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Diario di bordo

Post n°74 pubblicato il 05 Aprile 2006 da retemar

Come detto in un precedente intervento a Maria la curiosità mi ha stimolato a presentare il gioco di Zeek anche ai nostri bambini di tre anni. Questa scelta è scaturita dal fatto che in esso c’ è comunque il corpo di questo simpatico personaggio , che si muove in uno spazio delimitato facendo attenzione agli ostacoli che man mano si presentano.

Propongo il gioco a Vittorio e Francesco. Vittorio è un bambino molto riflessivo in tutte le attività che si propongono. Cerca infatti ogni volta di  capire con logica il perché di una cosa, di una situazione, di un problema. Mettendo in moto il suo pensiero si dà una risposta, quando non ci riesce chiede spiegazioni alle insegnanti. Francesco  un bambino anche lui riflessivo che risponde in modo pertinente alle richieste che gli vengono fatte, ma che non interviene mai spontaneamente. Nello svolgersi del gioco Francesco ha dimostrato invece di saper intervenire anche spontaneamente e riflettere a voce alta sulle strategie da adottare interagendo con Vittorio.

Inizialmente ho spiegato ai bambini che per l’esecuzione del gioco ci si deve muovere con le 4 frecce della tastiera, hanno subito compreso dopo alcuni tentativi che le diverse direzionalità delle frecce fanno muovere Zeek nelle varie direzioni.

Vittorio guardando prima la freccia e poi lo schermo: “ Questa in su, va in alto, questa in giù va in basso “

Francesco, indicando la direzione con il dito: “ questa va qua e quella va di là “

Vittorio: “ Si, va da una parte o dall’altra”

Ad un certo punto scoprono da soli,  che per muovere Zeek si può utilizzare anche il mouse, ma li attrae di più le frecce, forse perché è una nuova modalità che non avevano mai sperimentato.

Vittorio inizia a far camminare Zeek, scoprendo che durante il percorso  Zek fa sparire i fiori, non appena arriva alla pianta carnivora , questa lo mangia. Vittorio rimane sorpreso e dice: “ mi ha preso “ continuandolo a ripetere per diverse volte.

Ins: “ Allora adesso come facciamo “

Francesco: “ non ti ha preso, ti sta proprio a mangiare tutto “

Ins: “ allora adesso come facciamo, bisogna trovare una soluzione “

Vittorio ancora meravigliato dice : “ non lo so “ e continua a guardarmi.

Ins: “ vedi se ti può aiutare qualcuno, guarda ci sono tanti simboli, puoi vedere a cosa servono….”

Francesco: “ prova qui, qui, “

Vittorio dopo diversi tentativi dice: “ prova tu maestra, lui mi guarda attentamente e io gli dico che devo provare, perché non conosco il gioco e dopo alcuni tentativi, cliccando su Zeek il gioco ricomincia.

Francesco: “ è tornato “

Vittorio: “ Si però è tornato all’inizio “

Ins: “ hai visto come ho fatto per farlo ritornare ? “

Francesco: “ qui “ ( indica Zeek )

Ins: “ cioè, dove? “

Vittorio: “ hai cliccato su Zeek  e perciò ricomincia il gioco.

Successivamente viene mangiato di nuovo allora dice: “ ora lo clicco su Zeek e ricomincio dall’ inizio”

Proporre il gioco  a questo primo gruppo è stato davvero divertente ed interessante sia per i bambini che per me, mi ha dato l’opportunità di riflettere su come anche i bambini di tre anni nonostante le richieste erano alte , si sono lasciati coinvolgere con entusiasmo nel ricercare le modalità giuste per superare i problemi che man mano si presentavano.

Un saluto a tutte Giuliana

 

 

 

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Commenti al Post:
retemar
retemar il 06/04/06 alle 08:38 via WEB
perchè non ti fai aiutare da un bambino più grande ? i bambini imparano meglio dai bambini , sono più efficaci tra di loro nell'insegnarsi le cose Ciao Maria
(Rispondi)
 
retemar
retemar il 06/04/06 alle 15:57 via WEB
Cara Maria avevo pensato di fare proprio così, ma purtroppo di tutti i bambini che partecipano a retemar i bambini grandi sono pochi( 9 ), perchè fanno parte di una sezione mista. Questi stanno lavorando con Sandra per il gruppo email. Comunque ieri ci stavo riflettendo di nuovo anche io, anche perchè è proprio come dici tu i bambini imparano senz' altro meglio dai bambini, lo si nota anche con i bambini della stessa età nelle loro interazioni.Oggi così ho chiesto a Sandra se domani può mandare un bambino grande a lavorare con un piccolo e lei è d' accordo, non vedo l'ora sarà davvero interessante anche perchè i grandi hanno lavorato con il gioco di Zeek e sono arrivati all' undicesimo livello. Comunque è davvero entusiasmante anche vedere come i piccoli, si impegnano interagendo tra di loro con il ragionamento per scoprire ciò che non conoscono. Un abbraccio e buon lavoro Giuliana
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