Religioni, Filosofie

apocalittica...


 Tornado interiore Sul 2012 e l’apocalittica.Due sono le cose: o tutto ci scivolerà davanti e dentro tranquillamente e ci troveremo con una coscienza nuova, in una capacità di viaggiare tra le dimensioni facile e scorrevoleo dovremo subire catastrofi. E noi in mezzo.Io dico come voglio la faccenda per me, e so che se faccio un programma quello speciale e potentissimo strumento che è la mia mente me lo crea. Qui da me si dice me lo …arma (ha a che vedere con armatura, quando di costruisce un edificio).Così, per come la vedo e la sto sperimentando, tutte queste catastrofi possono essere rivoluzioni, cataclismi, scatafasci, terremoti, tsunami… ecc. interiori e, nel mondo di fuori tutto se ne sta buono buono e non si balla né si sprofonda, né ci accendiamo come torce a causa dell’onda solare. Dice La Tavola di smeraldo: dentro e fuori corrispondono.Infatti credo di avere sufficienti galassie, stelle, pianeti, soli, mari e monti… interiori in cui abitare e con i quali giocare a “coscienza nuova” senza bisogno di creare casini a catastrofi all’esterno dove i giochini sono un po’ più duri e tosti e mi farei più male.Non che quelli interiori siamo meno incidenti e contundenti… a volte attraverso certe tempeste interiori che ne esco squassata e provata, anche stordita ma so, con sempre maggior certezza, che sto cambiando i connotati fondamentali, che gli schemi anche quelli più arcaici si stanno sciogliendo. Che montagne si abbassano e valli si alzano… che acque tracimano, spianate si allargano… insomma tutta quella catastrofe esteriore si sprigiona dentro e la rivoluzione delle forze è pesante, ha un forte impatto, chiede energia, lascia stonati ma, finalmente un pò più liberi e consapevoli. Un po’ più padroni di se stessi, fuori dall’ego .Insomma credo che il lavoro interiore ha la stessa funzione delle catastrofi naturali ma è un po’ più innocuo.E si cambia, e si diventa più semplici, comprensivi, dove sembrava impossibile arrivare.A questo punto, se dentro di me sto in un mare di tranquillità, in un’isola di serenità e condivisione sta sicuro che all’esterno non proietterò più separazione, rabbia, morte, divisione, ecc e quindi la natura non mi risponderà con lotta degli elementi, cataclismi, contorsioni del pianeta ed esplosioni del sole, perché, semplicemente, io non lo sono e non li rifletto. Soprattutto se la smetto con gli adattamenti e divento sempre più esigente, e riconosco, rispetto, assecondo le mie esigenze per quanto strane, assurde ed… esigenti è sicuro che questo mi trovo davanti. Non è una passeggiata… ma ora dico così.A volte mi sembra di tener testa all’onda del sole di cui parlano gli apocalittici di turno. Sì, è così, ma è un processo già in atto. Teniamo testa a certe battaglie interiori… abbiamo certi fronti di pensieri… vincerà chi ha il pensiero più vasto e smisurato. Che poi non ci sono né perdenti né vincenti, semplicemente ciascuno si troverà davanti il mondo che ha pensato. Anche questo è già così, da sempre, solo che pian piano ne stiamo diventando consapevoli. Il mondo pensato… che non è lontano né difficile da individuare. È quella situazione, realtà, cosa, che abbiamo sempre pensato, che da così tanto tempo fa parte del nostro immaginario e dei nostri sogni che ci siamo abituati ad averlo qui parcheggiato, insieme al pensiero-boicottante che: “questo sogno non s’ha da fare”. Come avessimo messo un guardiano al nostro sogno e lui, ligio al dovere continua a dire, nonostante il nostro desiderio sia esponenzialmente cresciuto: “questo sogno non s’ha da fare”. Ecco, questo del guardiano è uno di quei pensieri trasparenti, grossi, dissennanti e dissipanti  (uh! ne ho sfornati di appellativi!) boicottante e sabotante che non sappiamo di avere a che continuano a funzionare. Eppure so che qualcuno dovrà arrivare ad amare tutto questo e – non avendo nessun dio o salvatore sopra la testa - arriverò ad amare tutto quanto resisto. Sai come si fa? Si riconosce che si è tutto quanto non si vorrebbe essere. La parti più perverse… cattive… oscure, esigenti di se stessi. Sono quelle che conducono quella forza che - ci sembra - ci manchi. L’onda… del sole va sostituita con l’onda incantata, un progetto che crea realtà nuova.Ne parlerò la prossima volta