Religioni, Filosofie

Il Male Assoluto


 C'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.Primo Levi.
Dopo Auschwitz possiamo e dobbiamo affermare con estrema decisione che una Divinità onnipotente o è priva di bontà o è totalmente incomprensibile.Torna alla mente un  piccolo libro di Hans Jonas, il filosofo tedesco di origine ebraica, Pensare Dio dopo Auschwitz..Hans Jonas pensa che l’evento dello sterminio degli ebrei debba  interrogare la nostra coscienza religiosa, il nostro concetto di Dio. Ciò che avvenne ad Auschwitz rappresenta l’esistenza stessa del Male quale oggetto della volontà umana e non più le disgrazie e le tribolazioni che provengono dalla cieca casualità naturale.Che senso conservano, di fronte a una rivelazione così evidente della potenza del Male nella società e nella storia, parole come fede in Dio, giustizia o misericordia, e soprattutto speranza? Allora il filosofo si chiede con turbamento, rinnovando il sentimento disperato di Giobbe: - Dio permise che ciò accadesse. Ma quale Dio poteva permetterlo? -Il silenzio del dolore è tutto ciò che ha risuonato ad Auschwitz. Non un grido, non un lamento, ma un mutismo di rassegnazione di chi, all'oscuro di tutto, non può immaginare il motivo di tanto odio, perché troppo impegnato a cercare di comprendere il volere di Dio, il suo sentimento per l'uomo.Ma a questo non c'è stata risposta,                                               Dio tacque, [...] non intervenne,                                              non perché non volle,                                              ma perché non fu in condizione di farlo. Dinanzi a questo eccesso di male nel mondo - dice Jonas - i casi sono certamente due: se Dio è totalmente inconoscibile non possiamo dire come si concilia Dio con l'esistenza del male del mondo; non conosciamo Dio e non possiamo comprendere la ragione dei suoi comportamenti. Però il Dio biblico è un Dio grande che si rivela come un Dio di misericordia, Dio di pietà, Dio di tenerezza, di giustizia. Se accettiamo la rivelazione, ci troviamo di fronte a due possibilità: o Dio, vedendo il male che c'è nel mondo, può consolarlo, può evitarlo, può fermarlo, ma non lo fa, oppure vorrebbe fermarlo ma non può. L'unico modo che abbiamo per uscire da questa contraddizione, fra l'esistenza di Dio e il male del mondo, è quello di ammettere che, in qualche modo, Dio non sia perfettamente onnipotente. 27 Gennaio, Giorno della Memoria