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Mantenere un ''distacco'' non sempre è possibile..

Post n°9 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da Rememberme80

 Nessuno è preparato a sentirsi dire che presto cesserà di vivere, questo vale per tutti, soprattutto se ancora giovane e magari con una famiglia. Ma è importante rendersi conto, in ogni caso, che così si sta sviando il tema fondamentale, ossia la morte imminente. Man mano che la morte dell’essere amato si avvicina, le emozioni si fanno sentire più intense e si avvertono le sofferenze della famiglia.

 

L’ infermiera è messa a dura prova nel rapporto con l’altrui sofferenza: deve sapersi mantenere emotivamente distante, per essere a completa disposizione di chi soffre, non può permettersi momenti di riflessione per sé, di ascolto della propria interiorità. Ma per esperienza personale è veramente difficile. Il più dei casi ci si riesce ma a volte succede che questo viene meno. Basta veramente poco e per quanto riguarda la sottoscritta, basta solo uno sguardo. Uno sguardo fisso, senza ''vita'', penetrante e malinconico, che ti travolge totalmente. Uno sguardo che difficilmente riesci a toglierti dalla mente, perchè ti parla ... ed è come se ti dicesse'' xke sono ancora qua'' '' xke devo soffrire cosi'' '' aiutami.. ad andarmene''... occhi che ti straziano ogni volta ke li vedi..

E' difficile separare ciò che viene considerato il tuo lavoro dalle tue emozioni, verso una persona malata, figuriamoci cio che la stessa ti può trasmettere. E' difficile lavorare con persone malate.. ma ancora piu difficile e straziante è quando nn riesci ad evitare di esser emotivamente coinvolto. Sono emotivamente coinvolta, nuovamente dopo anni di assoluto autocontrollo, da una persona. Non mi serve sapere la sua vita, non mi serve sapere chi è stata nella sua vita e chi è, mi è bastato solamente guardarla negli occhi per averli impressi nella mente ...

 

s.r

 

 

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Commenti al Post:
valesaber
valesaber il 04/11/11 alle 13:35 via WEB
E' una grande verità quella che dici. Ci sono professioni che non sono lavori ma vere e proprie missioni... E quello che spinge chi le pratica non è la ricerca di un facile guadagno (che probabilmente si potrebbe ottenere con lavori più facili) ma la precisa volontà di rendersi utili agli altri... La volontà di dare loro un conforto nel momento in cui sono più deboli e indifesi. E' facile parlare con le persone e interagire con loro quando tutto va bene... diverso quando ci sono preoccupazioni e mancanza di salute. Ci sono persone che vanno ammirate per la professione che svolgono... non è da tutti riuscirvi. Riuscire a mantenere la propria umanità, una reale compassione... senza sacrificarle al distacco che può creare la quotidianità del dolore (è facile emozionarsi quando gli episodi sono sporadici...difficile riuscire a non abituarsi quando si vedono sempre) che per prima nuocerebbe a loro stessi. Ciao...
 
 
Rememberme80
Rememberme80 il 04/11/11 alle 13:42 via WEB
è vero.. il difficile sta nel cercare di mantenere una certa distanza, per vari motivi, ma a volte nn ce la fai .. x me è stata dura. Una volta mi sono fortemente commossa nel far le condoglianze ad una famigliare e li mi sono vergognata da morire xke dovevo io far coraggio a lei e non doveva succedere
 
Lucio1974dgl
Lucio1974dgl il 04/11/11 alle 17:46 via WEB
Ecco una delle situazioni che ci costernano. Nessuno sa essere ne troppo distante, ne, tantomeno, troppo coinvolto. Personalmente non devo cimentarmi quotidianamente con situazioni di questo tipo quindi non saprei se sarei in grado di mantenere uno stato di lucidità tale da permettermi di fare e agire nel modo migliore per chi soffre così tanto. Ci vogliono parecchie cose da mettere in un calderone simile, dall'amore al distacco, dal distacco all'empatia, dalla professionalità all'umanità, ecc... Null'altro si potrebbe aggiungere al post di Remember perchè non ha solo detto già tutto, ma rischierei solo di "sporcare" un pensiero così vissuto con la mia banalità dettata dal non aver avuto l'occasione di sperimentare direttamente. Il mio lato umano mi porta a condividerla in toto e a chinarmi alzando il cappello dinanzi al suo pensiero. SMIAUZZZ
 
popper662004
popper662004 il 05/11/11 alle 16:16 via WEB
da collega posso solo dirti che sei da ammirare e dovresti esser da esempio per tanti "statali" parassiti.... complimenti remember
 
bahkty
bahkty il 06/11/11 alle 17:15 via WEB
Mi hai trasmesso emozioni forti con queste tue parole, alla morte non ci si abitua facilmente, il disyacco richiede sforzi terribbili, buona serata,sorriso.
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 12/02/13 alle 19:33 via WEB
finalmente un blog che parla di cose vere, ed ha come oggetto la vita vista da... vicino al terminal. Un saluto ammirato per la sensibilità, equilibro e grande cuore che metti nei tuoi scritti. A presto, Angelo
 
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