Creato da 82val82 il 23/05/2006
Sono convinta che troppo spesso ci dimentichiamo dei momenti belli che viviamo. Troppo spesso il tempo sbiadisce i ricordi, la mente li sporca con frasi o gesti che avremmo voluto fare, dire, ricevere o ascolare. Per questo scrivo. Per ricordare i veri ricordi.

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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 01 Giugno 2006 da 82val82

Quando salii in macchina le mie amiche mi tartassarono di domande. Io sorridevo felice. Raccontai loro come si chiamava, di dov'era, di cosa avevamo parlato senza scendere troppo nei dettagli. Sorridevo. Quello lo ricordo bene. Ma ricordo ancora meglio le loro facce quando dissi "Io domani sera non sono dei vostri".

Rimasero perplesse, non era da me. Soprattutto perchè erano mesi che uno degli animatori mi chiedeva di uscire e rifiutavo con mille scuse. Denise mi disse mentre fissa la strada "Ma neanche lo conosci? Io non ti capisco. E poi puoi avere di meglio". Scossi la testa, mi accesi una sigaretta per poi rispondere "Neppure io mi capisco" .

Sabato mi alzai poco prima di mezzogiorno, trascorsi la giornata come mio solito. La sera prima di cena ricevetti un suo messaggio, ora e luogo dell'incontro. Risposi semplicemente "OK". Feci la doccia, lavai i capelli, indossai stivali e minigonna, un maglione dal collo ampio, i capelli li lascia mossi che ricadevano sulle spalle, un trucco leggero ed ero pronta.

Arrivai all'appuntamento con un leggero ritardo, ovviamente voluto. Nonostante questo non mi aveva cercata. Come faceva ad esser sicuro che non sarei mancata non lo so, ma mi piaceva questa sua sicurezza. Parcheggiai e scesi dalla macchina. Portavo un cappotto beige che copriva l'abbigliamento lasciando scoperte le gambe.

Ancora oggi non posso scordare il suo sguardo, diceva molto più di quello che avrebbero potuto le parole. Abbassai il capo mentre ci venivamo incontro, un po' imbarazzata dal suo sguardo su di me. Ci salutammo con i tre bacini, le sue mani sulla mia vita e io la mano destra sulla sua spalla. In quel momento potei sentire distintamente il profumo della sua pelle misto al suo profumo. Era fantastico.

Salimmo sulla sua macchina e ci dirigemmo verso i navigli. Mi raccontò della giornata trascorsa con sua sorella. Parcheggiammo. Nonostante fosse gennaio non faceva particolarmente freddo. Camminavamo fianco a fianco, attorno a noi altre persone passavano, coppie, gruppi più o meno chiassosi. Di tanto in tanto portavo lo sguardo su di lui per poi distoglierlo subito.

 
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