Religioni, Filosofie

Satyagraha


Alla fine del diluvio universale, Dio pose l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e con la natura, promettendo che non ci sarebbe stato mai più un altro diluvio.L'arcobaleno è diventato così il simbolo della pace tra terra e cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini.  Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell’Alleanza tra me e la terra. Quando radunerò le nubi sulla terra e apparirà l’arco sulle nubi ricorderò la mia Alleanza che è tra me e voi.primo libro della Genesi Nella prima  bandiera della Pace,
 che si colora di arcobaleno, vi era impressa la colomba bianca, opera di Pablo Ricasso, quale messaggio universale di fratellanza.Negli anni del dopoguerra, fino alla fine degli anni cinquanta, la bandiera della Pace era un simbolo che non poteva essere issato a sventolare su un edificio e chi lo faceva era perseguibile a norma di legge.  Apparve per la prima volta in Italia il 24 settembre 1961, nella prima marcia della Pace Perugia-Assisi,  ideata dal filosofo pacifista Aldo Capitini. In un momento di gravi tensioni internazionali, Capitini promuove e realizza, con il suo Centro di coordinamento per la nonviolenza , la Marcia per la Pace e la Fratellanza del Popoli da Perugia ad Assisi. Lo scopo è di affermare la volontà che "la pace si prepara durante la pace" e di destare la consapevolezza del pericolo nella gente meno informata. La manifestazione, che si svolge il 24 settembre, ha enorme successo e le diverse forze presenti alla Marcia sentono il bisogno di continuare, anche per il dopo, la collaborazione nell'impegno per la pace. Sorge cosí, su iniziativa di Capitini, una federazione di associazioni e di persone,la Consulta Italiana per la Pace. I nonviolenti, che pure vi partecipano, costituiscono una propria associazione autonoma: il Movimento Nonviolento per la Pace  
 parlare con amore più che dell’amore parlare con la pace nella mente e nel cuorepiù che della paceLa pace è sensazione ed emozione liberate dalle catene del tempo, dai vincoli dei falsi moralismi, dalla divergenza dell’essere e dell’apparire e del sentire. E’ un lungo viaggioe tante sono le strade per tentare di costruirla.  La strada della non violenza - pur nella sua apparente lentezza – prevede e consente una evoluzione interiore continua e offre un significante contributoalla storia e alla maturazione del genere umano.