ODI ET AMO
- Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
- Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
- Odio e amo. Forse mi chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così, e mi tormento. - Gaio Valerio Catullo
E CRESCENDO IMPARI...
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte
il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore
sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono
fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere
mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di
felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro
dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la
poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del
tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole
esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere
e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo
della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra
di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille
allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo
si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in
cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per
annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,
sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che
ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio
i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
Immagini di Ottobre 2024
POESIE
Un sorriso
Un sorriso non costa niente e produce molto
arrichisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso dà riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perchè è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene
dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso, dategli il vostro,
perchè nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.
Anonimo
POESIE
Trilussa
POESIE
Spleen
Quando come un coperchio il cielo pesa
grave e basso sull'anima gemente
in preda a lunghi affanni, e quando versa
su noi, dell'orizzonte tutto il giro
abbracciando, una luce nera e triste
più delle notti; e quando si è mutata
la terra in una cella umida, dove
se ne va su pei muri la Speranza
sbattendo la sua timida ala, come
un pipistrello che la testa picchia
su fradici soffitti; e quando imita
la pioggia, nel mostrare le sue striscie
infinite, le sbarre di una vasta
prigione, e quando un popolo silente
di infami ragni tende le sue reti
in fondo ai cervelli nostri, a un tratto
furiosamente scattano campane,
lanciando verso il cielo un urlo atroce
come spiriti erranti, senza patria,
che si mettano a gemere ostinati.
E lunghi funerali lentamente
senza tamburi sfilano né musica
dentro l'anima: vinta, la Speranza
piange, e l'atroce Angoscia sul mio cranio
pianta, despota, il suo vessillo nero.
Charles Baudelaire
Inviato da: emy7795
il 31/12/2008 alle 11:47
Inviato da: emy7795
il 21/10/2008 alle 12:55
Inviato da: crazy2003
il 16/10/2008 alle 21:51
Inviato da: RomanaASR
il 04/10/2008 alle 12:51
Inviato da: Welcometothe_giungle
il 02/10/2008 alle 15:29