Ringil

Il festival: tutto a posto e niente in ordine


Immaginavo che avrei trascurato il blog...non riesco a dedicargli il tempo che merita (e sinceramente non riesco nemmeno ad abbellirlo graficamente. Impossibile però non commentare il festival e tutto il contorno di polemiche e chiacchericci vari. In fondo, se non fanno polemiche sterili, è anche giusto che se ne parli....mi piacerebbe solo che ci fosse più ironia e spirito olimpico, però. Grandissimo, a proposito, Nino D'Angelo che da vero signore ha riso per primo della sua eliminazione. Lui, che un principe l'avrebbe portato volentieri con sè (Totò) è stato molto ma molto più principesco di quel musone di Pupo. Vi dirò la verità: quando ho sentito parlare "del principe" al Festival non immaginavo minimamente che potesse essere quel fagiolone di Emanuele Filiberto...non associavo proprio i termini "principe" e "Emanuele Filiberto". Vi sembrerà stupido ma il primo a cui ho pensato è stato Giannini, l'ex giocatore della Roma (sai che bello in duetto con Califano?). Ma principe de che???? Ma i Savoia non dovevano essere cittadini come tutti gli altri? Mah! E poi sarò anche scemo, diranno molti, ma lo spogliarello dell'ex moglie di Marilin Manson mi ha davvero annoiato. Solo perché ha stile il suo spettacolo sarebbe tanto diverso da quello che offre ad esempio Lea di Leo su qualche squallida tv locale, dopo l'una di notte quando si ravana nelle mutande e inneggia al cetriolo trevigiano????? Mah! Sinceramente avrei preferito lo spogliarello della Clerici....sai quanta bella roba genuina italiana si sarebbe finalmente vista???? Oh...si fa per ridere, eh! E poi tutti quei soldi sprecati per gli ospiti....tutti gli anni la stessa storia. E poi non hanno più soldi per la Melevisione. Sì, ok, cose già dette e ridette...è ovvio. Però è triste che le cose non cambino mai....E comunque, viva Nino D'Angelo, viva i broccoloni sopraelevati della Clerici e abbasso i puzzoni che si credono principi!