Ringil

Se non ritornerete come bambini...


Qualcuno dice che quando accadono tanti episodi di cronaca nera di uno stesso tipo o coinvolgenti determinate categorie di persone, non è perché accadono davvvero ma è perché i media cavalcano l'onda, perché poi per mesi non accade più nulla del genere. Mi sembra una riflessione troppo semplicistica. Entrando nella mia mail vedo sull'home page di Libero l'ennesima notizia shock: madre di 41 anni lancia la bambina appena partorita dalla finestra. E' decisamente un periodo nero per le violenze all'infanzia, di ogni forma. Posso capire che i media cavalcano l'onda quando si parla delle violenze operate da (sedicenti) preti...il Vaticano è ovviamente un bersaglio facile e di certo le mele marce che stanno lì screditano tutti. Ma il problema non è quello. Sgradevole la violenza dei preti, certo, ma sgradevoleanche quella delle madri, sgradevole ogni violenza operata da qualunque sconosciuto. E' impossibile trovare, di solito, qualcuno che non si schifi delle violenze sui bambini (non raro trovare qualcuno che non si schifa delle violenze su omosessuali, stranieri e soggetti a rischio). Eppure, eppure...cosa sta succedendo? Forse che a parole è facile dire NO alla pedofilia ma poi nei fatti scatta qualcosa altro proprio in queste persone e si trovano in una situazione come quella della madre rumena, che poi sbroccano? Cosa può dare fastidio in un bambino indifeso? Dico, lo hai partorito, ormai, lascialo in ospedale, la legge ti tutela (almeno in questo ti tutela, bisogna prenderne atto). Che razza di demone è quello che ti fa annegare i figli, che te li fa bruciare dentro un'auto, che te li fa lasciare in un cassonetto? Forse quello stesso demone che ci lascia indifferenti leggendo la notizia lì, in quella casella di un sito uguale a quella della notizia precedente, riguardante solitamente seni finti, vip sfascioni e zoccole rampanti? Ma il nostro cuore si indigna davvero? Nasce quel desiderio di tornare ad essere bambini dentro, di cercare nuovamente la purezza?