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Messaggi del 05/11/2016

 

Diario da un Futuro Possibile

Post n°88 pubblicato il 05 Novembre 2016 da robertocass
 
Foto di robertocass

14 - A bordo di Traghetto Uno




Mi sveglia una voce.

Buongiorno, siete pregati fra 1 ora tempo terreste di recarvi in sala mensa

Mi alzo, mi preparo ed entro, c'erano già tutti.

Buongiorno,sono il Sergente Annie Levinski e sono addetta al vs. gruppo, non ci vedremo spesso, manca poco alla partenza e ci sono molte cose da controllare, tutte le procedure sono automatizzate ma deve essere comunque tutto verificato.

Potete chiamarmi dall'interfono posto in questa sala.

Chi parla è una ragazza molto giovane, parla veloce, inizia a spiegare tutte le procedure che ci riguardano e quello che dobbiamo e non possiamo fare.

Non l'ascolto più ma rimango a guardarla.

Tutte donne, mio nonno ne sarebbe sorpreso, io no, sono ormai quasi cinquant'anni che le donne hanno preso il posto degli uomini, e devo dire per quello che noi maschietti siamo riusciti a fare mi sembra una cosa buona e giusta.

In politica e nell'ambito militare hanno preso il nostro posto, il Direttorio che guida il Governo Mondiale è composto di sole donne.

Gli uomini in percentuale sono pochi, eravamo essenziali almeno per la procreazione ma ci hanno tolto anche questo.

In un momento simile con la razza umana a rischio estinzione le nascite sono programmate e si utilizza solo la fecondazione artificiale.

Viene deciso il sesso e soprattutto il livello intellettivo.

Tutto quello che si è fatto negli ultimi anni è merito di queste ragazze che grazie alla manipoilazione del DNA nascono con un quoziente altissimo, dei geni nella matematica, nella fisica, nella robotica e nei campi più disparati a cui vengono indirizzate già prima di nascere.

Una generazione di superdotati che con l'ausilio d'immensi computer sono riusciti a dare un futuro all'umanità, computer che gestiscono tutto e tutti, che si autocontrollano e che si riparano da soli se ne hanno bisogno.

Tutto questo è servito e non si poteva fare altrimenti, ma è stato fatto a scapito dell'individualità, dell'iniziativa personale, della fantasia, della voglia di fare.
Tutte le scelte vengono programmate, nulla si lascia al caso.

Si è persa l'intraprendenza, non esistono scelte personali, tutto viene guidato da un terminale.

Si è perso anche l'interesse sessuale, nella programmazione del DNA è stato volutamente trascurato questo aspetto, non era di nessuna utilità ai fini della realizzazione del Progetto.

La procreazione avviene in laboratorio e la gestazione in uteri sintetici, la nascita e la crescita vengono gestite da sistemi informatici, anche se non si è potuto eliminare completamente il rapporto madre figlio che è rimasto anche se indiretto.

E' stata così creata un'Elite che opera e lavora in un mondo completamente separato e diverso da quello dei comuni terrrestri che vivono e lavorano come operai nelle fabbriche o nelle fattorie.

Terrestri che sanno che esiste l'Elite, ma che non hanno mai visto e nemmeno possono immaginare il livello di evoluzione tecnica che si è raggiunto.

Si è creata una enorme frattura fra noi comuni mortali e loro che vivono in un futuro a cui nessuno poteva credere e che solo adesso io sto vedendo.

Un futuro di individui, è difficile chiamarli uomini e donne, asessuati e controllati da menti artificiali.

Sò bene che doveva essere fatto, la razza umana era, e in parte lo è ancora, a rischio di estinzione e si dovevano trovare soluzioni che solo individui dotati potevano trovare, visto anche i tempi ristretti.

Ma che succederà dopo?

Che cosa accadrà su Marte?

Accetterano questi esseri superiori di restare da parte lasciando l'iniziativa a noi che dovremo conquistare un nuovo mondo, a noi che dovremo mettere in pratica quello che loro hanno teorizzato?

A noi che dovremo lottare per creare un ambiente idoneo alla razza umana dove le teorie talvolta non sono sufficienti.

Sono tante le domande che vorrei porre alla ragazza che ora sta parlando, anche se non sono affatto sicuro che conosca le risposte.

Verrà tutto deciso dagli immensi computer, che però qualcuno ha già programmato, e l'ha fatto per gli interessi dei pochi che ne hanno la gestione o dei tanti che non saprebbero nemmeno come accenderlo?

Per me è lecito avere qualche dubbio.

Ho studiato a fondo il passato e il potere in mano a pochi, anche se è solo un potere di conoscenze ma proprio per questo fondamentale, non ha mai portato a nulla di positivo.

Tanto per cominciare il ns. sergente ci ha detto che possiamo girare dalle camere alla sala mensa e fino alla palestra, non possiamo superare la porta, che fra l'atro è chiusa, per non intralciare le operazioni in corso.

E' un'inizio?

Non lo so vedremo, io non ne parlo con nessuno e non credo che nessuno l'abbia notato, io ho il doppio dei loro anni e ho vissuto quando tutto questo stava nascendo e vedo le differenze.

Per loro è sempre stato così e non si pongono il problema.

Gli uomini, seguito ad usare questa parola per dire gli uomini e le donne, ma oggi stona e stona anche umanità, razza umana e genere umano.

L'uomo per più di duemila ha fatto la storia e si è coniato le parole a suo uso e consumo, la parola donna sembra non esserci, per millenni è stata succube dell'uomo spesso violento e padrone.

Allora come dovremo chiamarci?

Non lo so, lo chiederò al nostro sergente.

Io comunque ho paura che la storia possa ripetersi, anche se con ruoli invertiti, purtroppo una regola matematica dice che se inverti i fattori il risultato non cambia.

Speriamo che stavolta si sbagli e che questa nuova generazione non venga stravolta dal gusto del potere ma pensi sempre e solamente al risultato che deve ottenere.

Intanto il sergente è uscito ed io rimango a guardare la luna, si vedono chiaramente le cupole e i magazzini, la pista di atterraggio, i grandi silos.

Mi sono spostato e ho visto la nostra povera Terra, sono rimasto a guardarla.

Ripenso alla mia famiglia, ai miei fratelli, a come eravamo, a come siamo diventati, a quello che avrei voluto essere, a quello che sono diventato.

Sono rimasto davanti alla finestra quasi tutta la notte, non ho visto sorgere il sole, la faccia illuminata della luna è semre la stessa e il giorno e la notte vengono stabiliti dalle luci della nave che si accendono e si spengono.

Fuori è tutto nero con miliardi di stelle che mi guardano.

 
 
 
 
 

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