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Messaggi del 08/10/2016

 

Diario da un Futuro Possibile

Post n°76 pubblicato il 08 Ottobre 2016 da robertocass
 
Foto di robertocass

02 - Secondo Giorno




La mattina mi sveglio sempre molto presto, devo organizzarmi con l'acqua in modo da essere pronto quando arriva, la metto in un serbatoio ma soprattutto la uso per l'orto, tanti vasi con tutto dall'insalata ai pomodori agli spinaci.

Ho anche 4 galline che mi fanno le uova, veramente sono tre, una non cova più, dico sempre prima o poi ci faccio il brodo, ma poi la vedo e la lascio lì.

Penso che morirà di vecchiaia.

Vado al bagno e mi guardo allo specchio, vedo un uomo alto, magro con una folta barba bianca ben curata con i capelli molto corti.

Devo dire non male.

Mi preparo, voglio andare all'unico centro commerciale ancora aperto in città, non è grande ma ci si trova di tutto ed io devo comprare della farina, del lievito e dell'acqua, quella che arriva dicono che è potabile ma è sul marrone ed ha un cattivo odore.

I negozi seguono gli orari del sole in modo da utilizzare al minimo la corrente.

Sono pronto, prendo la bicicletta, ci attacco un piccolo carrello e parto.

Per la strada sempre poca gente, il sole è appena sbucato dai palazzi e illumina tutto, tanti animali, gatti, cani ma soprattutto tanti topi.

A me piacciono gli animali, per questo sono anche vegetariano, ma dei topi ho una forte repulsione e cerco sempre di evitarli.

E' un animale che non sopporto, si adatta a tutto e a tutti, non c'è niente che possa fermarli e nelle città è sempre stato un problema.

E poi oggi con tante case disabitate e sporcizia in giro deve aver trovato il suo ambiente ideale.

Per questo vivo all'ultimo piano, in questo modo sono sicuro di evitarli.

Sono quasi arrivato, quando sento un forte rumore, non riersco a capire cosa sia, ma poi ci arrrivo, sono delle moto.

Era tanto che non le sentivo.

E' una di quelle bande di cui si parla, mi nascondo dietro un muro e copro la bicicletta, non credo che vogliano questa ma è meglio evitare.

Chissà dove prendono la benzina.

Sono entrati nella piazzetta, ridono forte, devono essere già ubriachi, ma non c'è nessuno, quei pochi sono tutti scappati.

Si guardano in giro, poi non sapendo che fare sparano a quello che vedono muoversi, prendono una cane, che comincia a guaire forte, si avvicinano per finirlo, quando si sente la sirena della polizia, scappano via lasciando quella povera bestia a urlare per il dolore.

Esco dal nascondiglio e mi avvicino al cane, mi guarda e con gli occhi mi chiede aiuto, comincio ad accarezzarlo, per fortuna l'hanno preso solo di striscio, prendo dell'acqua, gli pulisco la ferita e poi con degli stracci gli faccio una specie di fasciatura.

Ora non guaisce più mi guarda sempre e mi lecca le mani.

Va bene non eri previsto ma se vivi rimani in con me.

Lo prendo e lo appoggio sul carrello coprendolo con una coperta che avevo già visto per terra.

I poliziotti si avvicinano.

Serve aiuto?

No grazie, non è mio ma me lo porto a casa per farlo guarire.

Va bene buona fortuna.

Rimango solo con Ringo, gli ho dato questo nome, che mi ringrazia.

Sì i cani hanno gli occhi che parlano, riescono a farsi capire, si sono imparati che gli uomini con quello sguardo s'impietosiscono e se ne prendono cura.

Insomma ho un cane.

Va be' non eri previsto ma sei il benvenuto.

Entro a comprare quello che mi serve e torno a casa.

Ogni volta devo fare un gran faticata, abito al sesto piano, tante scale e devo farmele tutte a piedi, prima con la farina, poi con la bicicletta e infine con il cane.

Eh sì prima o poi dovrò decidermi, è vero che esco poco, ma tutte queste scale, speriamo di farcela sempre.

Metto tutto a posto e mi sdraio sul letto.

Devo essermi addormentato, quando sento qualcosa di umido sul viso, mi sveglio di soprassalto, è Ringo che mi sta leccando sul viso e mi guarda felice.

Ah bene fortuna che eri moribondo, mi sa che sei un gran furbone.

Vieni ti dò del pane da mangiare, poi però ti devo dare una lavata, mi pesa consumare acqua, ma sinceramente non fai un buon odore.

Insomma la giornata è passata così, fra lavaggio del cane, sistemazioni varie e una mezza pulita per casa.

Il sole sta calando.

Vieni, io sono stanco, mangiamo qualcosa e poi andiamo a dormire.

Sì ci parlo e sembra che capisca, forse in una vita precedente era qualcuno che conoscevo.

Non credo alla metempsicosi, alla reincarnazione, ma chi può negarlo con sicurezza?

Come possiamo esser certi che non si rinasca come cani o come qualsiasi altro animale e questo in attesa che l'anima si liberi completamente dalla materialità?

Beh io credo in tutto e in niente ma adesso chiudo il quaderno e mi metto a dormire.

Sto crollando quando veda con la coda dell'occhio che Ringo si sta accucciando vicino a me, gli accarezzo la testa e mi addormento.

 
 
 
 
 

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