Per fare la poesia
si prende una P
come palla, piastra, pietra;
poi si prende una O
come oro, ombra, orizzonte;
poi si prende una E
come erba, edera, esilio;
poi si prende una S
come sole, sale, silenzio;
poi si prende una I
come io, isola, Icaro;
poi si prende una A
come acqua, arancia, ala,
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconia
e si fa la poesia.
Roberto Piumini
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LA COROLLA DEL PAPAVERO
Post n°25 pubblicato il 02 Agosto 2014 da ParoleAlMondo
Emil Nolde, papaveri e novole rosse sera, 1949
Mi culla la corolla del papavero Il mio sonno è lunghissimo. La strada si agita laggiù da quattro ore. Solo un tuo squillo potrebbe svegliarmi. Non mi somiglia quest'inerzia, sono da quando amo, tutt'altra persona. Mi culli a lungo, mi culli il papavero, se sarà lungo il mio sogno di te. Maria Luisa Spaziani
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Inviato da: ParoleAlMondo
il 03/10/2009 alle 23:18
Inviato da: Una_Poesia
il 03/10/2009 alle 07:52