ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 21/12/2009

MEDJUGORJE: LA REGINA DELLA PACE CI INVITA ALLA CONFESSIONE IN ATTESA DEL NATALE

Post n°2820 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Marija Pavlovic, veggente di Medjugorje, racconta: "Durante la preghiera mi è apparsa per tre volte l'immagine di un fiore. La prima volta era meraviglioso, fresco, coloratissimo. Ed io ne ero felice! Poi ho visto lo stesso fiore chiuso, appassito, aveva perduto completamente la sua bellezza. Ero triste! Ma, ecco una goccia d'acqua cadde sul fiore appassito ed esso subito riacquistò tutta la sua freschezza ed il suo fulgore! Ho cercato di capire che cosa potesse significare per me questa visione, ma non ci sono riuscita... Perciò decisi di chiederlo alla Madonna durante una delle Sue apparizioni. Le dissi: “Madonna mia, che cosa vuol dire quello che ho visto durante la preghiera? Che significato aveva quel fiore?” La Madonna sorrise e rispose: “Il vostro cuore è come quel fiore. Ogni cuore è meraviglioso nella bellezza creata da Dio. Ma quando sopraggiunge il peccato, il fiore appassisce ed il fulgore svanisce. Quella goccia caduta sul fiore per ravvivarlo, è il simbolo della Confessione. Voi, quando siete nel peccato, non potete aiutarvi da soli: vi serve aiuto”. La confessione, grazie alla divina potenza di Gesù Signore, supera la sua entità di incontro umano conducendo l'uomo fino all'incontro con Dio, con il Padre buono che, dopo aver tanto atteso, ora con gioia corre all'abbraccio, dona vesti nuove ed invita tutti alla mensa della comunione dove si festeggia l'immensità della Divina Misericordia. Perciò la Confessione è un incontro tra l'umano e il divino, attraverso lo strumento umano della conversazione e della reciproca fiducia. La confessione è l'accettazione della Volontà di Dio ed il rifiuto del mondo che imprigiona e disprezza, l'adesione alla sorgente di salvezza e di luce, di pace e di amore, ed il rifiuto delle tenebre, dell'odio e del disordine! Tutto nella piena consapevolezza dei nostri gesti. Maria dice: Non potete festeggiare la mia festa se non vi confessate, il che significa: non potete cominciare la vita nuova se non dite a Dio: Ecco, Signore, sono pronto a fare secondo la tua Volontà! La volontà di Dio per me è prima di tutto chiedere perdono per tutto quello che abbiamo fatto contro la Sua Volontà, per aver preferito noi stessi alla voce di Dio, per essere stati più vicini alla vecchia Eva che a Maria, la nuova Eva. Allora la confessione è il momento del ritorno e della rinnovata accettazione del Paradiso terrestre, l'inizio della costituzione del nuovo mondo. E' il momento in cui Dio ha diritto ad entrare di nuovo nella nostra vita e a riacquistare il primo posto. Questo è anche il momento in cui il nostro uomo vecchio, distrutto, si rinnova nella piena umanità di Cristo. Dio Padre è bontà infinita, è misericordia e dona sempre il perdono a chi glielo domanda col cuore. Pregatelo spesso con queste parole: “Dio mio, lo so che sono grandi e numerosi i miei peccati contro il tuo amore, ma io spero che tu mi perdonerai. Sono pronto a perdonare a tutti, all’amico come al nemico. O Padre, io spero in te e desidero vivere sempre nella speranza del tuo perdono”. - P. Slavko Barbaric -

Messaggio del 6 agosto 1982 (Messaggio straordinario)
Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, soprattutto il primo venerdi' o il primo sabato del mese. Fate ci che vi dico! La confessione mensile sara' una medicina per la Chiesa d'occidente. Se i fedeli si confesseranno una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite.

Messaggio del 7 novembre 1983 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Non confessatevi per abitudine, per rimanere come prima, senza alcun cambiamento. No, così non va bene. La confessione deve dare un impulso alla vostra vita, alla vostra fede. Deve stimolarvi ad avvicinarvi a Gesù. Se per voi la confessione non significa questo, in verità vi convertirete molto difficilmente.

Messaggio del 25 gennaio 1995
Cari figli! Vi invito ad aprire la porta del vostro cuore a Gesù come il fiore si apre al sole. Gesù desidera riempire i vostri cuori di pace e di gioia. Non potete, figlioli, realizzare la pace se non siete in pace con Gesù. Perciò vi invito alla confessione affinché Gesù sia la vostra verità e pace. Figlioli, pregate per avere la forza di realizzare ciò che vi dico. Io sono con voi e vi amo. Grazie di aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 novembre 1998
Cari figli! Oggi vi invito a prepararvi alla venuta di Gesù. In modo particolare preparate i vostri cuori. Che la santa confessione sia per voi il primo passo della conversione, e quindi, cari figli, decidetevi per la santità. Che la vostra conversione e la decisione per la santità cominci oggi e non domani. Figlioli, io vi invito tutti sulla via della salvezza e desidero mostrarvi la strada verso il paradiso. Perciò, figlioli, siate miei e decidetevi con me per la santità. Figlioli, accettate la preghiera con serietà e pregate, pregate, pregate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 novembre 2002
Cari figli, vi invito anche oggi alla conversione. Aprite il vostro cuore a Dio, figlioli, attraverso la santa confessione e preparate la vostra anima affinché il piccolo Gesù possa nuovamente nascere nel vostro cuore. Permettetegli di trasformarvi e di condurvi sulla strada della pace e della gioia. Figlioli, decidetevi per la preghiera. In modo particolare adesso, in questo tempo di grazia, che il vostro cuore aneli alla preghiera. Io vi sono vicina e intercedo davanti a Dio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. *Io sono Amore*

 
 
 

DUE GIGANTI DELLA FEDE E IL 900 IL SEGNO DEL BENE NELLA REALTÀ TOCCATA DAL MALE

Post n°2819 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Sembra quasi di vederli, Pacelli e Wojty­la, camminare oggi fianco a fianco sul­la strada verso la beatificazione. Per quegli strani (strani?) casi della storia, i percorsi delle rispettive cause, lunga, tormentata e controversa l’una, rapidissima quasi a fu­ror di popolo l’altra, hanno finito ieri per convergere nella firma che Benedetto XVI ha contemporaneamente apposto sui De­creti che ne riconoscono le 'virtù eroiche', primo passo verso la gloria degli altari. Due giganti, che a confronto con le tragiche e infinite contraddizioni del secolo forse più buio per l’umanità, seppero illuminarlo con la fiaccola della Verità. Non è giusto, e Papa Ratzinger l’ha nuova­mente sottolineato ieri parlando al Dica­stero per le Cause dei santi, leggere la san­tità in chiavi diverse da quella dell’'effica­cia del Vangelo'. E questo, ovviamente, va­le anche per Pio XII e Giovanni Paolo II. È tuttavia altrettanto vero che, proprio per l’essere Cristo il signore della storia, non si può scrutare l’itinerario dei due Servi di Dio che dentro le vicende di un Novecen­to di cui finirono con l’essere protagonisti assoluti. Opponendosi con tutte le loro for­ze, in ogni momento, a ogni forma di ne­gazione dell’uomo. Che si chiamassero fa­scismo, nazismo, comunismo, degenera­zioni ultime dell’idea statuale ottocente­sca, tragici colpi di coda di una concezio­ne della ragion di Stato alla quale, in nome dell’ideologia costitutiva, tutto può - e, al­la bisogna, deve - essere sacrificato. Op­pure relativismo, globalizzazione, coi loro opprimenti fardelli pieni di quel vuoto po­st- ideologico che ancora aspetta di essere colmato. Se dunque i santi, come ha detto ieri Be­nedetto XVI, sono una prova che «la pre­senza di Cristo nel mondo, creduta e ado­rata nella fede, è capace di trasfigurare la vita dell’uomo», Pacelli e Wojtyla rappre­sentano in questo senso, nel loro tempo, un esempio inequivoco, uguale e parallelo, della capacità del bene cristiano di incide­re su una realtà segnata dal male. Un mare di cose sono già state dette sul­l’argomento, e altri mari verranno detti. Ma oggi, forse, bastano due immagini a fissa­re quella 'capacità'. La prima è del 19 lu­glio del 1943, quando Pio XII arrivò nel quartiere romano di San Lorenzo appena bombardato dagli alleati, mentre ancora si cercavano i morti sotto le macerie. Il Papa che digiunava in segreto per condividere le privazioni del suo gregge, che aveva dato ordine di soccorrere «in ogni modo» gli e­brei ovunque perseguitati (fatto ancora di­scusso solo da chi ne vuole a tutti i costi di­scutere, non certo dalla verità storica) quel 19 luglio scese tra la sua gente. Un gesto tanto semplice quanto impensabile, che trasformò quel giorno disperato: «Davve­ro vedemmo Cristo tra noi», ha ricordato una volta il cardinale Fiorenzo Angelini, che all’epoca era parroco e fu testimone del fatto. La seconda immagine, separata dalla pri­ma da quasi cinquant’anni, è del 23 giu­gno del 1996. E ci mostra Giovanni Paolo II che, col suo passo già tanto affaticato, var­ca la Porta di Brandeburgo. Il Muro era crol­lato appena da sette anni, ma la sbornia dell’illusione di essere al capolinea di una nuova età dell’oro era passata da un pez­zo, cancellata brutalmente dalle crudeltà a­troci dei rinascenti nazionalismi, dall’ini­zio dell’abbandono che trascinava in bas­so il Sud del mondo, da quel «vivere come se Dio non esistesse» che - diceva il Papa ­rappresentava un male ben peggiore, per­ché più subdolo, dell’ateismo. Nel silenzio di quel piovigginoso pomeriggio berlinese, prima che esplodesse l’applauso, furono gli occhi di tutto il mondo a riconoscere in quell’uomo divenuto debole, che da quel­l’ubriacatura aveva messo in guardia fin da quando la polvere del Muro non s’era an­cora del tutto posata, la forza invincibile della profezia cristiana. Due immagini che davvero declinano quanto detto ieri da Benedetto XVI: «La santità, cioè la trasfigurazione delle perso­ne e delle realtà umane a immagine del Cri­sto risorto, rappresenta lo scopo ultimo del piano di salvezza divina». Chissà, ora che camminano fianco a fianco, Pacelli e Wojty­la è di questo che parlano. - Salvatore Mazza - Avvenire -

 
 
 

TROVATO NEONATO IN UNA STALLA - LA POLIZIA E I SERVIZI SOCIALI INDAGANO

Post n°2818 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

BETLEMME, GIUDEA: L'allarme è scattato nelle prime ore del mattino, grazie alla segnalazione di un comune cittadino che aveva scoperto una famiglia  accampata in una stalla. Al loro arrivo gli agenti di polizia, accompagnati da assistenti sociali, si sono trovati di fronte ad un neonato avvolto  in  uno scialle e depositato in una mangiatoia dalla madre, tale Maria H. di Nazareth, appena quattordicenne. Al tentativo della polizia e degli operatori sociali di far salire la madre e il bambino sui mezzi blindati delle forze dell'ordine, un uomo, successivamente identificato come Giuseppe H. di  Nazareth, ha opposto resistenza, spalleggiato da alcuni pastori e tre stranieri presenti sul posto. Sia Giuseppe H. che i tre stranieri, risultati sprovvisti di documenti di identificazione e permesso di soggiorno, sono stati tratti in arresto. Il Ministero degli Interni e la Guardia di  Finanza stanno indagando per scoprire il Paese di provenienza dei tre clandestini. Secondo fonti di polizia i tre potrebbero infatti essere degli spacciatori internazionali, dato che erano in possesso di un  ingente quantitativo d'oro e di sostanze presumibilmente illecite. Nel corso del primo interrogatorio in questura gli arrestati hanno  riferito di agire in nome di Dio, per cui non si escludono legami con Al Quaeda. Le sostanze chimiche rinvenute sono state inviate al laboratorio per  le analisi.  La polizia mantiene uno stretto riserbo sul luogo in  cui è stato portato il neonato. Si prevedono indagini lunghe e difficili. Un breve comunicato stampa dei servizi sociali, diffuso in mattinata,  si limita a rilevare che il padre del bambino è un adulto di mezza  età, mentre la madre è ancora adolescente. Gli operatori si sono messi in contatto con le autorità di Nazareth per scoprire quale sia il  rapporto tra i due. Nel frattempo, Maria H. è stata ricoverata presso  l'ospedale di Betlemme e sottoposta a visite cliniche e  psichiatriche. Sul suo capo pende l'accusa di maltrattamento e tentativo di abbandono  di minore. Gli inquirenti nutrono dubbi sullo stato di salute  mentale  della donna, che afferma di essere ancora vergine e di aver partorito  il figlio di Dio.  Il primario del reparto di Igiene mentale ha  dichiarato  oggi in conferenza stampa: "Non sta certo a me dire alla gente a  cosa  deve credere, ma se le  convinzioni di una persona mettono a  repentaglio – come in questo caso - la vita di un neonato, allora la persona  in  questione rappresenta un rischio sociale. Il fatto che sul posto  siano state rinvenute sostanze stupefacenti non migliora certo il  quadro. Sono comunque certo che, se sottoposte ad adeguata terapia per un paio  di anni, le persone coinvolte - compresi i tre trafficanti di droga  - potranno tornare ad inserirsi a pieno titolo nella  società."  Pochi minuti fa si è sparsa la voce che anche i contadini presenti nella stalla potrebbero essere consumatori abituali di  droghe. Pare infatti che affermino di essere stati costretti a recarsi nella stalla da un uomo molto alto con una lunga veste bianca e due ali  sulla schiena(!), il quale avrebbe loro imposto di festeggiare il neonato.  Un portavoce della sezione antidroga della questura ha così  commentato:  "Gli effetti delle droghe a volte sono imprevedibili, ma si tratta  senz'altro della  scusa più  assurda che io abbia mai sentito da parte di tossicodipendenti." - Dario Guerini -donboscoland -

 
 
 

LA STORIA CONFERMA LA DATA DELLA NASCITA DI GESU' : IL 25 DICEMBRE

Post n°2817 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Molti si interrogano se Gesù sia nato veramente il 25 dicembre. Ma cosa sappiamo in realtà sulla storicità della sua data di nascita? I Vangeli, come è noto, non precisano in che giorno è nato il fondatore del cristianesimo. E allora, come mai la Chiesa ha fissato proprio al 25 dicembre il suo Natale? È vero, inoltre, che questa festa cristiana - seconda solo alla Pasqua - è stata posta al 25 dicembre per sostituire il culto pagano del dio Sole, celebrato in tutto il Mediterraneo anche prima della nascita di Gesù? Cominciamo col dire che il solstizio d’inverno – data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus - cade il 21 dicembre e non il 25. In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte. Dato che è stato ricavato dallo studio della primitiva tradizione di matrice giudeo-cristiana - risultata fedelissima al vaglio degli storici contemporanei - e che ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Gesù, ossia dalla originaria Chiesa di Gerusalemme e di Palestina. E allora, se la Chiesa ha subito fissato al 25 dicembre la nascita di Gesù, abbiamo oggi prove documentali e archeologiche che possono confermare la veneranda tradizione ecclesiale? La risposta è si. Nel 1947 un pastorello palestinese trova casualmente una giara, semisepolta in una grotta del deserto di Qumran, un’arida regione a pochi chilometri da Gerusalemme. La località era stata sede della comunità monastica degli esseni, che oltre all’ascetismo praticava la copiatura dei testi sacri appartenuti ai loro antenati israeliti. I monaci del Mar Morto produssero in pochi decenni una grande quantità di testi, poi nascosti in grandi anfore per salvarli dall’occupazione romana del 70 d.C. All’indomani della fortunata scoperta, archeologi di tutto il mondo avviarono una grande campagna di scavi nell’intera zona desertica, rinvenendo ben 11 grotte, che custodivano, da quasi venti secoli, numerosi vasi e migliaia di manoscritti delle Sacre Scritture israelitiche, arrotolati e ben conservati. Tra questi importanti documenti, uno ci interessa particolarmente: è il Libro dei Giubilei, un testo del II secolo a.C. La fonte giudaica ci ha permesso di conoscere, dopo quasi due millenni, le date in cui le classi sacerdotali di Israele officiavano al Tempio di Gerusalemme, ciclicamente da sabato a sabato, quindi sempre nello stesso periodo dell’anno. Il testo in questione riferisce poi che la classe di Abia, l’VIII delle ventiquattro che ruotavano all’officiatura del Tempio - classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista - entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre. La notizia apparentemente secondaria si è rivelata invece una vera bomba per gli studiosi del cristianesimo antico. Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato - nonostante la sua vecchia età e la sterilità della moglie Elisabetta - che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l’Annuncio dell’angelo. Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, già dal I secolo, sia il giorno dell’Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni. Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Gesù, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”. Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Gesù. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più, giorno meno. Se così stanno i fatti - e la fonte qumranica li documenta - possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant’anni fa, la plurimillenatria tradizione ecclesiastica è confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda. Cosa sarebbe accaduto se, per esempio, avessimo scoperto che il sacerdote Zaccaria fosse entrato nel Tempio nel mese di marzo o di luglio? Tutte le date liturgiche che ricordano i principali avvenimenti dei due personaggi evangelici sopra citati sarebbero diverse da quelle indicate dalla tradizione ecclesiale. E subito gli scettici, strappandosi le vesti, avrebbero gridato al mondo intero che la Chiesa si è inventata tutto, compreso la data di nascita del suo fondatore. Ma l’indagine non è ancora terminata! Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese - cioè in pieno inverno - gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità. Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi. Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato. Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate. Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare. Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della società, composta da emarginati, esclusi, derelitti e peccatori che tanto piacerà avvicinare al Gesù predicatore. In conclusione, possiamo dunque affermare non solo che Gesù è nato proprio il 25 dicembre ma che i vangeli dicono la verità storica circa i fatti accaduti nella notte più santa di tutti i tempi: coloriamo di nero le bianche pecorelle dei nostri presepi e saremo più fedeli non solo alla storia quanto al cuore dell’insegnamento del Nazareno. Michele Loconsole - Zenit -

 
 
 

IN ITALIA DODICI MILIONI DI PERSONE RICORRONO A MAGHI E CARTOMANTI, IMBROGLIONI CHE SPECULANO SULLA DISPERAZIONE

Post n°2816 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Ma lo sa che in Italia, secondo stime  per difetto, sono quasi dodicimila le persone che si rivolgono a maghi, cartomanti, e ciarlatani vari"?: la domanda retorica viene da uno dei più rinomati esorcisti italiani, sacerdote, Fra Benigno residente a Corleone in Sicilia. Afferma il sacerdote: " questo fatto, in buona parte , dipende dalla diminuizione della fede, e quando l'amore verso Cristo si disperde o sfilaccia, nasce l'esigenza di sentire il parere di questi autentici speculatori. Perché loro vivono abusando delle crisi di fede, della superstizione, talvolta della ignoranza o peggio sulla disperazione". Quali sono le conseguenze?: " tremendamente negative, sulla salute e sul portafoglio di colui il quale ci casca. In verità costoro sono truffatori, volgari ciarlatani che spillano soldi. Conosco personalmente il caso di gente che ha subito la richiesta,senza alcun risultato pratico, perfino di 40000 euro per allontanare malefici o fatture. Insomma siamo messi male". Ma in Tv si sentono oroscopi a tutto andare: " una cosa sbagliata. Non bisogna credere a queste cose, sono dannose, oltre che inutili e contro la fede e trovo assurdo che mezzi di informazione pubblica mandino in onda tali stupidità". Pare che certi riti creino dipendenza: " infatti, la persona angosciata e disperata, quando non é dotata di una fede robusta, cade letteralmente nella rete di costoro e non ne possono fare a meno e quando cercano di sottrarsi, spesso sono anche minacciati, non fisicamente, ma con sottili forme di convinzione, contro le quali bisogna agire e reagire". Il fenomeno satanismo risulta in aumento: " vero, ma non solo in Italia, dappertutto. Quando cala il buio sulla fede, avvengono questi fenomeni. Si cede al demonio. Il satanismo spesso porta a commettere crimini efferati e violenti, come uccisioni, o macabri rituali. Insomma, meglio tenersene alla larga". Qual é la maggior insidia di Satana?: " contrariamente a quanto molti affermano, non é la possessione, ma la tentazione. Satana, che é come un leone che vuole sbranare, si avvicina subdolamente tentando e facendoci cascare. E il peccato rappresenta la più grave forma di offesa a Dio. Insultare Dio equivale a dividerci da lui, esattamente lo scopo del demonio,la divisione, la fuga da Dio". Insomma, Satana é un essere furbo: " per antonomasia, astuto e tentatore, perverso e pervertitore. Lui é in perenne lotta con Dio e ama le persone che lo adorano". Lei ha parlato del peccato. Che cosa é l'omosessualità e la pratica della stessa?: " l'omosessualità, specialmente se praticata, é contro natura e contro Dio, ci allontana da Dio e rischia di mandarci all'inferno, salva la misericordia di Dio. Ovviamente, il medesimo rischio lo corrono gli eterosessuali adulteri e  coloro che vivono in modo sfrenato e lussurioso la loro sessualità. Certo, esiste il perdono di Dio. Ma per essere perdonati, ci vuole un pentimento sincero e reale. Abusare della misericordia di Dio, é un peccato gravissimo. Nella omosessualità, Satana é felice perché trova compagni di viaggio ed é contento". Nella sua pratica di esorcista quali santi riescono più efficaci contro Satana?: "  la Madonna sicuramente, ma anche Padre Pio, Santa Gemma Galgani e il Servo di Dio Giovanni Paolo II". - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 26
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 

ARTICOLI DI FEDE MOLTO BELLI

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963