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Creato da LinguaRomana il 01/03/2008
Come la mia anima che espia vivendo
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Memorie di Adriano
E, tuttavia, non è privo di dolcezza questo immergersi nelle regioni vaghe dei sogni; ivi, possiedo per un istante segreti che subito mi sfuggono; mi disseto a sorgenti
(Yourcenar)
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A chi lascio le parole
A chi lascio le parole?
Queste parole nascono di notte
Quando mi scordo il mondo
E lo scirocco
Lo scirocco ansioso
Batte le fronde
Secca tutte l’ombre.
Tieni le calle umide, amor mio!
Non lasciare che pieghino lo stelo!
E queste mie parole falle vive
Leggendole ogni tanto
All’imbrunire.
Leggile a chi sai amico
non a tutti.
La gente ride
di ogni amore amato
Perché d’amare non è capace affatto
E prova rabbia a leggere
Di tenerezze e sonno,
di carezze
date senza mercato di lussuria!
quello che costa poco non ha prezzo
e tu lo offri con un sol sorriso.
Roma, 09/04/08
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