Cucina con passione

Una domenica a casa di...


Buona sera a tutti carissimi amici miei!!Curiosi di sapere chi ci ha invitati a casa a trascorrere una domenica in famiglia?Oggi siamo in Calabria, esattamente a Catanzaro, a casa del simpaticissimo giramondo595,anzi vi consiglio di fargli visita sul suo blog, nel quale racconta dei suoi viaggi in giro per la sua bella regione, facendoci scoprire dei posti meravigliosi!Ma leggiamo cosa ci scrive: Ciao a tutti carissimi amici, accetto con piacere l’ invito di Sciu Sciu araccontare il mio pranzo festivo ed il mio rapporto col cibo . Ricordo connostalgia i tempi della giovinezza, quando in casa eravamo un reggimento di 6persone.La mia nonna paterna faceva le melenzane  “ cieche “.Ricordo che lavava lemelanzane, le tagliava incidendole  dall’ alto verso il basso ed all’ internole riempiva con un mollica, formaggio grattugiato a mano, prezzemolo ed un po’d’ aglio finemente tagliati e sminuzzati. Metteva nell’ olio le melanzane.Soffriggeva lentamente. Mi incuriosiva ogni volta quando le preparava. Poi faceva il croccante col sesamo o come si chiama da noi  “ giurgiulena “. Lavava i semi di sesamo, li faceva asciugare nel forno a calore leggero, li univa al miele ed al vino cotto. La cuoceva fino a farne un composto omogeneo , la stendeva sul marmo della cucina e la tagliava a pezzetti. Mia madre, ora insegnante in pensione, a causa della penuria diingredienti non può continuare l’ antica tradizione,ma ha acquisito l’ arte culinaria di sua madre..anch’ essa cuoca sopraffina..Quello che le riesce bene è senz’ altro un impasto di patate, formaggiograttugiato con molto latte, salame e provola. Che lei chiama “ Pasticcio dipatate con salciccia“ . Questo impasto, viene mescolato ben bene per evitare diraggrumarsi, quando il composto assume una buona consistenza, viene messo inuna teglia, dopo averla cosparsa di pangrattato e lasciata in forno percuocersi. A cottura ultimata viene servita in tavola.Il famoso sangiunaccio, dolce che si preparava in famiglia quando si facevano le provviste di maiale.Al sangue di maiale si univa il latte, pezzi di cioccolato al latte, zucchero.Mia madre cuoceva il tutto a bagnomaria . A cottura ultimata si metteva lasquisita crema in una grande ciotola dalla quale si attingeva spesso..prima chegli altri la finissero. Delle autentiche  delizie per il palato, una gara tramia madre e mia nonna a chi riusciva a preparare le  migliori prelibatezze.Ovviamente erano in parità assoluta.Mia madre, cucina bene anche la pasta al forno alla calabrese  con polpettine di carne , gli arancini di riso, la parmigiana, la “ caponata “, il baccalà al gratin, il tortino di patate e tante altre cose. Adesso, dato che la famiglia si è ridotta, anche la domenica si mangia in modo veloce. Però in estate quando abbiamo ospiti mia sorella e le mie nipotinemia mamma si da dà fare.La domenica comunque esco spesso per le mie escursioni, quelle che descrivo sul blog da qualche settimana. Ringrazio tantissimo Sciu Sciu per avermi ospitato nel suo magnifico blog, che rappresenta una magnifica oasi in cui si possono godere i piaceri della tavola.   Bacioni a tutti voi dallaCalabria da Pasquale ( Giramondo 595 ).