"IL MIO TANGO"
....si alzi il sipario...va in scena la vita....
Post n°112 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da baciamiancora2006
Esisteva un tempo una donna dallo spirito irrequieto. Aveva negli occhi il colore delle braci ardenti, e i suoi capelli erano lunghe distese di deserti dimenticati. Apparentemente dominata dalla vitalità del sole, di tanto in tanto amava lasciare i suoi giorni fatti di cioccolato fondente per rincorrere i segreti della notte e lasciarsi sedurre dalla luna con tutte le sue facce. Tornava nel mondo beandosi gravida dei suoi misteri... Quella donna vive in soffitta tra le pagine di un vecchio libro, fra polvere e silenzio.... "... Si muovevano a passo di danza al suono del pianoforte e del violino e T. teneva la testa sulla sua spalla. Così l'aveva tenuta quando erano stati insieme nell'aereo che li portava via attraverso la nebbia. Adesso provava la stessa strana felicità e la stessa strana tristezza di allora. Quella tristezza voleva dire: siamo all'ultima stazione. Quella felicità voleva dire: siamo insieme. La tristezza era la forma e la felicità il contenuto. La felicità riempiva lo spazio della tristezza... " Perché alla fine del cammino voglio sentirmi tristemente felice tra le tue braccia... lì dove avrei sempre voluto stare. Le braccia di donna, mamma, di silenziosa confidente. Tu, riservata spettatrice della mia parabola... XXX...dedicata a te... |
Post n°111 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da baciamiancora2006
TRA IL REALE E L'ASSURDO..TRA IL POSSIBILE E L'IMPOSSIBILE(?) "negli occhi tuoi il mio viso il tuo nei miei mostrano cuori semplici e sinceri.. dove meglio li trovi due emisferi senza ovest declinante o freddo nord.. solo muore ciò che inegualmente è commisto ma se i nostri due amori sono uno o noi ci amiamo in modo tale che nessuno sia da meno... Mai morranno" (dal film Tristano e Isotta) - "Se vivessimo in un posto sciolti da obblighi e da doveri.... ...Tu potresti amarmi?" - Mi piace pensare alle molteplici risposte.............................. ..... e quella dei protagonisti di una tra le più belle storie d'amore.... QUI M.(... fingerò che sia vero...) |
Post n°110 pubblicato il 21 Maggio 2008 da baciamiancora2006
(seconda parte) I CONTENUTI DI QUESTO POST SONO ADATTI AD UN PUBBLICO ESCLUSIVAMENTE ADULTO. Quanto clienti hai a settimana? Beh vedi questo lo faccio solo durante il w.e. perché di settimana al mattino lavoro e il pomeriggio mi dedico esclusivamente a mio figlio. Fino a qualche anno fa non aveva né un padre, e sua mamma era sempre assente per lavorare. Ora ha almeno una madre, sicuramente non delle migliori ma ce l’ha. Per questo posso calcolare due tre clienti la settimana. Venerdì’ sabato e domenica. Ma a volte se mi capita che un cliente arrivi a pagarmi più di quanto pattuito evito di uscire la domenica. Non voglio il lusso, o almeno non così. Mi basta arrivare a fine mese e non far mancare nulla a mio figlio. Lavori da sola, o hai un protettore? Assolutamente sola. E come trovi i clienti? Ho dovuto lavorare di ingegno per questo. Ma non è stato difficile. Basta capire quali sono i club, i posti dove possibilmente non si lascia un documento per entrarci, frequentati dai ricchi signori. Quelli di “classe” per intenderci. Basta entrare nel giro, fuori dalle mura domestiche, in modo tale che nessuno possa riconoscerti. Almeno così sono io che scelgo con chi andare. Come ti proponi ai clienti? E’ semplice capire un uomo quando è “in cerca”. Si guarda sempre intorno e quando vede una donna sola dal bell’aspetto è facile che si avvicini. Si passa al drink, agli sguardi alle chiacchiere e dal tipo di chiacchiere ne intendi lo scopo. Il denominatore comune è la mia affermazione” non si fa nulla per niente”. Non diventa pesante e soprattutto pericoloso ripetere più o meno le stesse mosse ed operazioni? All’inizio non ti nascondo che lo è stato eccome, anche perché capita che faccio 200 km per allontanarmi da casa. Lasciavo a dormire mio figlio dalla vicina dicendole che facevo assistenza notturna, poi alla prima stazione di servizio mi cambiavo. Indossavo tacchi e abiti per l’occasione e proseguivo. Ora è diverso perché conto nella mia agenda circa cinquanta clienti e lavoro solo con loro. Ho lasciato loro un recapito e sanno come e quando contattarmi. Con alcuni di loro è venuto a crearsi anche un rapporto di amicizia e di stima, e capita a volte di passare la serata in un ristorantino fuori da occhi indiscreti in assoluta amicizia senza il classico dopocena. Ma vengo pagata comunque. Anche per la compagnia. Non ti è mai capitato di subire violenze? Si certo. Anche il doppiopetto nonostante brilli di valore solo materiale può capitare possa avere l’anima ricoperta da merda. E lì conviene non reagire né fisicamente né verbalmente, ma subito rivestirsi e dire velocemente addio alla serata. Anche se non ti nascondo che qualche livido a casa me lo sono portato. Ci sono limiti alle tue prestazioni sessuali, se si quali? Si. Faccio solo sesso a due e con uomini. Niente donne. Sono categoricamente escluse le pratiche sadomaso. Niente sesso anale. Sul sesso orale pongo delle condizioni circa i “luoghi” dell’eiaculazione. Ovviamente sono assolutamente out videocamera e fotocamera. Sono una puttana ma a tutto c’è un limite. Fai sesso a pagamento con clienti che scegli tu stessa a differenza delle prostitute da strada, provi piacere in quello che fai con loro? E’ capitato al principio nel momento stesso in cui ho messo piede in macchina di promettere a me stessa che non l’avrei mai più rifatto. Ho pianto tanto mentre cercavo di tenere sotto controllo il disgusto per me stessa e per quello che avevo appena fatto. Poi tornavo a casa e guardavo i soldi che avevo in mano. Mi sembravano sempre troppo pochi perché avevo venduto me stessa pensando che un giorno quella stessa puttana che oggi sono, era una donna e valeva davvero tanto. Ma quei soldi hanno permesso a mio figlio di tenere sotto controllo la sua epilessia. Viene seguito costantemente. Ci siamo potuti permettere cure e medici. E ora sta bene. Mi chiedi pertanto se mi piace…beh in tutta franchezza ti dico oggi che non me ne frega niente. Il mio corpo è assuefatto. Come le mani callose di un contadino. Ti sei mai innamorata di un cliente visto che affermi di avere con alcuni di loro un rapporto vero? Io conosco solo un tipo di amore. Quello per mio figlio. Tutto il resto è cenere e polvere. (continua) |
Post n°109 pubblicato il 07 Maggio 2008 da baciamiancora2006
(prima parte) Una sera mentre ero in chat ho conosciuto una donna spigliata la quale mi chiedeva chiarimenti in merito ad uno degli argomenti trattati nel blog. La conversazione è stata interessante, toccante la confidenza che ne è seguita non per via web. Le ho posto diverse domande alle quali ha risposto senza remore, e senza finti pudori, dandomi il consenso di poter pubblicare poi la nostra inconsueta chiacchierata. Una deliziosa donna, dalla vita difficile, e dalle confidenze scioccanti, che per la tutela della privacy chiamerò Luana. Luana, quanti anni hai? 34 ad agosto Dove vivi? In toscana Com’è la tua situazione familiare? Vivo con mio figlio che ha 9 anni. Sono separata da cinque. Posso chiederti come mai è finito il tuo matrimonio? Son rientrata da lavoro un giorno prima, rispetto alla data prevista e l’ho trovato nella nostra casa con un’altra Che lavoro fai? L’interprete part-time, e in quel periodo ero fuori con la mia azienda per una fiera Ti piace il tuo mestiere? Si molto, ma non è remunerato bene e c’è tanta concorrenza Dove vivi adesso? Sempre in toscana. Ho cambiato città dopo un periodo di depressione e di stallo. Ho preso una piccolo appartamento in affitto. La casa era sua Il tuo ex ti aiuta economicamente? Poco e in modo discontinuo. E’ stato furbo a non intestarsi nemmeno la macchina ed io attualmente sono solo separata. Ma comunque, anche in futuro la situazione non cambierà. Quanto arrivi a guadagnare a fine mese? Fino a poco tempo fa arrivavo a 700 euro, il pomeriggio e la sera, a volte anche di notte, facevo assistenza agli anziani disabili. Il che prevedeva anche le pulizie domestiche. Ma sai, quando devi portare il pane a casa per tuo figlio, non pensi che hai una laurea in lingue e letterature straniere e che hai faticato tanto per arrivare a prenderla. Ti dimentichi di aver avuto anche dei sogni un tempo. L’importante è non fare mancare almeno l’indispensabile ai tuoi figli, anche se ti ammazzi di lavoro a cominciare dalle sei del mattino senza sapere quando potrai tornare a casa. Quando hai pensato ad un altro modo alternativo per guadagnarti da vivere? Una sera tornando da lavoro, ho trovato il mio appartamento completamente svuotato. Sono andata in camera e mi sono subito resa conto che a parte mio figlio e le lacrime non mi rimaneva null’altro. Mi avevano portato via il sangue, la fatica l’orgoglio. Avevo appena riscosso e non avrei potuto pagare l’affitto, né le bollette, né comprare da mangiare. Non avevi parenti o amici che avrebbero potuto aiutarti? La mia vicina di casa, che per mio figlio è come se fosse sua nonna. Ma non potevo abusare della sua generosità. Aveva una situazione economica precaria anche lei. Sono figlia adottiva di genitori anziani che non potevano avere figli per cui non ho fratelli e sorelle. Mi hanno disconosciuta nel momento in cui ho deciso di lasciare mio marito. Si sono sentiti messi in piazza alla mercè dei pettegolezzi come fossero oggetto di vergogna. Ma non biasimo mia madre. E’ una donna che ha imparato a subire anche fisicamente, per tutta la vita il carattere rude di mio padre. E pretendeva che facessi altrettanto. Come hai dunque cominciato a prostituirti? E’ cominciata per caso. A circa venti dal furto. Col mio titolare. E’ un uomo facoltoso, e sapeva della mia condizione. Io ero in un periodo buio. Erano già due anni che avevo lasciato mio marito e che non avevo interesse né tempo per frequentare un altro uomo. Ero ad una cena aziendale, una delle poche alle quali ho partecipato, con lui e i colleghi, per festeggiare un contratto grosso chiuso quel giorno, e mio figlio era dalla vicina per passare la notte. Che dirti, mi ha accompagnata a casa e sapevo che se l’avessi invitato a salire sarebbe finita in quella maniera. Ma ne avevo bisogno, e voglia di sentirmi bella e desiderata da un uomo. Nonostante lui fosse sposato. Così prima di andare via dopo circa un paio d’ore, era sulla porta, ha messo la mano in tasca e dal suo portafogli ha tirato fuori 500 euro. Non ti sei sentita offesa di primo acchito? Certamente, e non li ho accettati. Ma lui mi ha subito ammonita dicendomi che non erano per la bella serata passata insieme, e che non m’aveva presa per una puttana ma che avrei dovuto prendere quel gesto come una sorta di aiuto da parte di chi mi voleva bene. Ovviamente non ho creduto alle sue lusinghe. Con quel gesto ha voluto chiaramente lasciare intendere solo una cosa. Ha messo una barriera tra me e lui, in virtù della quale non avrei mai potuto illudermi che potesse un giorno far parte della mia vita in veste di uomo. Con quei soldi ha comprato bene il mio silenzio….. Li ho presi,e da quel giorno con quel gesto sono diventata una femmina a pagamento.
(continua….) P.S. se qualcuno avesse delle perplessità o voglia e interesse di rivolgere qualche domanda a Luana già da ora può farlo nei commenti sempre che tali domande siano poste con intelligenza, decoro e soprattutto col massimo rispetto. Altrimenti provvederò alla rimozone immediata del commento. Grazie. |
Post n°108 pubblicato il 15 Aprile 2008 da baciamiancora2006
Racconta della coppia omosessuale più felice del mondo che vive insieme ai suoi amici nel quartiere gay West Lahunga Beach(immaginario) dove l'omosessualità è talmente comune che possono sentirsi completamente liberi di essere se stessi. Questa genialata televisiva nasce dal cortometraggio ‘Rick & Steve’ di Q. Allan Brocka presentato nel 1999, diventato un vero e proprio cult negli States. In Italia in occasione della rassegna salernitana "Cartoon On the Bay" la giuria del Pulcinella Award ha assegnato a "Rick e Steve, la coppia gay più felice del mondo" il premio come miglior serie televisiva dell’anno nonostante le polemiche sulla partecipazione del cartone animato (candidato nella categoria “per tutte le età“) da chi ha ragione di considerare come Carlo Nardello, amministratore delegato di Rai Trade, che tale programma televisivo è inadatto a trattare tematiche “delicate” come l’omosessualità(oserei aggiungere altamente ostentata nel modo meno dignitoso) in un prodotto destinato ai bambini. E' talmente poco ortodosso che ci assicurano, non verrà con ogni probabilità mandato in onda nelle televisioni generaliste. Ed io, quale genitore me ne compiaccio. Perchè i bambini hanno il diritto di essere tutelati. Perchè i bambini non vanno confusi. Bisogna prendere atto che gli omosessuali fanno parte della nostra realtà ed hanno gli stessi diritti umani in quanto tali. Ai nostri figli dobbiamo insegnare questo, a convivere serenamente e senza discriminazioni assurde con le tante realtà del mondo. Ma da qui a far passare l'omosessualità come norma naturale di vita, come simbolo della famiglia da emulare, beh scusatemi ma sembra una barzelletta. Ognuno è libero di fare le proprie scelte sessuali senza dover essere di conseguenza discriminato e scartato come paria, ed essendo tali investono esclusivamente il campo "personale". Non vedo pertanto il motivo di ostentarle ad ogni costo. Lo trovo di cattivo gusto. E oltremodo diseducativo. Tuttavia non dimentichiamoci che queste tematiche mature quanto delicate, fanno parte del "mondo degli adulti". Perciò signori, i bambini teniamoli fuori per favore... almeno da questo... |
Post n°107 pubblicato il 04 Marzo 2008 da baciamiancora2006
sottotitolo(perchè LE CORNA SI DIFFONDONO COME LA PESTE) Per definizione se è vero che il sesso in una coppia stabile stia andando in estinzione, di rimando prolifera sotto le morbide coperte (o eventualmente sulla scrivania dell’ufficio tra graffette e post it , o nei parcheggi degli ipermermercati chiusi etc…. etcc……. etccciùùùùùùù –scusate-) della segretaria ammiccante per esempio(che poi magari è pure racchia). Leggevo l’altro ieri un articolo in cui i signori uomini, costantemente si lagnano degli estintori sparati a gogò dalle proprie compagne, a sopire i turbinosi e violenti focolai indotti dalla loro selvaggia natura ormonale. Lamentavano la scarsità di intesa sessuale specie dopo la nascita di un bambino, la mancanza di giochi erotici ai quali magari si ricorreva un tempo per dare vita al rapporto, e ancora la poca complicità durante l’amplesso(quando per miracolo divino succede di fare all’ammore). Le statistiche confermano questa sofferenza soprattutto da parte dell’uomo e addirittura in casi estremi dichiarano la partner a conoscenza delle abitudini poco ortodosse del proprio compagno, evidenziando in queste, le cause maggiori delle DOVUTE protuberanze che spesso sentiamo pesanti sulla nostra appena fatta, messa in piega. Della serie: tanto se non ci pensi tu c’è la vicina infoiata o la collega vogliosa ad appagarmi. E non devi lamentarti se hai prurito in testa. Poi ovviamente in base alle modalità e alla frequenza c’è chi subisce l’effetto collaterale del prurito chi invece rimane bloccata sotto i portici. Ma questo amiche, è un dettaglio. Ovvio che poi non dovremmo far caso se la sera mentre il re della foresta sprofonda sul divano inchiodato al televisore sorseggiando brandy(per non dire birra), ci prende l’insana voglia di fargli una passerella sensuale lì davanti e ti manda a quel paese perché s’è perso le mutande di Flavia Vento. Come non dovremmo far caso se compriamo della lingerie nuova di zecca e viene sfoggiata sperando che non ti tolga gli occhi di dosso. E invece ti tramortisce dicendo – però amore, ti andava meno aderente l’ultima volta - . Per non parlare poi dell’orologio biologico. – No, tesoro oggi non si può sono nei miei giorni-, e lui – ma come, se le hai avute la settimana scorsa?- ……Attimo di riflessione interdetta….- no tesoro mio, veramente è passato un mese da quando hai sollevato i tentacoli dal divano-. Poi invece ci sono delle situazione in cui siamo più fortunate, durante i giorni fuori da impedimenti anatomici. Ossia il manifesto vitale del testosterone. Specie dopo i pasti. E se al tuo compagno va di farlo dopo pranzo, non devi pensare di mettere a posto casa prima di correre a lavoro, devi mollare i piatti per assecondarlo( e piacevolmente altrimenti si sente offeso nell’onore), tanto quando rientrerete a casa la sera ti aiuterà nelle faccende non sbrigate. Ora, vorrei dire a questi uomini, che forse anziché andarsi a nascondere sotto la sottana della bella di turno, sarebbe meglio farsi una sana chiacchierata con la propria donna(sempre se si è davvero interessati), esprimerle quali possano essere i disagi e cercare soprattutto di ascoltare anche lei. Ma, sappiamo bene che per quanto questi benedetti motivi per i quali veniamo esonerate dalla nefandezza di un simile compito(e dovremmo pure ringraziarli), possano essere la causa di un effettivo imbarazzo relazionale, sono per lo più una chiara giustificazione alla loro “smania da rimorchio”. Perché all’uomo piace il nuovo. Specie una sottoveste nuova. Ma anche questo amiche è un dettaglio. Ne vogliamo parlare? |
Post n°106 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da baciamiancora2006
E’ finita male anche questa storia. Soprattutto per la famiglia dei due bimbi e per chi come me, conservava ancora una speranza di vederli tornare ancora vivi, nonostante fosse già stato incriminato il padre per duplice omicidio e occultamento di cadavere. Ci sono gli estremi per riaprire il caso secondo l’ipotesi della disgrazia. Solo l’esame autoptico aiuterà a far luce sulla vicenda. Alcuni di noi, perduta la speranza di ritrovarli ormai vivi da qualche parte, pregano in questo. Perché la mente umana non accetta che un padre o una madre possa far del male ai propri figli. Perché un genitore ha il compito di proteggerli da tutto e da tutti, anche se la vita ci insegna che questo non sempre è possibile. Che le indagini facciano il loro corso per riportare a galla la verità. Anche se il risultato non cambia, e la giustizia Italiana, sappiamo, non paga la perdita di una vita umana. Siamo a febbraio e la mia mente torna indietro allo stesso mese di ben nove anni fa, quando è stata ritrovata, nel mio paese, lo stesso paese di Ciccio e Tore, Maria Pia La Bianca, che oggi avrebbe 28 anni come me. Un delitto atroce, disumano per la violenza e la brutalità inspiegabile inflittale, che ha distrutto una famiglia intera e ha scosso i cuori di chi la conosceva e non. A quel cuore di mamma e di padre, non è mai stata restituita giustizia degna di essere chiamata tale. Perché noi paghiamo le tasse anche per riabilitare gli uomini che hanno ucciso senza pietà i nostri figli. Alcuni imparano un lavoro e se ci credono, pregano Dio perché li assolva. Altri addirittura si laureano, e grazie alla condizionale, dopo l’espiazione ridicola dei propri peccati sono reinseriti nel nostro contesto sociale con un mestiere retribuito, servito su di un piatto d’oro. La giustizia terrena non paga un cuore strappato per sempre. Ho finito per crederci. Ed è inutile cercare il perdono. Il perdono che da quei cuori in pezzi mai arriverà. Per questo, nel caso di Ciccio e Tore, che si scopra sia stata una disgrazia o meno poco importa per chi sente davvero di averli persi. Il risultato non cambia, e la verità con una giustizia inesistente non aiuta. Ciao Bimbi, tutta Gravina si stringe attorno a voi perché possiate solo riposare in pace. Mariella |
Post n°105 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da baciamiancora2006
Ieri mattina sono uscita a far la spesa, come al mio solito in tuta, scarpe da ginnastica, cappello e sciarpona di lana(ok, nonna Maria quando va a fare la spesa è sicuramente più seducente di me, d’accordo) e mi sono imbattuta in una scena raccapricciante. Caricavo la spesa in macchina quando ad un certo punto si è palesata la verità davanti ai miei occhi. Un esemplare di animale umano femmina sui trentacinque anni circa, vestito di tutto punto. Criniera tesa, dritta , compatta e laccata dal bulbo alla punta, che alla prima folata di vento siberiano(avete presente quel vortice di aria fredda che t’arriva quando a sorpresa si aprono le porte automatiche dei supermercati?) è partita sollevandosi per rimanere immobile parallela al terreno. Sorvoliamo sul trucco fuori stagione(cernevale è finito) e arriviamo al cappottino. Cadeva a metà coscia, di un chiaro color cipria in lana sottile(il piumino no, he??!!) arricchito da un collo in pelliccia meticcia(l’incrocio era cagna-ghepardo) di pelo rasato. Sotto indossava una gonna lunga al di sopra del ginocchio e collant(spero non fossero autoreggenti) color carne. E i suoi piedi… Tutto quel agghindarsi, solo per loro. In effetti erano meravigliosi. Meravigliosamente surgelati a dovere da decoltè nere in pelle, tacco a spillo 12. Si apprestava ad uscire dal supermercato tutta impettita quasi si sentisse l’unica donna di classe in mezzo a tanta zavorra(me compresa). Fino al punto che non essendo motorizzata doveva caricarsi la spesa chissà fin dove. Ebbene i muli da soma viaggiano più leggeri. La scena è stata commovente. Camminava controvento antartico con la chioma sparata stile Goku, e per mantenere il proprio baricentro proseguiva imperterrita a gambe aperte con le ginocchia leggermente piegate l’una andante verso occidente, l’altra, in direzione oriente. Poi ad un tratto dopo un tentennamento evidente(e lì ho pensato, <<ora scende di forza dall’impalcatura h12 e si spiaccica sul cemento insieme alla spesa>>)si è fermata. Povera stella. Era così concentrata a tenere il mento sollevato che non ha visto quella grata di m**** sotto i suoi piedi. Avete presente le grate che servono ad arieggiare i garage sottoterra? Pare che abbiano un’altra funzione. Quella di ospitare a tempo indeterminato i nostri tanto amati tacchi a spillo. A circa qualche metro di distanza sembrava che stesse facendo mobilità articolare per le caviglie, invece cercava di sfilare il suo tacchetto da quella grata infernale, nella speranza di non lasciarlo lì per ricordo. Alla fine è riuscita nel suo intento, e ha proseguito nel suo cammino altamente seducente ed eccitante. Son sicura che tornata a casa spinta dai movimenti pelvici prodotti dai suoi tacchi a spillo, abbia preso suo marito(o qualsiasi malcapitato sottomano) e fatto sesso. Io invece son tornata a casa senza nessun movimento pelvico indotto, benedicendo le scarpe basse e chi le ha inventate. M.(coi tacchi a spillo solo all'occorrenza) |
Post n°104 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da baciamiancora2006
Quelle sono come fiumi di parole fatte d’aria, che ti gonfiano coi loro zuccheri ma non ti saziano… Ma sentirsi un’eccezione nella vita di una persona che ami … Deve essere davvero appagante… A tal proposito mi viene in mente una scena tratta dal film “Tristano e Isotta”, in cui i due amanti mentre si amano si confrontano. Riporto il breve dialogo che spiegato soltanto non renderebbe l’idea. E’ lei che chiede a lui… ”Quante donne hai amato prima di me?” “…Nessuna...” “…E dopo di me?” “…Nessuna…” Sicuramente Tristano nei suoi trascorsi ha amato e ha sicuramente avuto delle donne. L’amore si manifesta in tante forme, di certo una non meno importante dell’altra. Ma Isotta era l’Eccezione. Per l’amore di lei ha tradito la fiducia, l’amore e l’amicizia del suo Re. Ha tradito il suo regno. Non l’avrebbe fatto per nessun’ altra. Per nessun motivo al mondo. Né prima, nemmeno dopo di lei. Questa è la differenza del passato rispetto al presente. Di un rapporto rispetto ad un altro. Perché Lei era l’eccezione.
“…..e non mi resta M.(…. Strapparti il cuore a morsi per tenerlo stretto stretto nel mio pugno chiuso, e poi buttarlo giù…fino in fondo al mare…)
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Post n°103 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da baciamiancora2006
Era il balsamo per i lunghi capelli di mia madre... Era una cuore di miele in mani callose... Era l'odore dei biscotti al burro a merenda... Era il rosario alle sette ogni sera... Era il profumo delle mele cotogne cotte sul bracere... Era il terzo letto della cameretta... Era il colore viola sui piedi che facevano scorrere il mosto... Era la ninnananna la sera a luci spente... Era la crostata di ciliegie fino alla nausea... Era il cioccolato mangiato di nascosto... Era una mille lire per ogni buon voto a scuola... Era la befana la notte dell'epifania... Era una mano per me l'altra per mia sorella... Era lo strazio di vivere a lungo, quel primo febbraio di nove anni fa... Era il sorriso su di una sedia a rotelle... Era un filmino mentre cantava "O sole mio"... Era l'alba e il tramonto per novantacinque anni... Era ogni giorno dell'anno per i miei ventotto... Era mia nonna che si è arresa ieri... Ciao Annina ..... "Fai piano i bimbi grandi non piangono...." M.(questa volta ho fatto in tempo) |
Post n°102 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da baciamiancora2006
forse delle strade innevate che non le hanno fermate... forse delle sue pazze compagne di viaggio, della loro folle tenacia, dei treni presi all'ultimo momento, delle corse a perdifiato, delle coincidenze, delle chiacchiere in vagone per mantenersi sveglie.. forse dei ventanni perduti ma ripresi adesso con gli interessi... forse di una città meravigliosa fatta di fontane, ponticelli e luci colorate... forse del volley, del Palaverde e dei giocatori giganti che lo riempiono... forse delle sciarpe di marca da regalare senza cappello in coordinato, perchè oggi nel negozio non c'era più... forse di un cappello russo, un pò grande per la sua testa ma che adora e che probabilmente non porterà mai in tintoria... forse della confettura alla pesca perchè è allergica e l'imprevisto la fa correre imprecando in farmacia per un antistaminico... forse di uno sconosciuto che la guarda da non molto lontano e senza troppo imbarazzo, tra gli scaffali di un negozio di scarpe le sussurra "Che buon profumo..."... forse di un caffè, dei vigneti spogli attorno, di due mani complici, di canzoni per bambini e neve di zucchero... E' innamorata... Del suo regalo di Natale... Della vita... O forse di un sogno... Ma questa è un'altra storia... P.S. Un ringraziamento speciale lo devo a Mary e Francy, alla pazzia, e alla tenacia... Grazie perchè insieme abbiamo reso possibile tutto questo... M(perchè volere E' potere e non solo a Natale...) |
Post n°100 pubblicato il 29 Novembre 2007 da baciamiancora2006
Ti regalo l'alba... perchè è l'inizio... Ti regalo l'alba... perchè gli amanti rubano l'ultimo bacio prima di congedarsi e lasciare entrare il sole Ti regalo l'alba... perchè hai sognato, e di quel sogno ne conserverai gelosamente il ricordo Ti regalo l'alba... l'ultima, quella che ho visto sorgere e riflettersi nel mare Ti regalo l'alba... perchè il sole splenderà una volta ancora... M.(...manca poco) |
Post n°99 pubblicato il 02 Novembre 2007 da baciamiancora2006
nella foto: in stazione, gente che che aspetta di entrare nello stesso vagone |
Post n°98 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da baciamiancora2006
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Post n°97 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da baciamiancora2006
Figlia: - Mami, perchè quel bambino è nero? ha fatto il bagno nella nutella?- Mamma:-Ehmm...- Figlia: -he? he? he?- Mamma: -No amore, è Dio che ci ha creati tutti diversi....- Figlia: -e perchè mami?- Mamma: -ehmmmmm...perchè...perchè...facciamo così, stanotte glielo chiedo e domani ti dico cosa mi ha detto, va bene? ora però a nanna!!!- Figlia: -Si, ma io volevo essere nera come lui... (inizio di un catastrofico pianto finto)...- Mamma: -Ma amore, sei carina così, sei proprio come Cenerentola lo sai?- La figlia diabolica in un momento di pura riflessione... - ma io non voglio essere come Cenerentola, lei non ha amici, parla solo coi topi e con gli uccelli...mami perchè le principesse parlano solo coi topi e gli uccelli? Mamma(giunta ormai in uno stadio irrazionale e di depressione avanzata)- no amore, le principesse sono belle e buone e sono amiche di tutti gli animali, che si amano e vivono insieme felici e contenti... Figlia: - mami, ma i topi amano gli uccelli? Mamma(con voce appena percepibile)- si...soprattutto le tope... Figlia: - le tope femmine????- Mamma: - Figlia: -Mami tu sei bella come una principessa, pure tu parli con gli uccelli? sono così carini, li ami????- Mamma- si amore li amo....- Figlia: - mami ma esistono gli uccelli neri?- Mamma L'indomani a pranzo: Figlia: - Papi, lo sai che mamma parla con tanti uccelli?- Papà(perplesso)- ?- Figlia: -si ma ama gli uccelli neri-.... .............. Ebbene gente questa favola ha più di una morale.... |
Post n°96 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da baciamiancora2006
Di gente che fiata continuamente sul collo della mia messaggeria per dirmi come fare per mantenere il blog come oggetto di interesse comune e di successo. Dunque Preghiamo:
N.B. Non ho bisogno di consigli "utili per il mercato". Il mio blog non è in vendita. Sia ben chiaro. QUESTO è IL MIO SPAZIO E CI FACCIO QUELLO CHE VOGLIO. E adesso tutti in coro: AMENNNNNNNNNNNNNNNNN |
Post n°93 pubblicato il 07 Settembre 2007 da baciamiancora2006
Come il cielo è il mio cuore...variopinto di mille sfumature di grigi Fa freddo oggi. Molto freddo. E non riesco a trovare un pensiero che mi scaldi. Oggi compie un anno il mio piccolo blog. E la mia mente va ai giorni in cui l'ho creato. Agli avvenimenti che hanno in un modo o nell'altro cambiato il corso della mia vita. A quello che non ritenevo mai possibile accadesse. A quello che invece è stato. A quello che non sarà mai più. Apro il cassetto dei maglioni e lì al di sopra di tutti c'è quello grigio che ho comprato per ultimo circa un paio di settimane fa. Lo porto sul viso e cerco di inspirare. Profuma ancora di aria straniera. Quell'aria che è stata a me cara quanto non puoi sapere. E' una sensazione sciocca. Una misera illusione. Lo so. Ed io mi ci crogiolo comunque da folle quale sono. Ma il maglione odora di nuovo non di vecchio. Non di passato nel quale vorrei ancora immergermi e annegare. Ahimè si inciampa nella vita, si cade e a mio malgrado, non potrò mai fare ammenda. Prendi la macchina e cominci ad accelerare sempre più forte. E' fantastico sentire quell'adrenalina che nemmeno ricordavi più d'avere. Continui a spingere il pedale ancora ancora e ancora.... Avverti il vento violento sul viso e le vene che pulsano sempre più forte, e ti senti quasi rinascere. Sfidi il destino se ci credi e spingi l'acceleratore giù, ancora più giù. E ti sembra di volare. Fino a quando non perdi il controllo della macchina, esci fuori strada e ti schianti contro un albero. Ringraziando Dio ne vieni fuori illeso. E' stato bello per quanto è durato.... volare.... ma cosa ricorderai in futuro? ....non di certo il volo. E così scaccerai a pedate quel ricordo e tutte le emozioni annesse. Eviterai di pensare a quella macchina maledicendo il giorno che l'hai accesa. Ma ormai, ti dici, è acqua passata, fortunatamente. Meglio non pensarci più... Dimenticherai presto.... Molto presto.... E il mio cuore non trova pace. Devo uscire. Voglio uscire. Indosso quel maglione insieme ai miei jeans preferiti. Quelli oramai fin troppo consunti. Sorrido all'idea degli strappi che aprono la stoffa svelando lembi di pelle e di intimo. Quella pelle che un tempo.... Mi ricopro di lana sottile. Faccio una coda leggera. Non ho voglia di truccarmi il viso. O di indossare maschere. Nella trasparenza mi stringo forte nel maglione e nei ricordi. Chiudo gli occhi. E quasi sento le tue braccia avvolgermi di nuovo.... M. (che la sta ascoltando proprio adesso alla radio) |
Post n°92 pubblicato il 06 Settembre 2007 da baciamiancora2006
MORALE DELLA FAVOLA: Anche le zanzare se ignorate, imparano a strisciare come i vermi, e soprattutto son sempre femmine. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: Se la zanzara HA BISOGNO DI PUNGERE PER CAMPARE, lasciala fare. Quanto possono durare i postumi del morso di una piccola zanzara??? M.(che si stupisce ancora per la cattiveria della gente) |
Post n°91 pubblicato il 03 Settembre 2007 da baciamiancora2006
Sono in una fase della mia vita. La stagione fatta di "mattini dopo". Quella pregna di sapori salati e amari come il fiele. Ma non pagherà più nessuno per le scelleratezze di un altro. M.(mi chiedo se sia esistita nel mio piccolo mondo una sola anima che mi abbia conosciuta davvero) |
Post n°90 pubblicato il 31 Agosto 2007 da baciamiancora2006
" Quando il piacere è violento finisce male. In un attimo arde come il fuoco e le polveri che in sè riunisce ed esplodono. Il miele dolcissimo nausea per la sua stessa dolcezza. Perciò amatevi con moderazione." Diceva Mastro Shakespeare Certo, io ci credo. Io. Ma c'è gente a vent'anni(e non solo) che passa la vita a compiacere in tutto e per tutto il proprio compagno. Il chè ovviamente non intacca di uno spillo la mia persona, fino a quando non mi si fanno discorsi tipo " mi spiace per te, è come se vivessi da sola, ma come fai a stare bene se vi vedete al massimo un paio d'ore durante l'arco della giornata? Lo chiami amore questo?" E queste sono proprio il genere di domande che mi fanno incazzare. Che diritto ha la gente di sindacare sul tuo personalissimo rapporto di coppia? Come può giudicare e su che basi, il manifestarsi dell'amore e darne le sue accezioni? E si, perchè è amore quando alla fine condividi anche una stupidissima virgola col tuo compagno e ci vai perfettamente d'accordo su tutto, giusto? "Ci vado d'accordo" Che vorrà dire poi!!! Diceva il signor Moccia " L'accordo è qualcosa che ha a che fare con la musica. O peggio coi contratti. L'amore invece è quando non respiri, quando è assurdo, quando TI MANCA, quando è bello anche se stonato quando è follia... Quando solo all'idea di vederla con un altro attraverseresti a morsi l'oceano..." E come fa a mancarti l'amore se ce l'hai perennemente appiccicato ai pantaloni come fosse supercolla? Dio me ne liberi, se fosse così. Passare la sacrosanta giornata, tutti i giorni alla stessa maniera. Vado in palestra con puccino mio. Vado a fare una sauna con puccino mio. Vado a prendere il caffè con puccino mio. Vado a fare shopping e ci vado assolutamente con puccino mio. Vado a farmi un w.e. e ci vado con puccino mio. Cena con le amiche? Vi dispiace se viene anche puccino mio?Sto al telefono (e fammi indovinare con chi??!!!!!) con puccino mio. Tra un pò non mi sorprenderà se puccino suo la seguirà come Fido pure in bagno. E a te, dispiace per la sottoscritta? Forse non è ancora chiaro che non è la quantità del tempo che si passa con le persone a cui si vuol bene, ma la qualità dello stesso che rende autentico e profondo l'amore. E a dirla tutta, questa morbosità nei rapporti mi fa venire la nausea. Mi sentirei oppressa, claustrofobica, chiusa, in prigione. Povera ragazzina, non sono io che dopo dieci anni di relazione con il mio attuale marito, parlo di lui come fosse una palla pesante al piede. E quando hai finito di condividere tutte le pulci della tua vita con lui che ti rimane? Niente. Hai il tempo scaduto. Ed è allora che vedi quelle coppie tristissime nei ristoranti a cena che si rivolgono la parola solo per farsi passare magari del vino. Ormai sanno tutto dell'altro. Nessuna novità. Tutto diventa scontato. L'abitudine. La routine. Ecco come si riducono i rapporti. A sfogliare un libro già letto mille volte. E ti spiace per me? Io vivo libera le mie passioni. Esco con le amiche. Vado al mare con le amiche. Non esistono per me domande del tipo "sei uscita vestita di bianco e rientri a casa vestita di viola, da dove arrivi?" e viceversa. Non vivo in preda all'ansia, perchè mio marito è andato a farsi un caffè col suo migliore amico e ancora non rientra. Vivo il mio uomo intensamente quando il tempo e il menage familiare me lo permettono mia cara. Lascio che viva sereno anche nei suoi spazi. Ognuno credo, debba averne. Alla fine è come ballare il tango :io non entro nel tuo spazio e tu non entri nel mio. E questo non esclude assolutamente la condivisione di qualcosa di grande quale la vita insieme e l'amore. O mi sbaglio? Detto ciò, corro a farmi una doccia. Ho l'addio al nubilato di una mia amica di squadra stasera. State tranquilli, nulla di alternativo :) Niente streap, niente scherzi infami. Siamo ragazze serie noi, che credete!!!!!! :O M.(come al solito in ritardo) |
SCAMBI EMOZIONALI
Perifrasi
lento schiudere
di parentesi simmetriche
e caparbie flutti
di salinità crescente
scorrono in aiuto
alla germinazione
di piaceri inconsueti
la mano scopre un volto
per saziarne un altro
di enjamber
Danzando lenti
si lascia a speranza
il sentiero di destra
come se il suo accettare fosse
implicito
lei non si butta
su ogni vita
su ogni invito...
di enjamber
SCAMBI EMOZIONALI
Viaggio a Nord ovest
È morta e breve la vostra pianura,
così l’abbiamo sognata dal treno dei caci
E delle sedute strette,
Intercettata da troppe case
E macchine in tripla fila.
Era il ’56 e il Polesine
Ancora indugiava sotto
I terrori di ogni piena
La luce di novembre filtrava a fatica
tra nebbie e rovi esausti.
Era lunga la terra solcata di scoline,
Enorme dopo l’aratura dell’alluvione.
Scesi dal treno che univa Bari
Alla nebbia tendevano lo sguardo
Verso né mare né monti,
Solo lembi di terra a perdita d’occhio
I figli del tavoliere scoprirono
Un’aria di inquietudine
Come se lo spettro dell’infinito
Aleggiasse su quei campi attoniti.
Avevano sognato bene tutto
la sola data era sbagliata.
Tornassero ora nulla sarebbe fuori posto
Con capannoni ammassati su case
Tenute grandi come un orto e
Macchine che si sorpassano
Lungo canali fetidi.
Non occorre che la cornea di un vecchio
Per abbracciare tutto l’orizzonte
Circondato dai nuovi colli di discariche
L’acqua ospita solo gamberi alloctoni
E digiuni di plastica eternit e cfc.
di enjamber
SCAMBI EMOZIONALI
Una Maria
Maddalena fu donna
Cui non bastò l’amore
Portatele un nazzareno
che faccia di lei
ciò che ho fatto di quell’albero
la sera che mi rifiutò
che la porti nella polvere
nel succo dei suoi occhi di vento
che la faccia strisciare
serva di ignoti pezzenti
che la privi di essenze trucchi e vesti
che la ricopra di sangue ed acqua
dal trono dei tarli
che si conceda un solo orgasmo in morte
che la lasci invecchiare dimentica e una
che un sorriso ebete d’estasi l’appaghi
SCAMBI EMOZIONALI
Ostranjenje
gocce grosse e tonfe
sciaguattano sulla polvere
e su scarpe
cedevoli tacchi quadri
di recente lucidatura
beige
un cielo di stenti frolli
fa del porfido tazza
senza manico
so che quella era casa mia
di enjamber
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