Nuove Avventurepieces of a man |
conferitomi da gimmi42
perché mi sente vicino al suo mondo musicale
(ed ha ragione)
e da normale_ma_nn_troppo
per la musica, la mia passione che contagia
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DEL MONDO (C.S.I.)
"è stato un tempo il mondo
giovane e forte
odorante di sangue fertile
rigoglioso di lotte
moltitudini
splendeva, pretendeva molto
famiglie, donne incinte
sfregamenti
facce, pance, gambe, braccia
dimora della carne
riserva di calore
sapore familiare, odore
è cavità di donna
che crea il mondo
veglia sul tempo lo protegge
contiene membro d'uomo che
s'alza e spinge
insoddisfatto poi distrugge
il nostro mondo è adesso
debole e vecchio
puzza il sangue versato, è infetto
povertà magnanima
malaventura
concedi compassione ai figli tuoi
glorifichi la vita
e gloria sia
glorifichi la vita
e gloria è"
« ...ritorno!! | sulla strada di minneapolis » |
Malinconia francese, anche se molti, su queste note, riconosceranno SOLO uno splendido Faber:
les passantes
george brassens
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.
Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.
Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.
A. Pol
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