Creato da robertocass il 22/03/2011
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Messaggi del 12/11/2016

 

Diario da un Futuro Possibile

Post n°89 pubblicato il 12 Novembre 2016 da robertocass
 
Foto di robertocass

15 - Verso Marte




Avvertiamo i Volontari che fra 1 ora tempo terrestre ci staccheremo dall'orbita della Luna e inizieremo la rotta verso Marte dove contiamo di arrivare fra circa 90 giorni.

Siete pregati di restare nei vs. alloggi fino a quando la luce rossa lampeggiante sarà spenta.

Siamo stati in orbita in attesa dei nuovi sbarchi per più di un mese, un mese passato fra corsi la mattina, che sinceramente non ho seguito molto, e pomeriggi in palestra dove ho fatto tutti gli esercizi possibili, li ho fatti come un forsennato, come fosse l'ultima cosa che dovevo fare.

Li ho fatti per stancarmi e per non pensare.

E' passato più di un anno dal treno per Omsk, un anno di selezioni, di preparazione, di corsi, un anno di studio e di palestra, di cure per prepararci a quello che dovremo fare.

Mi guardo allo specchio, dimostro almeno vent'anni in meno, sono calvo, senza barba, con un fisico asciutto e muscoloso, un fisico addestrato a resistere, mi hanno completamente trasformato, a stento mi riconosco.

Chi ero prima e chi sono adesso?

Ecco abbiamo iniziato il viaggio verso Marte.

I signori Volontari sono pregati di recarsi fra tre ore tempo terrestre alla sala consiliare per un'assemblea generale.

Entro, vedo tante divise rosso marte, siamo in 5000, siamo tanti e siamo primi che scenderanno sul pianeta per prepararlo ai nuovi arrivi che proseguiranno settimanalmente.

Sta parlando il nostro comandante.

Siete stati scelti, addestrati, preparati ad affrontare i compiti che vi verranno assegnati, siete stati scelti per le vostre preparazioni e per quello che abbiamo pensato di assegnarvi a seconda delle vs. attitudini.

Vedete fra voi volontari più anziani, sono i vs. istruttori, persone particolarmente preparate nei loro campi, e saranno loro a darvi le basi per inziare il lavoro a cui vi abbiamo destinato.

Per questi tre mesi di viaggio avrete le mattine impegnate in corsi di agggiornamento e il pomeriggio potrà essere libero per qualcuno, per altri saranno incontri individuali con i ns esperti.

La notte inizia alle 20, la mattina la sveglia alle 4.

Grazie

E così il viaggio è iniziato anche ufficialmente.

I miei colleghi sono tutti eccitati, si sentono esploratori, sono stati addestrati ad affrontare qualsiasi difficoltà, si sentono eletti, pronti ad afforntare il nuovo mondo.

Un anno di convincimenti ha fatto il suo effetto.

Hanno provato anche su di me, ma poi visto che rispondevo poco, hanno piano lasciato la presa e mi hanno tartassato poco o niente.

Io conosco il mio lavoro e posso essere molto utile ma non mi sento un eroe e non sono affatto pronto a sacrificarmi all'altare dei loro ideali, che sono anche i miei, ma senza enfasi, senza false retoriche.

Insomma cerco di non farmi coinvolgere e provo sempre ad eclissarmi.

Ora ci riesco bene, siamo talmenti tanti che riesco sempre ad andarmene e a rifiugiarmi in palestra dove rimango davanti all'oblò a pensare.

A pensare a quello che ho fatto.

Già come ho fatto ad entrare in questa orda di esaltati, che ridono e scherzano e si sentono tutti grandi eroi e che si vantano tutti delle loro competenze e della loro forza.

Già io con loro non c'entro nulla ed ho sempre avuto dubbi.

Perché sono partito?

Ho lasciato tutto all'improvviso, casa con tutto quello che avevo e che avevo raccolto in tanti anni, ho lasciato anche un cagnetto solo e chissà che fine avrà fatto.

Ho lasciato una donna con la quale avrei potuto vivere bene e in armonia con quell'amore che ho sempre cercato ma che non ho mai avuto.

E' vero la Terra sta morendo, ma partiranno tutti e per quelli che rimarrano le risorse saranno sufficienti, e poi chi può sapere come tutto andrà ad evolversi, chi può sapere l'evoluzione del clima e di come andrà a stabilirsi?

Potevo stare tranquillo e far parte della colonia che rimarrà sul nostro vecchio pianeta che non merita di essere abbandonato.

Potevo scegliermi la casa in campagna o sul mare e vivere di quello che mi dava la campagna, come ho sempre fatto.

Tutto verrà abbandonato, potevo scegliermi una casa con un impianto solare, potevo fare quello che volevo.

Maria sono sicuro mi avrebbe seguito e avremmo vissuto benissimo con i nostri cani e con tutte le nostre cose.

E allora perché non l'ho fatto?

Perché ora sono qui nello spazio su un'astronave in viaggio verso Marte e presto sarò ad almeno 60 milioni di km da casa.

E a fare cosa?

Dopo che avrò spiegato tutto, dopo che tutto il terreno sarà coltivato e che le piante avranno fatto il loro lavoro rendendo l'aria respirabile, dopo che arriveranno tutti gli altri, io che farò?

Come ho fatto a farmi coinvolgere in questa storia?

E' più di un anno che sono partito, un anno che ha cambiato completamente la mia vita, tanto che devo concentrarmi per pensare al passato.

Un passato che non sembra nemmeno mio, un passato a cui non mi sembra di appartenere.

Chi ero e chi sono adesso?

Dove sarà Maria?

Mi avrà pensato qualche volta?

Sarà venuta a cercarmi?

Avrà letto la lettera che gli ho lasciato?

Spero di sì, gli ho spiegato tutto e gli ho chiesto di prendersi cura delle mie cose e del mio cane.

Gli ho anche detto che mi farò vivo al mio ritorno.

Al mio ritorno?

Dovevo proprio essere fuori di testa, come potevo pensare che sarei ritornato?

Quello che ho intrapreso è un viaggio senza ritorno.

Però la nave deve rientrare, forse posso chiedere se mi fanno ripartire, certo mi prenderanno per pazzo, ma più di no non possono dirmi.

Tornare indietro e rientrare alla prossima opposizione fra due anni terrestri, in questo modo potrei tornare dopo un'assenza di quattro anni o poco più.

Nemmeno poi tanto.

E se quando ritorno non trovo più nessuno?

Che ci torno a fare?

Passo i giorni così a pensare e a cercare una soluzione che non esiste.

Ogni tanto mi faccio vedere, ma poi torno qui, nessuno sembra accorgersi della mia assenza e nessuno viene mai a cercarmi.

Meglio così.

Guardo sempre fuori, è sempre tutto buio con tante luci che sembrano guardarmi.

Mi stanno forse giudicando e certamente penseranno che sono solo un matto su un'astronave persa nello spazio.

 
 
 
 
 

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