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Messaggi di Maggio 2013

 

Dublino, città della musica

Post n°37 pubblicato il 06 Maggio 2013 da robertocass
Foto di robertocass

 

 

L'altro giorno ero a lavare la macchina ad un autolavaggio self service, mentre la guardavo passare sotto i rulli vedo un ragazzo nero che si ferma e scuote la testa.

Perchè guardi il lavaggio?

Vedi questo impianto in un mese consuma tanta di quell'acqua che basterrebbe per tutta la mia gente.                                                                                                        Ho visto bambini e animali morire per la siccità, e qui la usate per lavare la macchina!

 

Mentre parla va via e mi lascia solo davanti alla macchina che esce dal soffio dell'aria.

Sono rimasto a pensarci,certo sono queste le assurdità del nostro tempo, e poi ci si meraviglia se partono con i barconi per venire in Europa, un mondo che a i loro occhi deve sembrare meraviglioso.

Un mondo che spreca e consuma tutto, che butta tonnellate di cibo ogni giorno,un mondo che spreca acqua preziosa nelle fontane, che spreca acqua preziosa per lavare automobili o quant'altro.

Non dimentichiamo che servono 150 litri di acqua per lavare una macchina e quasi 600 per lavare un camion.

Fate i conti di quante autovetture si lavano nel nostro mondo e arrivate ad un numero folle che basterebbe a dissetare l'intera Africa.

 

Viviamo sempre più in una società dove le differenze fra sud e nord del mondo continuano sempre ad aumentare, tanto che ormai sono talmente grandi da diventare una bomba inesplosa sotto l'occidente.

Fino a quando i 4/5 del mondo sopporteranno che solo un quinto consumi tutte le risorse e le ricchezze di questo nostro pianeta?

Fino a quando questo sarà possibile? Pensavo questo mentre tornavo da Dublino.

Sì sono stato in Irlanda ed ho visto un paese completamente diverso.

Dublino è da una parte una classica città del Nord Europa, tutte casette in fila pulite e ordinate, dall'altra è un posto particolare dove vedi un numero assurdo di pub.

Sono dovunque e i più vecchi e famosi hanno dato il nome ad interi quartieri.   

La cosa meravigliosa è che in tutti si suona dal vivo, la musica è ovunque, anche per la strada.

Si suona la musica tradizionale irlandese, quella musica che con chitarra e violino è diventata parte integrante della musica che oggi ascoltiamo.


L'Irlanda è stato un paese di emigranti, gli Stati Uniti nascono con gli italiani ed appunto con gli irlandesi.

La loro musica diventa country, suonata solo da bianchi, con chitarra, mandolino, contrabbasso, batteria e violino.

Si miscela con il blues, la musica dei neri e da questa bella miscellanea nasce il rock and roll da cui deriva il rock e tutto quello che oggi ascoltiamo.

Anche il rock and roll è bianco, i neri rimangono fedeli al loro blues, che diventa poi soul e infine funk.

 

E tutto questo nasce in questa isola di gente tenace ed orgogliosa. Pensavo a questo mentre mi imbarcavo.

Dublino è una bella città, ma quello che ti rimane impresso è questi locali che servono birra Guiness e che aprono alle 10 di mattina fino alle 11 di sera.

Non sono locali dove si va di notte, sono frequentati da tutti, per mangiare o solo per bere, per stare insieme e per cantare, per stare soli o in compagnia.  

Tutti bevono questa birra scura leggera e con nemmeno un gran sapore e tutti cantano le loro canzoni tradizionali.

Prima di chiudere s'intona spesso l'inno irlandese, una nenia triste e melanconica.

Hanno un inno che parla di libertà e di lotte che per secoli hanno combattuto per la loro libertà.

Una libertà che alla fine è arrivata a caro prezzo, costretti ad accettare che un pezzo della loro isola restasse inglese.

 

Dublino è legata alla musica.

 

Nel centro c'è una bella statua di Phil Lynott, l'irlandese mulatto (il padre era brasiliano) che con i Thin Lizzy parlava di disperazione e di solitudine.

La sua musica è rimasta nel cuore di questa gente, la sua vita difficlle, la sua morte prematura per overdose, hanno creato il mito.

A Dublino una visita alla sua statua è una tappa obbligatoria.

 

Un popolo che ha dovuto accettare la visita della Regina d'Inghilterra.

Nei giorni in cui ero a Dublino, la Regina veniva in Irlanda, la prima visita dell'odiata Regina inglese.

Mai nessun inglese aveva osato tanto.

E' sempre stato difficile il rapporto con un vicino tanto scomodo e sono stati secoli di lotte.

L'Irlanda è riuscita anche se solo non in parte a liberarsi, ma poi oggi con le difficoltà economiche in cui versa, ha dovuto riavvicinarsi ed accettare la visita del sovrano.

 

Ne discutono ancora nei pub e si scaldano parlandone, ma non vogliono diventare come l'Irlanda del Nord, ora vogliono solo la pace.

 

Un popolo fiero e orgoglioso del suo passato.

Perchè noi italiani non lo siamo altrettanto? Quale di noi ne parla?

Quale di noi ne è orgoglioso?

Noi non ne abbiamo, non abbiamo una musica che ci unisce e ci fa commuovere, non abbiamo ricordi comuni e tradizioni da difendere. Siamo sempre stati divisi e praticamente lo siamo ancora.

 

Pensavo questo mentre decollavo con uno splendido volo Ryanair, economico e puntuale.

Sono stato a Dublino pagando 70 euro per il volo andata e ritorno.    

Ancora non ci si crede, oggi si viaggia veramente con poco.

Spendo di più per andare in macchina a Roma.

 

http://www.youtube.com/watch?v=18FgnFVm5k0

 

Finisco quersto mio articolo con un video mitico; Phil Lynott suona con

Gary Moore, irlandese come lui e grande chitarrista, morto a febbraio del 2012.

Un infarto, causato come per Lynott e per tanti altri, da una vita di

eccessi portata sempre agli estremi.

Suonano un brano stupendo Parisienne Walkways.

 
 
 
 
 

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