Creato da RoHarLu il 01/01/2012
L'Infinito Gioco di Ciò che Sempre È [Vita].
 

Messaggi di Ottobre 2020

Essere consapevoli di ciò che siamo

Post n°323 pubblicato il 25 Ottobre 2020 da RoHarLu

Essere consapevoli di ciò che siamo è nella sostanza tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Anzi, nel momento in cui lo siamo, anche le urgenze acquistano un senso, una direzione, un contenuto, totalmente differenti.

I controllori di questa pseudo realtà hanno invece l’estrema necessità di fare in modo che noi, dimentichi nostro malgrado, e per ragioni per così dire “tecnologiche”, delle nostre origini, ci manteniamo distanti da questa cognizione. Il loro obiettivo è quello di farci sentire “nulli”, impotenti, incapaci perfino di produrre una minima alterazione nel mondo che ci ritroviamo a vivere e sperimentare.

Non possono ovviamente obbligarci, anche se vorrebbero farcelo credere. Ma alla fine, in situazioni in cui, con plurimi e diversificati complotti, congiure e macchinazioni, riescono ad abbassare esageratamente la considerazione di noi stessi, arrivano in qualche modo a persuaderci che non ci siano alternative, e che quello è il massimo a cui possiamo definitivamente aspirare.

Così arrivano persino terapie elettroconvulsivanti per coloro che riescono a “bucare” la coltre dell’ignoranza che hanno posto tra noi, la nostra genesi e il nostro passato [e il nostro futuro anche].

Per questo sarebbe sufficiente solo intendere la nostra essenza, “ricordare” chi siamo, per risolvere il problema di questa anomala concretezza.

Nessuno può forzarci a provare esperienze che non vorremmo. Possono ingannarci e portarci verso quella via, possono raggirarci e, nella nostra estrema “mitezza” e delicatezza, indurci a pensare che sia indispensabile caricarci, ad esempio, di “karma” che non è del tutto nostro, di pensieri che non ci appartengono, e che alla fine raggiungono una stabile collocazione nel nostro spazio vitale, conseguendo risultati drammatici, possono fuorviarci e farci credere di essere poco più che animali, ma non potrà certamente durare in eterno.

Nulla resiste per sempre. E la scintilla che il creatore ha collocato nella nostra più segreta intimità alla fine riemergerà più forte che mai, riconquistando di nuovo il proprio ruolo di guida di ogni espressione che ci concerne.

Semplicemente, dobbiamo fare in modo che la grazia che il dio che noi siamo accorda a se stesso è che quel momento sia Ora. E per sempre. Namasté.-Marius L.

 
 
 

È il tempo della giustizia

Post n°322 pubblicato il 22 Ottobre 2020 da RoHarLu

 

È il tempo della giustizia. E del risveglio.

Prima accade per noi tutti, e meglio è.

Chissà, magari ci risparmieremo tantissime sofferenze inutili e gratuite.

Lo si è detto tante volte, questa è una zona dello spazio al momento soggetta a fortissimi condizionamenti, manipolazioni, costrizioni, oppressioni, e limitazioni di vario ed ogni genere.

In questa estensione sono stati catapultati esseri di ogni risma. Da poeti, artisti, grandi inventori, e patroni del libero pensiero, a esseri che hanno totalmente perso la connessione con la Sorgente, e, per questo, completamente privi di ogni espressione di “umanità”, senza contare coloro che umani non lo sono neanche [riferendoci solo a coloro il cui cuore è completamente oscurato da brame non condivisibili].

Quale folle creatore metterebbe insieme esseri così profondamente diversi tra loro? Probabilmente non il vero creatore, ma chi si spaccia per tale, avendone espropriato un qualche riflesso.

Ma tutto sta cambiando e dobbiamo essere pronti.

Secondo la legge della risonanza, come vibriamo in corrispondenza richiamiamo.

Viviamo la verità, e questa ci verrà incontro. Viviamo la bellezza, e questa ci delizierà. Viviamo l’unione, e questa ci abbraccerà.

Viviamo l’amore, e tutto avrà quella gradazione.

È il tempo della giustizia, la giustizia della luce. Ogni inganno verrà svelato, ogni imbroglio palesato, ogni tradimento rimesso al mittente.

Nessuna aspettativa, nessun regolamento di conti, nessuna irritazione indesiderata.

Solo certezza della nostra essenza, della nostra origine, e dei nostri diritti universali.

E l’esultanza di poter forgiare e manifestare il mondo che abbiamo sempre sognato.

E sperimentarlo, fin quando lo vorremo.  Namasté.-Marius L.

 

 

 
 
 

C’è una guerra in corso, e la posta è la libertà

Post n°321 pubblicato il 08 Ottobre 2020 da RoHarLu

C’è una guerra in corso, e la posta è la libertà. Il creatore ha posto come condizione di questa emanazione la sovranità assoluta di ogni essere.

Ogni essere ha la facoltà, e semplicemente per coerenza di estrazione, ad autodeterminarsi, a definire qualsiasi aspetto delle proprie sperimentazioni, che sono un modo per accrescere la conoscenza dello stesso emanatore.

Forse è complicato crederlo, con tutta questa oscurità attorno, e controllo, manipolazione, prepotenza e follia.

Ma l’alba è vicina, e la Luce consentirà, seppur non si tratti di concessione ma di rispetto e onore - nuove modalità di espressione, garantendo a tutti la più ampia rivelazione delle proprie disposizioni.

Non sarà necessario pretenderlo, né esigerlo. Sarà solo parte di un modello di vita più aderente al nostro diritto di nascita.

Però, nell’attesa, condividendo per il momento questa realtà con molta follia, dobbiamo proteggerci. E il modo è proprio il reclamo a chi si occupa di garanzie e di liberazione.

Che non siamo soli nell’universo non può essere una novità per qualcuno. Che è talmente “affollato” di ogni genere di manifestazione dell’essere, potrebbe essere anch’esso cosa nota.

Quindi, non siamo soli. La luce non è sola. Gli esseri di luce non sono soli.

E sono in tantissimi nel cosmo a desiderare onore e dignità per ogni creatura.

Ci sono organismi chiamati a garantire la giustizia, ad intervenire quando le leggi dell’universo vengono violate a discapito di qualsiasi figlio dell’universo.

È una giustizia vera che tutti possono attivare, che tutti possono sollecitare, nessuno escluso. Una giustizia che dà a tutti una chance anche di “riparare” eventuali errori, se la luce, con tutto ciò che questo comporta, empatia, amorevolezza, è la nostra opzione.

Chi è ancora immerso nell’oscurità potrebbe essere chiuso a queste eventualità. Ma questa è ormai l’età della luce, e questo spazio sarà aperto solo a chi sarà in grado di assicurare armonia e bellezza, ed emancipazione, universale.

Così, chiamiamo a gran voce questa “giustizia cosmica”, e la pace, la gioia, l’attenzione, l’amorevolezza e la gentilezza,, saranno disponibili per tutti, senza l’urgenza di grandi proclami. Namasté.-Marius L.

 
 
 

Il fatto è che siamo in qualche modo frammentati

Post n°320 pubblicato il 06 Ottobre 2020 da RoHarLu

 

Il fatto è che siamo in qualche modo frammentati, “rotti”. Per tutti gli abusi, anche, ma non necessariamente, fisici, che abbiamo subìto, per tutte le atroci esperienze che si sono susseguite nel corso delle vite, per tutte le manipolazioni e suggestioni e influenze, tragiche, drammatiche, angosciose, teatrali, delle quali siamo stati, nostro malgrado, ingozzati. E questo incide anche sulle nostre manifestazioni, nelle quali residua sempre una sorta di imperfezione.

Così imperativo è rimettersi, ricostruirsi, ricongiungersi.

Noi cerchiamo sempre di unirci con qualcun altro, di “metterci” con qualcun altro, di trovare completezze e pezzi mancanti in qualcun altro.

Magari non c’è niente di sbagliato, tuttavia se non ritroviamo in noi quell’unità, o, al limite, quella coerenza, come potremo mai trovarla in altri?

È un po’ come il discorso [già fatto] dell’anima gemella. Se non siamo i migliori amanti di noi stessi come potremo mai esserlo per la nostra anima gemella, che è praticamente noi? Se non siamo in grado di innamorarci di noi stessi, se non ci sceglieremmo mai, neanche fossimo gli ultimi della lista, come possiamo pensare, o solo sperare, che la nostra anima gemella, o anche altre anime compagne, che contengono spesso una porzione di energia di quella, ci scelgano o si innamorino?

Non che non possa accadere. Perché magari amiamo già qualcosa di noi, qualche qualità, qualche atteggiamento, qualche disposizione. E, magari, è quello che ci porta a quella temporanea armonia.

Però, ritrovarci, ritrovare noi stessi, le varie parti di noi, amarle e accettarle, ha un senso di consolante gradevolezza. E di compiutezza.

 

La strada del ritorno è fatta di consecutivi ricomponimenti, riunificazioni. Ritrovando anche negli altri, tutti coloro che nell’onore ci troviamo ad amare, quelle parti del creatore che abbiamo contribuito a rivelare. Namasté.-Marius L.

 

 
 
 

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