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Diario di bordo
Come detto in un precedente intervento a Maria la curiosità mi ha stimolato a presentare il gioco di Zeek anche ai nostri bambini di tre anni. Questa scelta è scaturita dal fatto che in esso c’ è comunque il corpo di questo simpatico personaggio , che si muove in uno spazio delimitato facendo attenzione agli ostacoli che man mano si presentano.
Propongo il gioco a Vittorio e Francesco. Vittorio è un bambino molto riflessivo in tutte le attività che si propongono. Cerca infatti ogni volta di capire con logica il perché di una cosa, di una situazione, di un problema. Mettendo in moto il suo pensiero si dà una risposta, quando non ci riesce chiede spiegazioni alle insegnanti. Francesco un bambino anche lui riflessivo che risponde in modo pertinente alle richieste che gli vengono fatte, ma che non interviene mai spontaneamente. Nello svolgersi del gioco Francesco ha dimostrato invece di saper intervenire anche spontaneamente e riflettere a voce alta sulle strategie da adottare interagendo con Vittorio.
Inizialmente ho spiegato ai bambini che per l’esecuzione del gioco ci si deve muovere con le 4 frecce della tastiera, hanno subito compreso dopo alcuni tentativi che le diverse direzionalità delle frecce fanno muovere Zeek nelle varie direzioni.
Vittorio guardando prima la freccia e poi lo schermo: “ Questa in su, va in alto, questa in giù va in basso “
Francesco, indicando la direzione con il dito: “ questa va qua e quella va di là “
Vittorio: “ Si, va da una parte o dall’altra”
Ad un certo punto scoprono da soli, che per muovere Zeek si può utilizzare anche il mouse, ma li attrae di più le frecce, forse perché è una nuova modalità che non avevano mai sperimentato.
Vittorio inizia a far camminare Zeek, scoprendo che durante il percorso Zek fa sparire i fiori, non appena arriva alla pianta carnivora , questa lo mangia. Vittorio rimane sorpreso e dice: “ mi ha preso “ continuandolo a ripetere per diverse volte.
Ins: “ Allora adesso come facciamo “
Francesco: “ non ti ha preso, ti sta proprio a mangiare tutto “
Ins: “ allora adesso come facciamo, bisogna trovare una soluzione “
Vittorio ancora meravigliato dice : “ non lo so “ e continua a guardarmi.
Ins: “ vedi se ti può aiutare qualcuno, guarda ci sono tanti simboli, puoi vedere a cosa servono….”
Francesco: “ prova qui, qui, “
Vittorio dopo diversi tentativi dice: “ prova tu maestra, lui mi guarda attentamente e io gli dico che devo provare, perché non conosco il gioco e dopo alcuni tentativi, cliccando su Zeek il gioco ricomincia.
Francesco: “ è tornato “
Vittorio: “ Si però è tornato all’inizio “
Ins: “ hai visto come ho fatto per farlo ritornare ? “
Francesco: “ qui “ ( indica Zeek )
Ins: “ cioè, dove? “
Vittorio: “ hai cliccato su Zeek e perciò ricomincia il gioco.
Successivamente viene mangiato di nuovo allora dice: “ ora lo clicco su Zeek e ricomincio dall’ inizio”
Proporre il gioco a questo primo gruppo è stato davvero divertente ed interessante sia per i bambini che per me, mi ha dato l’opportunità di riflettere su come anche i bambini di tre anni nonostante le richieste erano alte , si sono lasciati coinvolgere con entusiasmo nel ricercare le modalità giuste per superare i problemi che man mano si presentavano.
Un saluto a tutte Giuliana
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il 22/06/2006 alle 09:42
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