Post n°158 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da rikrok0
sto let
Iva Bittova & Vladimir Vaclavek (bileinferno) N.B. in questo pezzo Iva è al livello della miglior Meredith Monk
...un anno di merda, mollato dalla fidanzata, grossi problemi all'università, la morte di elliott il mio bellissimo pastore tedesco che ancora oggi è una spina nel cuore... (non so perchè ma ste cose le rammento solo quando ascolto il maghrebino dei mari freddi....un lirismo assoluto), ma poi andai al M.I.M.I., saint martin de croix e la provenza. già nel vedere le immense distese color lilla di lavanda fiorite del luglio francese, pensare a Cezanne (e a Celine, che mas/o/meno è di parigi, ma mi piace immaginarlo scrivere in provenza), beh, mi sentivo migliore... la compagnia era uno spettacolo, tutto il gruppo storico dell'area sismica con le rispettive fidanzate e/o compagne, io ero con la mia amica, anzi meglio, con mio "fratello" Stefy, quello che non ho mai avuto (anche se io, molto stronzamente, non fui proprio il massimo della simpatia)... non so perché ma neanche a lei, come a luca, son mai riuscito a dire davvero addio ... conobbi vladimir alla "scéne ouvert" diurna ad arles in riva al rodano, dove stava prendendo corpo il progetto "rale" con Ostransky e Fukushima. mi stupivo (e continuo a farlo tuttora) di come potesse arpeggiare così dolcemente quella chitarra acustica, con quelle dita alla Shrek ed il faccione tondo e calvo alla "zio fenstern" (si scriverà così???). comunque riconobbi, o almeno mi parve, immediatamente i cieli plumbei della sua Praga, ormai quasi più oltre cortina, ma che, stanca, ancora si trascinava un'eredità fatta di sofferenza e solitudine... lui non era in programma quei quattro giorni, quindi tutte le sere le passava con noi, a gustare "le voyages de Carolus Poppee" per terminare catafasciati di birra e gangia al bar del fienile e dimenarsi su un improbabile pista tra i balloni dopo gli spettacoli... non sono più tornato al M.I.M.I. anche perché poi si è spostato ad Aix, credo, ma continuo ad ascoltare Vladimir ed a sentire nei suoi suoni tutta la disperazione di Praga
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
OK HO DETTO UNA CAZZATA!!!!
REALLY SORRY :-)))))))))))))))))))
Ho rivisto la provenza grazie alle tue parole e alle tue sensazioni che hai ben riportato nel post... ho trascorso 5 giorni circa 9 anni fa girovagando fra cattedrali gotiche, ombre e luci e la Montagne St.Victoire... intanto stavo conoscendo mio marito, e non lo sapevo ancora. Un bel ricordo. Buona giornata.
e poi non ho parlato del festival (il M.I.M.I.) dove esattamente si svolgeva, in questa cascina in riva ad un lago col palco montato in modo che la quinta naturale del proscenio era il lago stesso, illuminato dalla luce della luna... davvero magico, oppure di quando simao andati ad Aix En Provence ad un concerto all'ospedale psichiatrico ...nel cortile in mezzo ai degenti....
..ciao..grandissima musica e gran Iva..che voce!!!fa quello che vuole..e' uno strumento..vorrei sentire il suo riscaldamento e le prove..hai un blog stupendo x la musica
hai detto bene, fa quello che vuole con la voce e non solo, allo strumento è impareggiabile, si sente che ha una impostazione classica, ma allo stesso tempo fonde innovazione e folklore...eccezionale davvero, ho dicersi suoi lavori, lei con Vaclavek, lei con Pavel Fajt (batterista dei Dunaj, vera rock band di Ceca)...
ciao rik, sono passata di qui per rimettermi in sesto l'anima trasandata e randagia. bello il ricordo, la scena evocata, e bella la musica quelle dita sulla chitarra e quel piccolo mento quadrato che canta. marybabz
se parli di un nuovo post, molto presto...personalmente, nonostante il continuo invecchiamento fisico cui neppure tu sei esente, sono in costante e continuo "rinnovo" :-) spero lo sii anche tu, altrimenti la vedo dura...
Le fitte di malinconia... le conosco bene ma se non ci fossero saremmo ben poco umani e non potremmo apprezzare nemmeno il dono della muscia e le sensazioni che ci regala.
Buona settimana Rik, un bacio (se non sono troppo sdolcinata per il tuo blog, al limite cancella il commento e sopprimi il mio slancio diabetico del lunedì:-)
ciao M. do l'idea di tenere un blog "acido"??? non credo, visto che lascio la maggior parte dello spazio ai miei ricordi e cerco di legarli con un unico filo conduttore che è la musica. sei sempre la benvenuta :-)
Grazie.
Il ricordo di Elliott mi ha colpito.
Non oso pensare a cosa mi succederebbe se dovessi perdere la mia adorata Sissi.
Se davvero esiste un paradiso credo che sia popolato dei nostri quattrozampe che ci riconoscerebbero senza esitazioni e sarebbero pronti a saltarci addosso scodinzolanti proprio come allora.
Mi fermo qui che sennò ti allago il blog e poi mi fai pagare anche i danni ;-))