Rolando Bianchi

Una ventina di minuti di buio totale. Generosamente regalati dal Toro al Bologna, che fino a quel momento era stato schiacciato dai granata.
Sapevamo che non sarebbe stato facile il cambio di allenatore ma almeno ieri per più di un'ora si è visto il Toro giocare a pallone. Cosa che non mi pare accadesse da tempo.
Certo, è una magra consolazione ma è un inizio.

Più che buona la prova di Rolando, decisivo anche nel gol. Il che lascia qualche ombra sulla
sua esclusione nella gestione De Biasi. Claudio Lenzi, sulla
Gazzetta, oggi si chiede infatti il perché:  «Proprio l'ex Manchester City - 7
milioni spesi da Cairo in estate -
finito nel dimenticatoio con De Biasi, ma i motivi? Minuto sette:
rimessa di Abate, sponda di Bianchi per Barone che s'inserisce e porta
i granata in vantaggio».
In effetti non se ne capiscono le ragioni.

Si sono visti chiaramente i germogli del risveglio della squadra: più determinati e concentrati di quanto non siano stati fino ad ora.

Restano un po' troppi errori in difesa (due rigori) mentre prosegue la maledizione del gol fantasma  che si aggiunge a quelli annullati dall'inizio del campionato.