attribuì l’esplosione dello scandalo soprattutto al “desiderio di screditare la Chiesa”. Poi però cambiò strada. Era l’autunno del 2004 e Ratzinger ordinò al promotore di giustizia della congregazione per la dottrina della fede, il maltese Charles J. Scicluna, di ripescare negli scaffali tutti i processi dormienti riguardanti il sesto comandamento.   Cominciarono o ricominciarono così, tra le altre, le investigazioni contro due fondatori di ordini religiosi con forti appoggi nella curia: l’italiano Gino Burresi, fondatore dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, e il messicano Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, entrambi accusati di abusi sessuali contro loro giovani seminaristi e discepoli e di gravissime violazioni del sacramento della confessione. Dal web Ma perché accadono queste cose che solo a narrarle fan venire il vomito? Il motivo è molto semplice: la chiesa cattolica con il suo celibato obbligatorio (una dottrina diabolica e perversa, che non ha nessun fondamento cristiano nei vangeli), ha creato dei mostri. Persone represse che sfogano poi questa loro repressione in modo animalesco su bambini e bambine innocenti e che si fidano di loro. Notate cosa riporta il libro “La vita di Gesù” di Marcello Craveri edito da Feltrinelli: “Fu poi, certamente un’interpretazione estremista del vocabolo di Matteo (si fa riferimento alle parole attribuite a Gesù in Matteo 19,12 che la chiesa ha voluto interpretare come un invito del Cristo a rinunciare al matrimonio per consacrarsi al sacerdozio), che condusse addirittura, nei primi secoli del cristianesimo, alla pratica cruenta dell’evirazione, forse anche per influsso di alcune religioni misteriche della Frigia dell’Asia Minore e della Grecia, dedicate al culto della Terra, i cui sacerdoti solevano evirarsi. Il caso più curioso è quello del celebre filosofo Origene, che da giovane ricorse all’autocastrazione, e più tardi si rese conto che era stato un errore da parte sua dare un’interpretazione letterale al passo evangelico! Nel 3° secolo esisteva in Oriente la setta dei Valesiani (dal  monaco arabo Valesio) composta esclusivamente da eunuchi (resisi tali) e l’epidemia si diffuse talmente che gli imperatori Costantino, Leone I e Giustiniano dovettero proibire la mutilazione.” Con queste premesse circa i primi padri della chiesa, non c’è da stupirsi se la chiesa partorisce dei mostri come i pedofili summenzionati. E c’è da dire che migliaia di casi di pedofilia di preti, parroci e vescovi non sono venuti e non verranno mai a galla.Certe religioni che creano castrazioni mentali o peggio, fisiche, dovrebbero sparire dalla terra… non ne rimarrebbe nemmeno una…