ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 17/05/2010

MARGHERITA HACK E LA PERSECUZIONE DEGLI SCIENZIATI NELL'URSS COMUNISTA

Post n°3586 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Per comprendere alcuni aspetti dell’ultima fatica di Margherita Hack, “Libera Scienza in libero stato” (Rizzoli), non è utile soffermarsi tanto sui luoghi comuni, sulle imprecisioni, sulle interpretazioni storiografiche e filosofiche maliziose e spesso infondate che costellano il libro, quanto chiedersi quale sia l’idea di fondo che ha guidato l’astronoma triestina nella composizione del suo lavoro. In questo la storia della Hack ci aiuta: non mi riferisco tanto alla sua carriera scientifica - che, pur brillante, non ne giustifica da sola la fama, di cui astrofisici ben più insigni non godono-, quanto alla sua “carriera” politica.
E’ chiaro infatti che la Hack ha potuto sfondare nel mondo dei media soprattutto per le sue prese di posizione politiche, che ne hanno fatto un unicum, insieme ad Odifreddi, nel mondo così riservato e solitamente scrupoloso degli scienziati. Ebbene, la Hack compare sulla scena prima nel 1971, come firmataria, sull’Espresso, del vergognoso manifesto contro il commissario Luigi Calabresi. Successivamente il suo nome ritorna periodicamente alla ribalta per le sue posizioni politiche, che la portano anche a candidarsi nel “Partito dei comunisti italiani”. E’ da qui, da questa sua fede politica, la stessa per intenderci da cui è nato il pessimo dramma su Galilei del marxista Bertold Brecht, che bisogna partire: dall’idea di stato, di scienza, di religione, proprio di questa cultura di provenienza. Analizziamo brevemente queste idee.
La prima: nella concezione marxista leninista, di derivazione hegeliana, lo Stato è un assoluto; anzi, poiché un Dio trascendente non esiste, esso è addirittura un “dio visibile”. Tutto deve avvenire con lo stato, per lo stato, nello stato: siamo di fronte alla statolatria tipica della prima metà del Novecento, che ha dato all’umanità quello che tutti sappiamo. In quest’ottica lo Stato è creatore della morale. Pensiamo alla clonazione: in un’ottica non statolatrica, la clonazione è la violazione di un principio, la dignità umana, che esiste prima dello Stato, per cui esso non ha il diritto di violarla. Antigone, quindi, conta più di Creonte. Nell’ottica comunista invece, Creonte è tutto, è lui che decide cosa è bene e cosa è male, e Antigone solo un “nemico del popolo”, una “controrivoluzionaria”: per lei c’è il gulag, luogo in cui, come dice la propaganda, non si punisce, ma si rieduca.
Passiamo agli altri due concetti: scienza e religione. Nel pensiero marxista-leninista, il materialismo dialettico è scienza esatta. La nuova struttura economica comunista, e la scienza, saranno le forze in grado di sconfiggere la religione, “oppio dei popoli” e di dare all’uomo la vera felicità. Moltissimi testi bolscevichi insistono su questo punto: la luce della scienza sconfiggerà le tenebre e il buio della fede in un Dio trascendente e creerà il paradiso in terra. Non solo le ingiustizie sociali, ma anche le malattie verranno sconfitte e la vita prolungata quasi a piacimento. E’ noto che lo stesso Stalin, sull’onda di questa dogmatica convinzione, spaventato dalla morte, cercò in tutti i modi di far produrre ai suoi medici una sorta di elisir di eterna giovinezza. Un po’ come coloro che oggi promettono di poter allungare enormemente la vita umana o che affidano alle cellule staminali embrionali il ruolo di toccasana universale. Detto questo, constatata l’origine pregiudiziale, ideologica, di molte sue convinzioni, ci rimane da chiedere alla Hack, come giustifichi, alla luce della storia, due dati di fatto innegabili. Il primo: la scienza moderna nasce dal pensiero greco e da quello cristiano. In Italia, in Europa, non in altre civiltà. In un’epoca in cui il cristianesimo è la religione dominante. Perché, cara Hack? Astronomi come Owen Gingerich, professore di astronomia e di storia della scienza ad Harvard, autore per Lindau di “Cercando Dio nell’universo”, dimostrano molto chiaramente che ogni effetto ha delle cause, e ricordano che tutti i padri della scienza moderna, da Copernico, a Galilei, a Keplero, a Newton, a Mendel, erano credenti, e che la loro fede biblica contribuì a determinare il loro atteggiamento verso la natura.
La seconda constatazione: la scienza, così esaltata nel mondo sovietico, non ha mai conosciuto una persecuzione così feroce come quella vissuta proprio in quel paese, nel paradiso del comunismo statolatrico e scientista. E’ assai strano che questa verità storica sia così occultata dalla Hack e da tutti coloro che, come Odifreddi, Dawkins, Veronesi, Flamigni ecc., si ergono a paladini della scienza, dimostrando nello stesso tempo grande simpatia per il comunismo e le sue “libertà”.
Eppure tutti gli storici dell’Urss mettono in luce questo fatto. Ad esempio Adam. B. Ulam, autore di “Stalin”, poderoso studio sul dittatore georgiano, e Julian Huxley, celebre neodarwinista ateo, nel suo “La genetica sovietica e la scienza”, raccontano come in Unione sovietica la scienza fosse sottoposta al controllo dell’autorità politica e dovesse essere conforme e compatibile col pensiero marxista. Ogni scoperta, ogni idea scientifica era giudicata non in se stessa, ma alla luce di Marx e di Lenin. Esattamente come quando gli aristotelici negavano o ammettevano le nuove scoperte scientifiche a seconda che fossero conformi o meno al pensiero di Aristotele. Ciò comportò, per brevità, che le idee scientifiche più moderne vennero tutte respinte dai sovietici. Zdanov, fedele interprete della politica culturale di Stalin, si scagliava per esempio “contro i seguaci di Einstein e Planck”, a causa della loro “assurda idea di un universo finito” e in espansione, che mal si conciliava con il dogma marxista dell’universo increato ed eterno. Le loro idee, e quelle di molti astronomi occidentali, vennero bollate come reazionarie, sia per le implicazioni metafisiche, sia perché opera di stranieri: come potevano uomini che non vivevano nell’Urss, patria della vera felicità e dell’unica giusta visione del mondo, scoprire qualcosa di vero?
I sovietici arrivavano al punto, ricorda Robert Conquest, di attribuire a se stessi le invenzioni compiute in Occidente: l’aereo, la radio…. Zdanov e soci, scrive ancora Ulam, se la presero anche contro “gli scienziati atomici borghesi con il loro tentativo di presentare la materia come ‘semplice combinazione di onde e altre stupidaggini’ ”. Infierirono inoltre contro coloro che sponsorizzavano il barometro, perché, se il servizio meterologico sovietico non era in grado di fare previsioni sul tempo, tantomeno poteva esserlo un strumento straniero. Anche la genetica moderna fu condannata in toto e i genetisti dovettero chinarsi all’orotodossia di Lysenko, garantita dal regime: Mendel era accusato di essere un monaco, un “razzista” che “predicava il fatalismo e la rassegnazione di fronte alle leggi dell’ereditarietà”.
“Non solo il gene era messo al bando, continua Ulam, e il cromosoma guardato con sospetto: i più accaniti seguaci di Lysenko denunciarono anche gli ormoni e i virus come vapori metafisici della mentalità borghese”. L’effetto fu che vi furono veri e propri pogrom verso i genetisti, gli astronomi e verso tanti altri ricercatori. Molti furono messi a tacere, altri eliminati, altri spediti nei gulag. Huxley ricorda alcuni nomi di scienziati, anche di fama internazionale, perseguitati: Dobzhansky, Chetverikov, Ferry, Ephroimson, Levitsky, Agol, Levit, Vavilov, Kerpecenko, Serebrovsky, Ivanov, Sasciarov ecc…Si salvarono invece quelli che dimostrarono di poter mettere il loro lavoro all’immediato servizio del marxismo, e quei fisici che furono chiamati a lavorare alla bomba atomica. Cioè ad un uso iniquo, mi permetta cara Hack, e non urli contro il mio oscurantismo, di scoperte scientifiche. - Di Francesco Agnoli - Il Timone - segnideitempi -

 
 
 

NOTIZIE DA MEDJUGORJE DI SUOR EMMANUEL DEL 15 MAGGIO 2010

Post n°3585 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli di Medjugorje, lode a Gesù e Maria!

1 – Il 2 maggio 2010, Mirjana ha ricevuto la sua apparizione mensile alla Croce Blu. Alla fine dell’apparizione ci ha trasmesso il seguente messaggio: "Cari figli, oggi il vostro Padre buono attraverso di me vi invita affinché con l'anima colma d'amore vi incamminiate nel cammino spirituale. Cari figli, riempitevi di grazia, pentitevi sinceramente per i peccati e bramate il bene. Bramate anche a nome di coloro che non hanno conosciuto la perfezione del bene. Sarete più cari a Dio. Vi ringrazio."

NB: Le parole croate "duhovni pohod" tradotte qui come "cammino spirituale" possono essere anche tradotte come "visitazione spirituale". Sembra che la Gospa voglia identificarci a Lei nel Suo cammino della Visitazione e nelle Sue numerose visitazioni materne che continua a fare presso i suoi "cari figli"! Al gruppo di preghiera di Jelena Vasily, ha detto che se ci abbandoniamo completamente a Lei, gli altri riconosceranno la Sua voce quando noi parleremo. Ora la voce di Maria è portatrice di Spirito Santo! Il saluto di Maria è una Pentecoste! Questo invito a impegnarci in una "visitazione spirituale" è una grande cosa, la Gospa conta su di noi per irradiare lo Spirito Santo a quelli che incontriamo…

2 – Noi abbiamo il Magistero! Una pellegrina di Haiti ci ha raccontato un fatto che si riscontra talvolta e che merita di essere spiegato in questo anno dei sacerdoti. Andando a confessarsi in una chiesa di Parigi, durante la confessione, dice al sacerdote che prega spesso per le anime del Purgatorio. Allora il sacerdote le dice: "Ma lasciatele tranquille! Il Purgatorio non esiste! Non perdete tempo con queste stupidaggini!" La Signora abbastanza urtata da questa dichiarazione gli dice umilmente: "Eppure Padre, anche durante le Messe i sacerdoti pregano per queste anime!" "Ma questo è un rituale!" risponde il sacerdote. Questa Signora ci espresse il suo dubbio perché fin da piccola i suoi genitori l’avevano sempre abituata a pregare per la liberazione delle anime del Purgatorio. Ed ecco che nello spazio di una confessione tutto per lei crollava! Aveva forse creduto in chimere, aveva pregato invano? I suoi bravi genitori molto credenti l’avevano indotta in errore? Tormentata dal dubbio ci chiese a cosa doveva credere. L’abbiamo rassicurata dicendole prima di tutto che i suoi genitori le avevano inculcato la vera fede della Chiesa e che la dottrina del Purgatorio fa parte del Magistero della Chiesa. Nessun sacerdote può negarla, se è un vero cattolico. E’ chiaramente spiegato nel Catechismo della Chiesa cattolica. Allora che fare quando un sacerdote ci dice qualcosa contraria alla fede cattolica? Due punti:

    * Anzitutto rispettare il prete e parlargli senza animosità. Non giudicarlo perché non sappiamo cosa ha imparato in seminario, e se anche lui non è stato vittima di un insegnamento incompleto o erroneo. In tutti i casi pregare per lui.
    * Essere chiari con lui e domandargli di trasmettere semplicemente quello che la Chiesa dice su questo argomento, piuttosto che la sua opinione personale, soprattutto se questa contraddice o modifica la dottrina della Chiesa.
    * In effetti noi ci rivolgiamo a un prete per trovare in lui un apostolo di Cristo e un membro della sua Chiesa, non per ascoltare la sua opinione personale che può essere diversa a seconda dei preti consultati. Così non si fa il peccato di giudicare il sacerdote, si mantiene la pace, e non si cade neppure nell’errore di credere ciecamente a quello che lui dice, se lui stesso è in crisi riguardo il magistero della Chiesa. Questo vale anche per la pastorale dei giovani e dei meno giovani. Succede che dei fidanzati ci dicano che in confessione il loro parroco, dice loro che convivere prima di ricevere il sacramento del matrimonio non è un problema e che possono ricevere l’Eucarestia e gli altri sacramenti. Che errore!! Questo non è che l’opinione personale del prete e differisce completamente dall’insegnamento della Chiesa. E’ un grande dolore vedere tanti giovani fuorviati da tali consigli, perché la castità prima del matrimonio è una potente garanzia di riuscita della loro unione! Il mio scopo non è quello di enumerare qui le difficoltà incontrate dai fedeli nella loro sincera ricerca della verità, ma vista la crescente confusione nel campo spirituale, non posso che raccomandare a tutti i cattolici di essere in possesso del Catechismo della Chiesa Cattolica (uno dei capolavori di Giovanni Paolo II) e di leggerlo bene. Così conosceranno la vera fede della Chiesa ed il suo Magistero, aderiranno all’insegnamento degli Apostoli, e saranno forti davanti alle approssimazioni pericolose di coloro che sono loro stessi vittime di un relativismo diffuso. Un criterio di discernimento può aiutarci, cioè vedere se si cerca di piacere a Dio piuttosto che agli uomini. La Parola di Dio non si può annacquare, è Parola di vita! Noi aiuteremo i nostri sacerdoti domandando loro il Vangelo senza edulcorarlo e il Magistero! Ringraziamo Dio per i sacerdoti che ci ha dato e particolarmente per coloro che ci danno la vera fede ricevuta dagli Apostoli e che oggi soffrono con la Chiesa. Sosteniamoli con una fervente preghiera!
3 – Una vera buona Madre! Succede spesso che le madri siano le ispiratrici e gli angeli protettori dei preti. Conosco un prete libanese, Padre Labaki, la cui storia non è banale: Quando celebrò la sua prima Messa, sua madre gli offrì la più bella ostia che si possa immaginare. Era stata delicatamente fatta a mano, di un bel colore dorato, come i campi di grano e grandissima. Lui esclamò allora "Mamma, dove hai trovato una tale ostia!?" La madre gli raccontò l’origine di quell’ostia. Fin da bambino suo figlio aveva confidato alla famiglia che sentiva la chiamata di Gesù e voleva farsi prete. Lei ne fu felicissima e decise di sostenere questa nascente vocazione e di offrire a Dio piccoli e grandi sacrifici. Pregava Dio di fare di suo figlio un santo prete nella Chiesa. Per concretizzare il suo aiuto materno e spirituale, prese un vaso e decise di metterci un chicco di grano ogni volta che offriva un sacrificio a Dio. Poco tempo prima che celebrasse la sua prima Messa fece macinare il grano e con questa farina fece la sua prima ostia. Quando Padre Labaki sentì il racconto della madre, rimase sconvolto! Ogni particella del corpo di Cristo che lui teneva nelle mani di prete proveniva da una offerta di sua madre! Lei aveva tenuto per sé questo prezioso segreto per degli anni, sacrificandosi in silenzio per la vocazione sacerdotale del figlio. Il Padre Labaki ha settanta anni e si occupa della formazione dei preti. I suoi libri sono delle vere meraviglie. Possa la sua storia ispirare molte mamme e suscitare delle vocazioni di "madri spirituali"! Così si moltiplicheranno dei buoni sacerdoti nel nostro mondo.
4 – Anno sacerdotale. Questo mese facciamo nostro il bell’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria che Benedetto XVI ha pregato a Fatima il 12 maggio 2010 con i sacerdoti. E’ sufficiente per noi laici aggiustare qualche parola e farne così una preghiera d’intercessione per loro.

"Madre Immacolata, in questo luogo di grazia, convocati dall'amore del Figlio tuo Gesù, Sommo ed Eterno Sacerdote, noi, figli nel Figlio e suoi sacerdoti, ci consacriamo al tuo Cuore materno, per compiere con fedeltà la Volontà del Padre. Siamo consapevoli che senza Gesù, non possiamo fare nulla di buono (cfr Gv 15,5) e che, solo per Lui, con Lui ed in Lui, saremo per il mondo strumenti di salvezza. Sposa dello Spirito Santo ottienici l'inestimabile dono della trasformazione in Cristo. Per la stessa potenza dello Spirito che, estendendo su di Te la sua ombra, ti rese Madre del Salvatore, aiutaci affinché Cristo, tuo Figlio, nasca anche in noi. Possa così la Chiesa essere rinnovata da santi sacerdoti, trasfigurati dalla grazia di Colui che fa nuove tutte le cose. Madre di Misericordia, è stato il tuo Figlio Gesù che ci ha chiamati a diventare come Lui: luce del mondo e sale della terra (cfr Mt 5, 13-14). Aiutaci, con la tua potente intercessione, a non venir mai meno a questa sublime vocazione, a non cedere ai nostri egoismi, alle lusinghe del mondo ed alle suggestioni del Maligno, preservaci con la tua purezza, custodiscici con la tua umiltà e avvolgici col tuo amore materno, che si riflette in tante anime a te consacrate diventate per noi autentiche madri spirituali. Madre della Chiesa, noi sacerdoti, vogliamo essere pastori che non pascolano se stessi, ma si donano a Dio per i fratelli, trovando in questo la loro felicità. Non solo a parole, ma con la vita, vogliamo ripetere umilmente, giorno per giorno, il nostro "eccomi". Guidati da te, vogliamo essere Apostoli della Divina Misericordia, lieti di celebrare ogni giorno il Santo Sacrificio dell'Altare e di offrire a quanti ce lo chiedono il sacramento della Riconciliazione. Avvocata e Mediatrice della grazia, tu che sei tutta immersa nell'unica mediazione universale di Cristo, invoca da Dio, per noi, un cuore completamente rinnovato, che ami Dio con tutte le proprie forze e serva l'umanità come hai fatto tu. Ripeti al Signore l'efficace tua parola: "non hanno più vino" (Gv 2,3), affinché il Padre e il Figlio riversino su di noi, come in una nuova effusione, lo Spirito Santo. Pieno di stupore e di gratitudine per la tua continua presenza in mezzo a noi, a nome di tutti i sacerdoti, anch'io voglio esclamare: "a che cosa devo che la Madre del mio Signore venga a me?" (Lc 1,43) Madre nostra da sempre, non ti stancare di "visitarci", di consolarci, di sostenerci. Vieni in nostro soccorso e liberaci da ogni pericolo che incombe su di noi. Con questo atto di affidamento e di consacrazione, vogliamo accoglierti in modo più profondo e radicale, per sempre e totalmente, nella nostra esistenza umana e sacerdotale. La tua presenza faccia rifiorire il deserto delle nostre solitudini e brillare il sole sulle nostre oscurità, faccia tornare la calma dopo la tempesta, affinché ogni uomo veda la salvezza del Signore, che ha il nome e il volto di Gesù, riflesso nei nostri cuori, per sempre uniti al tuo! Così sia! - Vedi anche il sito del Vaticano www.vatican.va.

Cara Gospa, Madre dei sacerdoti, grazie per il Tuo sguardo di bontà che ci guarisce, ci eleva e ci abbellisce ! Vieni con noi nelle nostre visitazioni, che lo Spirito Santo si effonda! - Les Enfants de Medjugorje 2010 - Suor Emmanuel  - www.enfantsdemedjugorje.com -

 
 
 

L'AVVENTURA DELLA NOSTRA VITA INCONTRA DEI DIVIETI NEI COMANDAMENTI VOLUTI DA DIO PER IL NOSTRO BENE

Post n°3584 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Dio ci supporta attraverso l’intero viaggio della nostra vita, e il suo amore è uno specchio per la nostra crescita. Il divieto di non fare questo o quest’altro ci indica la via per la metamorfosi perché per ognuno di noi ha un progetto ben definito diverso da l’altro da realizzare per questo a volte sembra che Dio ci abbandona ma in realtà è sempre presente nel nostro percorso di vita anche se ci lascia il libero arbitrio. Ci segue nel nostro intenso viaggio e dobbiamo ringraziarlo per tutte le esperienze che ci fa vivere perché ci aiutano a crescere e a diventare saggi nella giusta misura. Le nostre esperienze sono perle di saggezza.Gli ultimi cinque comandamenti rivisti in chiave moderna sono un modo per comunicare con la spiritualità e per entrare in contatto con tutti questi divieti che ci giungono come potenzialità non ancora esplorate.

5) Non uccidere quinto comandamento.

Non uccidere gli altri materialmente perché prima di tutto uccidi te stesso ovvero i tuoi sogni. A questo punto bisogna chiedersi quali sono i sogni che ci aiutano a vivere? Scoprirli è un mondo che apre le porte della conoscenza che non sapevi di avere, che possedevi ma ne eri ignaro. Realizzare i propri sogni è un’ esperienza che ti trasforma e ti avvicina a Dio Tanto valeva saperlo, l’esperienza diventa il centro. Incontrare Dio diventa un esperienza e un cammino che porta a ricaricarsi di nuove energie, ti trasforma,e ti aiuta a diventare un uomo nuovo e con la nuova esperienza avviene un mutamento E’ come avere trovato un tesoro due metri sotto i piedi e non saperlo. Per tanti, per molti è meglio non sapere, vivere o sopravvivere nell’incoscienza è’ più semplice, tutto sommato.ma anche molto difficoltoso e non ti aiuta a vivere come vorresti Non puoi dirlo prima perché non lo conosci, non puoi dirlo dopo perché a quel punto è parte di te, mutante in mutazione. Come esseri umani abbiamo un profondo desiderio di essere parte di qualcosa di più grande di noi stessi e di trovare uno spazio nel nostro cuore, uno spazio sacro dove dimora la scintilla divina

6)Non commettere atti impuri o adulterio

Il matrimonio, come leggiamo nella Parola di Dio, è un'istituzione divina. Dio creò il primo uomo, Adamo; poi disse: "Non è bene che l'uomo sia solo, io gli farò un aiuto convenevole" (Genesi 2:18). Così il Signore gli creò una compagna. Nel Vangelo, Gesù dice: "Al principio della creazione Iddio li fece maschio e femmina. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne, talché i due non sono più due, ma una stessa carne. Quello che dunque Dio ha unito, l’uomo non separi" (Marco 10:6-9). Gesù, dichiara in modo categorico che il piano di Dio era diverso, fin dall'inizio della creazione. La famiglia indissolubile non è stata un'invenzione dell'uomo, né frutto di un'esigenza sociale. Essa è voluta da Dio stesso, secondo l'affermazione categorica di Gesù: "L'uomo non separi quello che Dio ha congiunto". Questa precisa dichiarazione non ammette dubbi. L'uomo non può dunque distruggere l'unione stabilita dal suo Signore e Creatore. Il piano divino è delineato in termini assai concisi: "All'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina: per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una sola carne". Gesù riprende le indicazioni della Bibbia che aveva già parlato di un distacco dal padre e dalla madre in vista della formazione di un'entità del tutto nuova. Ma precisa anche, in modo inequivocabile: "Sicché non sono più due, ma una sola carne". Quest'unione è necessariamente indissolubile, vitale e perenne: Per questo l'uomo non potrà scioglierla in alcun modo. Questa è la volontà di Dio!Da riflettere bene prima di fare degli sbagli.

7)Non rubare

Una persona ruba perché ha bisogno di qualcosa che le manca,siamo sempre attratti da tutto quello che non abbiamo,ma dobbiamo elaborare il nostro lato ombra disciplinandoci per superare le cattive abitudini concentrandoci sulla bontà, sulla forza di volontà. Ognuno di noi è una persona unica e come tale deve rispettare se stesso per potersi rapportare agli altri. Ognuno è protagonista,scenografo,regista del film della propria vita. In termini più diretti significa che tutto quello che ciascuno ha o non ha ,tutto quello che è o non è,tutto quello che gli accade o no ,è semplicemente ciò che si merita,ovvero ciò che è più adatto a lui per avere la possibilità di evolvere e camminare nella luce divina e realizzare il primo vero obbiettivo della propria esistenza. Il fatto che un essere umano possa realizzare ,ammesso che ci riesca,gli obbiettivi della sua Anima ubicazione divina vivendo esperienze di successo e di gioia o di insuccesso e sofferenza,dipende esclusivamente ed essenzialmente da lui La condizione normale della natura dell’essere umano è la gioia assoluta e incondizionata. Questo è quello che Dio vuole per noi,per questo noi siamo Luce e Sale come dice Gesù su questa terra, due immagini complementari e ricche di senso. Nell’antichità ,infatti sale e luce erano ritenuti elementi essenziali della vita umana

8)Non dire falsa testimonianza

Non attestare il falso contro il prossimo,non giudicarlo,non criticarlo anche solo con il pensiero. Abbi fiducia nella verità che arriva da Dio perché è lui che ci guida e non non dire falsa testimonianza,non calunniare rispetta la verità degli altri anche se diversa dalla tua perché se fai circolare energia d’amore,la stessa ti ritorna,tutto ciò che diamo ci ritorna.La regola d’oro:"Non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi".Questa regola d’oro non è stata creata per produrre colpevolezza.E’ una legge della natura che tu sarai trattato esattamente come tratti gli altri e questo si applica anche ai nostri pensieri. Se amiamo e accettiamo noi stessi incondizionatamente e accettiamo anche gli altri incondizionatamente,cioè senza criticare e giudicare,allora attrarremo persone nelle nostre vite che ci daranno lo stesso Amore. La percezione del caos presente nella nostra società,la mancanza di comunicazione e quindi l’impossibilità di avere una sana comunicazione per potersi confrontare e conoscere se stessi,il contrasto tra l’illusione e la realtà dove di conseguenza l’uomo è obbligato ad assumere una forma per poter vivere. La casualità della vita che si svolge in un mondo privo di valori e di certezze governato da un assoluta relatività porta ad una crisi della coscienza per questo l’uomo è solo con se stesso e usa delle maschere per vivere con la conseguente frattura tra l’io e la realtà.

9-10-Non desiderare la donna d’altri, non desiderare la roba d’altri

La nostra natura umana è dominata dall’ego che ci vuole separare dagli altri,quindi l’ego è per sua natura competitivo,per questo ti fa invidiare e desiderare la roba d’altri Esso crede e promuove l’esclusione piuttosto che l’inclusione come desiderare la donna d’altri. L’ego ha bisogno di sentirsi speciale,distante e separato dagli altri per sentirsi bene e per superare le sue paure e insicurezze. Sono le nostre insicurezze che ci fanno desiderare la roba d’altri e quando ti stacchi dal bisogno egoico e lavori su te stesso, ti rendi conto di valere a dispetto delle tue imperfezioni. Svincolarsi dalle manipolazioni dell’ego significa trascendere.e incontrare la sorgente divina. Oggi creiamo le nostre vite per lo più per abitudine.La vita diventa facilmente automatica e meccanica, e ci dimentichiamo invece di ricordare che bisogna essere grati e ringraziare Dio per ogni cosa.Il ritmo di oggi ci consente di ottenere le cose in modo veloce e efficiente,e se ci soffermassimo di più sulle nostre attività quotidiane,dandogli un significato e uno scopo riusciremmo a prendere consapevolezza delle nostre abitudini e della nostra routine.Questo è il primo passo verso il cambiamento.Il processo di prendere decisioni con consapevolezza ,può essere l’inizio per cambiare il nostro stile di vita. Dio offre continue risposte alle nostre preghiere,quando bussiamo alla porta e abbiamo fede,le risposte arrivano sempre. Quando preghiamo accendiamo la nostra fiducia ,la nostra umiltà e la nostra speranza.Il nostro desiderio di pregare è una conseguenza del desiderio di Dio. La nostra ricerca di Dio è presente nelle nostre esperienze che ognuno di noi vive e la volontà della propria anima di raggiungere i suoi obiettivi,a qualsiasi costo. Qualunque sia l’esperienze che ti trovi ad affrontare,se ti coinvolge è perché è utile. Anche se non lo è per il tuo corpo o per la tua mente ,anche se può farti soffrire ,è comunque utile alla tua Anima. - Cassano Maddalena - Pontifex -

 
 
 

SONO DURATE 54ANNI LE APPARIZIONI DELLA NOSTRA SIGNORA DEL LAUS

Post n°3583 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
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Ricordiamo per chi ritiene che a Medjugorje la regina della pace appare tra troppi anni che queste apparizioni sono durate 54 anni

Il 16 settembre 1647, Benedetta Rencurel nasce nel piccolo comune di Saint-Etienne d'Avancon (Alpi del Sud). Un giorno di maggio del 1664, la ragazza sta custodendo delle pecore. Benedetta recita la corona del Rosario, quando scorge una bella Signora su una roccia, che tiene per mano un bambino di una bellezza singolare. « Bella Signora ! cosa fate lassù ? Volete far merenda con me ? Ho un po' di buon pane, lo potremmo bagnare nella fontana! » La Signora sorride della sua semplicità, e non dice una sola parola « Bella Signora ! Non vorreste darmi il vostro bambino, che mi rallegrerebbe tanto ? » La Signora sorride ancora senza rispondere. Dopo esser rimasta per un po' con Benedetta, prende in braccio il bambino e sparisce nell'antro della roccia, dove la pastorella l'ha vista entrare ed uscire a parecchie riprese. Per quattro mesi, la Signora si lascia vedere ogni giorno e conversa molto familiarmente con la ragazza. Per prepararla alla sua futura missione, la educa, correggendone la vivacità e la rudezza, la testardaggine ed l'attaccamento alle cose ed agli animali. Benedetta racconta le sue visioni alla padrona, che, di primo acchito, non ci crede ; però, un bel mattino, la segue di nascosto nel vallone delle Fornaci. Lì non vede la Signora, ma sente le parole che essa rivolge a Benedetta. L'apparizione domanda alla pastorella di avvertire la padrona dei pericoli che minacciano la sua anima: «La sua coscienza è in cattivo stato. Che faccia penitenza ! » Colpita, questa si corregge, riprende a frequentare i sacramenti e vive molto cristianamente per tutto il resto della sua vita.

Il 29 agosto, Benedetta chiede il suo nome alla visitatrice, e si sente rispondere : « Mi chiamo MARIA». Ma, nello stesso tempo, la Vergine le annuncia che le apparizioni cesseranno per un certo tempo. Infatti, Benedetta, per un mese intero, non vede la Signora ; il fatto che quest'assenza la priva di consolazioni sensibili, contribuisce a purificarle l'anima. Finalmente, una mattina, sul finire dì settembre, la pastorella, che ha fermato le pecore e le capre in riva ad un fiume, scorge di fronte a se' la Signora, splendente come un bel sole. Si affretta a raggiungerla. Ma il vecchio ponte di legno che attraversa il fiume è inagibile. Attraversa allora il corso d'acqua aggrappata al dorso di una grossa capra. Arrivata vicino all'apparizione, domanda : « Bella Signora, come mai mi avete privata tanto a lungo dell'onore di vedervi ?

"Ormai, quando vorrai vedermi, potrai farlo nella cappella che sì trova in località Le Laus », risponde la Signora, indicandole la via da seguire. Il giorno dopo Benedetta si reca nella frazione di Le Laus e arriva alla piccola cappella. Entra subito e vede sull'altare la Vergine MARIA che si congratula con lei perché ha cercato con tenacia senza spazientirsi.
Durante l'inverno 1664-1665, Benedetta sale spessissimo a Le Laus ; ogni giorno, vede la Vergine che le raccomanda « di pregare continuamente per i peccatori ».
Nostra Signora ci fa capire in questo modo che i peccatori si trovano in uno stato pietoso. Dio è offeso dalle loro colpe, ma vuole prodigar loro la sua misericordia, che può essere accettata solo liberamente. Nel settembre del 1665, un'inchiesta sulle apparizioni di Le Laus viene iniziata dal vicario generale. Questi, dopo aver terminato l'interrogatorio della veggente, celebra la Messa. E’ presente quel giorno una donna gravemente colpita da una malattia. L'ammalata è stata condotta a Le Laus perché vi facesse una novena a Nostra Signora. Durante la notte che segue la fine della novena, essa riesce a stendere le gambe e si sente guarita. Così, il 18 settembre 1665, quando Benedetta compie diciotto anni, le apparizioni ed il pellegrinaggio sono ufficialmente riconosciuti dall'autorità diocesana e, a partire dall'ottobre dello stesso anno, ha inizio la costruzione di una chiesa abbastanza grande per accogliere i pellegrini, sempre più numerosi. Nostra Signora annuncia a Benedetta che l'olio della lampada della cappella (che arde davanti al Santissimo Sacramento), opererà guarigioni su quegli ammalati che lo applicheranno su di sé, a condizione che ricorrano con fede alla sua intercessione. Infatti, vengono registrate in poco tempo numerose guarigioni. Ancora oggi si producono miracoli in quelle persone che, fiduciose nell'intercessione di Nostra Signora, utilizzano devotamente l'olio di Le Laus. Benedetta si prende a cuore la missione ricevuta dalla Santissima Vergine: quella di preparare i peccatori a ricevere il sacramento della Penitenza. Pertanto, incoraggia spesso i due sacerdoti addetti al santuario a ricevere i pellegrini con dolcezza, pazienza e carità, dimostrando una bontà particolare per i più grandi peccatori, onde incitarli a pentirsi.*
Il compito di Benedetta non è facile; la Vergine le chiede di ammonire le donne e le ragazze che conducono una vita scandalosa, che le porta talvolta fino all'infanticidio, i signorotti ingiusti o perversi, i sacerdoti ed i monaci infedeli ai loro sacri vincoli. Ma la veggente lo adempie convenientemente. Essa incoraggia i penitenti, avverte quelli che non osano confessare i loro peccati e li orienta verso un confessore adeguato. Benedetta si sacrifica soprattutto per i peccatori e prega mentre si confessano. Per riparare i loro peccati ed ottenere grazie per essi, si obbliga a penitenze severe, al punto di compromettere la sua salute. Benedetta è consigliata senza posa da Nostra Signora : "Coraggio, figlia mia! Abbi pazienza... compi la tua opera di buon cuore... non provare astio per i nemici di Le Laus ». Anche l'angelo custode la istruisce : "quando si è gioiosi tutto quello che si fa è gradito a Dio; quando si è di malumore non si fa niente che gli sia gradito".
A partire dalla Pentecoste del 1718 la salute di Benedetta Rencurel declina bruscamente. La veggente muore la sera del 28 dicembre, festa dei Santi Innocenti. Ha 71 anni. Viene sepolta davanti all’altare maggiore del santuario, sotto la lampada il cui olio serve ancora oggi a ungere i devoti, soprattutto ammalati e sofferenti, che ogni giorno giungono al Laus. Finalmente, il 16 ottobre 1872, il pontefice Pio IX proclama Venerabile la serva di Dio Benedetta Rencurel, la veggente che vide Maria al Laus e che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, è oggetto di venerazione da parte di molti. Chiunque sale al Laus può sentire misteriosi effluvi, che danno a tutti consolazione spirituale e una profonda serenità interiore. I profumi del Laus sono un fenomeno misterioso, che la scienza ha provato a spiegare ma senza effettivamente venire a capo di nulla. È un po’ il mistero ed il fascino di questa cittadella mariana incastonata su un solitario altopiano delle Alpi francesi, che attira ogni anno un gran numero di pellegrini da ogni parte del mondo. Chiediamo alla Madre di Misericordia di rigenerare nei cristiani la stima e la frequenza del sacramento della confessione, che è un mezzo privilegiato, istituito dal Salvatore medesimo, per ritrovare la grazia dì Dio e la pace dell'anima. * « Cristo ha istituito il sacramento della Penitenza per tutti i membri peccatori della sua Chiesa, in primo luogo per coloro che, dopo il Battesimo, sono caduti in peccato grave... A costoro, il sacramento della Penitenza offre una nuova possibilità di convenirsi e di recuperare la grazia della giustificazione. In questo sacramento, il sacerdote, che occupa il posto di Cristo giudice e medico, deve essere informato circa lo stato del penitente. Di conseguenza, « bisogna che il fedele, oltre alla consapevolezza dei peccati commessi, la contrizione e la volontà di non ricadere, confessi i suoi peccati. In questo senso, il Concilio di Trento dichiarava che era necessario "di diritto divino, che si confessassero tutti e ciascuno dei peccati mortali "» (Giovanni Paolo II, Motu proprio Misericordia Dei, 7 aprile 2002 ). -
[Innamorati di Maria]

 
 
 

LA RICETTA SALVA-MATRIMONIO? I MARITI AIUTINO LE MOGLI NELLE PULIZIE: ECCO I RISULTATI DI UNA RICERCA

Post n°3582 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
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Volete che il vostro matrimonio funzioni? Dimenticate scatole di cioccolatini e weekend romantici e tirate fuori, piuttosto, stracci e scope e preparatevi a ramazzare. Secondo, infatti, uno studio pubblicato sulla rivista feminist Economics e condotto dall’illustre London school ofEconomics, che, per la verità, di solito si occupa di argomenti accademicamente più pesantucci, il segreto dell’unione felice e duratura sta proprio nel darsi da fare in casa, inteso come olio di gomito e lavori domestici. E tanta più fatica ci mette il marito nell’aiutare la moglie, non solo a far splendere i pavimenti ma anche ad occuparsi dei figli, e tanto minori saranno le possibilità che si arrivi alla separazione.

LA RICERCA - Indubbiamente, la notizia non farà la felicità dei maschietti, assai poco propensi a rimboccarsi le maniche per occuparsi di simili facezie, ma le conclusioni dei ricercatori – basate sul monitoraggio di 3500 coppie inglesi con figli nati negli anni Settanta – danno adito a ben pochi dubbi: alla precisa domanda su quanto aiuto avessero dato alle loro mogli quando i bimbi avevano cinque anni per quanto riguarda le faccende domestiche, la gestione dei figli e la spesa, oltre la metà degli uomini ha ammesso di non aver fatto praticamente nulla o di aver portato a termine giusto un incarico, mentre un quarto degli intervistati ha riconosciuto di aver eseguito un paio di compiti e l’altro quarto si è spinto fino a tre o quattro aiuti casalinghi. Risultato: circa il 7% delle coppie in questione ha divorziato prima che il figlio compisse i 10 anni, percentuale che è salita al 20% entro il sedicesimo compleanno del pargolo. Ne consegue che tanto più un uomo ha contribuito alla gestione della casa, tanto più stabile è risultato essere il matrimonio.

GESTIONE DEI FIGLI - «Il risultato suggerisce che il rischio di divorzio fra le madri che lavorano, dove la percentuale è più alta, si riduce sensibilmente quando l’uomo contribuisce di più alle faccende domestiche e alla gestione dei figli - ha spiegato uno dei ricercatori, la dottoressa Wendy Sigle-Rushton, al Daily Mail – mentre i matrimoni in cui il padre non lavora e si prende cura di tutto sono stabili tanto quanto quelli che seguono il tradizionale copione del marito che lavora e della moglie che sta in casa. Del resto, la struttura del mercato del lavoro, l’incidenza delle donne su di esso, il numero dei divorzi e le aspettative di uomini e donne sono profondamente cambiate dal 1975, ma questo studio sottolinea l’importanza della relazione che esiste fra il comportamento dei mariti e la stabilità coniugale».

L'ALTRA RICETTA - Stando ai sondaggi più recenti, le donne single passano in media 7 ore alla settimana a fare le pulizie di casa, mentre quelle sposate o conviventi arrivano a più di 12: numeri, comunque, lontanissimi da quelli degli uomini, il cui impegno domestico è limitato a 4 o 5 ore settimanali. E se la ricerca londinese sarà musica per le orecchie femminili, quelle maschili preferiranno di gran lunga il sondaggio condotto lo scorso anno dal sito confetti.co.uk, che si occupa di organizzazione di matrimoni, che ha chiesto a 3mila coppie sposate la ricetta dell’unione perfetta. Eccola qui, sempre via Daily Mail : quattro baci e tre abbracci al giorno, un paio di uscite romantiche al mese, dirsi «ti amo» almeno una volta al dì e fare sesso tre volte a settimana, mentre tre messaggi giornalieri (vanno bene sia mail che sms) rendono la relazione molto più salda. A tutto questo aggiungete anche due anni di differenza nella coppia, qualche hobby condiviso, un paio di serate "indipendenti" mensili con gli amici di sempre e tre anni e mezzo di fidanzamento prima di pronunciare il fatidico «sì», mentre se volete mettere su famiglia, meglio aspettare due anni e due mesi prima di fare figli, così il rapporto resta vivo. Simona Marchetti - Corriere della sera - Segnideitempi -

 
 
 

LETTERA DI SUOR LUCIA DI FATIMA AD UN SACERDOTE MOLTO PREOCCUPATO E OCCUPATO

Post n°3581 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
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Caro padre: Pax Christi!

Ho notato nella sua lettera che è molto preoccupato per il disorientamento del tempo presente. È nella verità quanto lei lamenta che tanti si lascino dominare dall’onda diabolica che schiavizza il mondo e si incontrano tanti ciechi che non vedono l’errore. Ma il principale errore è che questi abbandonarono la preghiera, allontanandosi da Dio e senza Dio tutto gli viene meno, perché senza di me non potete fare nulla ( Gv 15,5). Ora, ciò che soprattutto raccomando è che ci si avvicini al Tabernacolo e si faccia orazione. Lì si incontrerà la luce e la forza per nutrirsi e donarsi agli altri. Donarsi con soavità, con umiltà e, nello stesso tempo con fermezza. Perché coloro che esercitano una responsabilità hanno il dovere di tenere la verità nella dovuta considerazione, con serenità, con giustizia, con carità. Per questo hanno bisogno ogni giorno di più pregare, di stare vicino a Dio, di trattare con Dio di tutti i problemi prima di affrontarli con le creature. Continui per questa strada e vedrà che vicino al Tabernacolo troverà più sapienza, più luce, più forza, più grazia e più virtù che giammai potrà incontrare nei libri, negli studi, né presso creatura alcuna. Non giudichi mai perduto il tempo che passa nell’orazione e vedrà come Dio le comunicherà la luce, la forza e la grazia di cui ha bisogno, e anche quello che Dio le chiede. È questo che importa: fare la volontà di Dio, rimanere dove Egli ci vuole e fare ciò che Egli ci chiede. Ma sempre con spirito di umiltà, convinti che da soli non siamo niente e che deve essere Dio a lavorare in noi e servirsi di noi per tutto quello che Lui domanda. Per questo abbiamo tutti bisogno di intensificare molto la nostra vita di interiore unione con Dio e tutto ciò si consegue per mezzo della preghiera. Che a noi manchi il tempo per tutto, meno che per la preghiera, e vedrà come in meno tempo si farà molto! Tutti noi, ma specialmente chi ha una responsabilità, senza la preghiera, o che abitualmente sacrifica la preghiera per le cose materiali è come una penna d’oca di cui ci si serve per sbattere l’albume delle uova, elevando castelli di schiuma che, senza zucchero per sostenerli, in seguito si disgregano e si disfanno trasformandosi in acqua putrida. Per questo Gesù Cristo disse: voi siete il sale della terra, ma se questo perde la forza , a niente altro più serve se non per essere gettato via. E, siccome questa forza solo da Dio possiamo riceverla, abbiamo bisogno di avvicinarci a Lui, perché ce la comunichi e questa vicinanza si realizza solo per mezzo della preghiera, che è il luogo in cui l’anima si incontra direttamente con Dio. Raccomandi questo a tutti i suoi fratelli sacerdoti e lo sperimenteranno. E poi mi dica se mi sono ingannata. Sono ben certa di quale sia il principale male del mondo attuale e la causa del regresso nelle anime consacrate. Ci allontaniamo da Dio, e senza Dio inciampiamo e cadiamo. Il demonio è astuto per saper qual è il punto debole e attraverso il quale ha da attaccarci. Se non stiamo attenti e non ci premuriamo con la forza di Dio, soccombiamo perché i tempi sono molto cattivi e noi siamo molto deboli. Solo la forza di Dio ci può sostenere. Veda se può portare avanti tutto con calma, confidando sempre in Dio e Lui farà tutto quello che noi non possiamo fare e supplirà alla nostra insufficienza. - Suor Lucia, scc - A mons. Pasquale Mainolfi - Fatima,cronaca e profezia - Segnideitempi -

 
 
 

LA FEDE NEL MIRINO

Post n°3580 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
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Rapporto annuale critica il Governo USA

Il 29 aprile, la Commissione USA per la libertà religiosa internazionale (U.S. Commission on International Religious Freedom - USCIRF) ha pubblicato il suo rapporto annuale. Lo studio contiene, oltre ad una panoramica sulle violazioni, in molti Paesi, del diritto umano della libertà di culto, anche le raccomandazioni per il 2010 sulle nazioni che dovrebbero rientrare nella categoria dei "Paesi di particolare preoccupazione" ("countries of particular concern" – CPC).
L’USCIRF, che è una commissione indipendente del Governo, ha richiesto che 13 nazioni – Birmania, Cina, Corea del Nord, Eritrea, Iran, Iraq, Nigeria, Pakistan, Arabia saudita, Sudan, Turkmenistan, Uzbekistan, e Vietnam – siano considerate CPC. Inoltre, l’USCIRF ha annunciato che i seguenti Paesi figurano nella Lista di attenzione (Watch List): Afghanistan, Bielorussia, Cuba, Egitto, India, Indonesia, Laos, Russia, Somalia, Tajikistan, Turchia e Venezuela. Si tratta di Stati che richiedono una stretta osservazione, per le violazioni alla libertà religiosa.
Il rapporto esprime anche una chiara insoddisfazione verso il Governo degli Stati Uniti. Nella presentazione del rapporto, il presidente della Commissione, Leonard Leo, ha detto che "La conclusione del rapporto è chiara: il nostro Governo deve fare di più".
Secondo Leo, "la politica estera degli Stati Uniti sulla libertà religiosa sta mancando l’obiettivo". In questo senso, ha stigmatizzato il fatto che dall’inizio della nuova Amministrazione, non è stato ancora nominato l’ambasciatore at-large per la libertà religiosa internazionale. Con ancora maggiore senso critico, Leo ha osservato che dopo le dure parole in favore della libertà religiose, pronunciate dal presidente Obma nel suo discorso al Cairo, "i riferimenti del Presidente sulla libertà religiosa sono diventati rari". "Lo stesso vale per il segretario di Stato Clinton", ha aggiunto Leo. Leo ha riconosciuto che non è facile gestire la questione della libertà religiosa. Durante le missioni della Commissione in Paesi come Nigeria e Egitto, si è riscontrata una carenza di affidabilità, che consente ad alcuni di attaccare e persino uccidere impunemente coloro che dissentono dalla loro visione religiosa. Ma è proprio per la gravità delle violazioni alla libertà religiosa che è essenziale che la politica estera USA si renda più efficace nello smascherare e sanzionare tali situazioni, ha insistito Leo.
Affidabilità
Il rapporto approfondisce i dettagli delle situazioni problematiche di molti Paesi. Riguardo le osservazioni di Leo sulla carenza di affidabilità, il rapporto ricorda che la Commissione ha visitato la Nigeria tre volte nell’ultimo anno. Il rapporto riferisce di ondate incontrollate di violenza settaria. Sin dal 1999 sono stati uccisi almeno 12.000 nigeriani nell’ambito di una dozzina di incidenti, secondo l’USCIRF. Sia cristiani che musulmani sono state vittima di aggressioni, ma finora nessuno è stato accusato e condannato nel corso di un decennio di violenze, sottolinea il rapporto. Un altro Paese evidenziato dal rapporto è la Birmania, nota per avere la peggior pagella al mondo sul rispetto dei diritti umani. Le condizioni di libertà religiosa si sono deteriorate nell’ultimo anno secondo la Commissione, mentre il regime militare ha gravemente ristretto le possibilità di praticarla e ha controllato le attività di tutte le organizzazioni religiose. Inoltre, il Governo ha vietato le attività protestanti non registrate e continuato a distruggere siti religiosi e a promuovere forzatamente le conversioni al Buddismo nelle aree di minoranza etnica. In Cina il Governo ha continuato ad effettuare sistematiche violazioni della libertà di religione o di credo. Inoltre, nell’ultimo anno vi è stato un marcato deterioramento nelle zone dei buddisti tibetani e degli uiguri musulmani. Le autorità cinesi hanno continuato la loro campagna contro i gruppi cristiani non registrati, con la chiusura di migliaia di chiese domestiche protestanti negli ultimi due anni. E non meno di 40 vescovi cattolici sono stati arrestati o sono scomparsi. Tutte le attività religiose sono sottoposte a un severo quadro politico e giuridico, che impedisce lo svolgimento di molte attività la cui libertà è riconosciuta dal diritto internazionale in materia di diritti umani internazionali, tra cui alcuni trattati firmati e ratificati anche dalla stessa Cina, osserva il rapporto.
Paesi islamici
Un buon numero di Paesi che sono stati inseriti dall’USCIRF tra i CPC o nella Watch List sono di maggioranza musulmana. In Occidente, normalmente l’attenzione è rivolta alla persecuzione dei cristiani in quei Paesi, ma un fatto interessante evidenziato dalla Commissione è che nei Paesi a maggioranza musulmana spesso i governi si dedicano di più alla repressione della libera pratica dell’Islam.
Per quanto riguarda l’Iran, il Governo non solo ha continuato ad opprimere i bahai e i cristiani, ma anche i musulmani sufi. Secondo il rapporto, il dissenso musulmano è stato soggetto a crescenti abusi, tanto alcuni sono stati anche condannati a morte e persino uccisi, accusati del reato di moharabeh, ovvero di aver offeso Dio. Similmente, in Iraq, il governo continua a tollerare gravi violazioni alla libertà di religione, e continuano a verificarsi attacchi e rapporti tesi tra sciiti e sunniti. Esiste anche una violenza motivata religiosamente, contro le donne e contro i musulmani che rifiutano certe interpretazioni restrittive dell’Islam.
In Arabia saudita il Governo continua a vietare ogni forma di espressione pubblica della religione oltre a quella dell’unica scuola sunnita riconosciuta e come interpretata dal Governo stesso. Questo è restrittivo non solo per i non musulmani, ma anche per i musulmani. Il rapporto afferma che i musulmani ismaeliti continuano a subire gravi discriminazioni e abusi a causa della loro identità religiosa. Inoltre, il Governo sta continuano a perseguitare i dissidenti sciiti, compiendo numerosi arresti e carcerazioni. L’Arabia saudita continua a sostenere una strategia globale di promozione di una "ideologia estremista e in alcuni casi violenta contro gli altri musulmani e contro i non musulmani". Alcuni musulmani si trovano in simili condizioni anche in Afghanistan, secondo il rapporto. Per esempio, le autorità di Governo hanno sequestrato e distrutto una spedizione di libri religiosi sciiti provenienti dall’Iran, poiché contenevano interpretazioni dell’Islam ritenute offensive per la maggioranza sunnita.
Deterioramento
Ulteriori elementi a riprova del deterioramento della libertà religiosa nel mondo riguardano la situazione in Russia. La Commissione sostiene che vi sia stato un peggioramento in Russia a causa delle nuove politiche e delle nuove tendenze. Sotto questo profilo vi è l’uso, da parte del Governo, di normative estremiste contro gruppi religiosi che non sono soliti usare o promuovere violenza. Il rapporto osserva anche un aumento nelle violazioni della libertà religiosa, da parte di agenti pubblici nazionali e locali, contro musulmani e gruppi considerati non tradizionali, attraverso l’applicazione di leggi come quelle sulle organizzazioni religiose e le organizzazioni non governative. "Gli agenti russi continuano a descrivere certi gruppi religiosi o non religiosi come estranei alla cultura e alla società russa, contribuendo in questo modo ad un clima di intolleranza", osserva la Commissione. Il rapporto si concentra anche sulla situazione in Turchia, dove "gravi restrizioni alla libertà di religione o di credo continuano a verificarsi". Non solo restrizioni contro la maggioranza sunnita, ma anche contro minoranze come quella cristiana. Alle comunità non musulmane è negato il diritto di possedere proprietà, è vietato di formare il clero religioso e non è consentito di fornire una educazione religiosa. In Egitto permangono gravi problemi di discriminazione, intolleranza e altre violazioni di diritti umani nei confronti di minoranze religiose, secondo il rapporto.
La Commissione osserva che durante lo scorso anno vi è stata un’ondata di violenza contro i cristiani copti ortodossi. Il Governo è accusato di non aver preso sufficienti misure per fermare la repressione e la discriminazione dei cristiani e di altri credenti. Un altro Paese con gravi problemi è il Sudan. Secondo il rapporto, il Governo sudanese commette sistematiche violazioni della libertà religiosa. Sia i cristiani, che i musulmani che non seguono l’interpretazione ufficiale dell’Islam, sono bersagliati dalle autorità. Purtroppo, per molti politici, siano essi in America o ovunque nel mondo, la libertà religiosa non è tra le loro priorità. È responsabilità di tutti i credenti di fare sentire la propria voce perché sia posto rimedio a questa trascuratezza. -
di padre John Flynn, LC - Zenit

 

 
 
 

MESE DI MAGGIO CON MARIA: ANDRÒ IO PER IL MONDO - 17 MAGGIO -

Post n°3579 pubblicato il 17 Maggio 2010 da diglilaverita
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Tre Fontane (Roma - 1947). La Madonna della Ri­velazione converte un pastore protestante e la sua famiglia. Previene il dogma della sua Assunzione in Cielo e dice: - "Sono colei che sono nella Trinità Di­vina". La statua dell'apparizione fu subito benedetta da Pio XII in piazza S. Pietro. Ma la conferma ufficiale della Chiesa è nell'aria, dato che migliaia di persone, sa­cerdoti compresi, hanno assistito a più riprese ai prodigi quivi verificatisi nel sole, che ricordano quello di Fatima. Abbiamo poi le lacrime della Madonna, come a Sira­cusa e in tanti altri luoghi. Durante le apparizioni avve­nute a Porto S. Stefano, per esempio, negli anni 50/60, u­na statua della Madonna ha pianto lacrime di sangue. Per­ché? La spiegazione sta forse in un punto del messaggio che dice: "in Italia verranno tanti terremoti, che non sa­pranno dove nascondersi!". A seguire bene tutti questi interventi celesti, si nota co­me è tutta una catechesi quella che fa la Madonna nei ri­guardi dei suoi figli, e la frequenza delle apparizioni sem­bra voglia prepararci ad una grande purificazione che ci aspetta. "Andrò io per il mondo a convertire la gente!" - aveva detto la celeste Madre nel 1948. E mantiene la pa­rola! Infalli tante altre apparizioni avvengono un po' do­vunque: in Spagna, in Cecoslovacchia, in Ungheria, nel­la ex-Jugoslavia, in Russia, in Giappone e in Cina. In Ce­coslovacchia sono avvenute nel 1958 apparizioni e pro­digi tali, nella cittadina di Turzovka, da meritare il nome di Lourdes slovacca.

Fioretto: Invocherà sempre Maria in modo che possa essere la via più breve per giungere in Paradiso.

Giaculatoria: "Verso chi si smarrisce, sii clemente e pia, dolce vergine Maria".

Dalla rivista mensile religiosa "PAPA GIOVANNI" n. 4, realizzata dai ‘Sacerdoti del S. Cuore’ (Dehoniani)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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