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Amore e bisogni
Post n°197 pubblicato il 06 Febbraio 2010 da Laughing.man84
L'amore è il sentimento più intenso che possiamo provare. Su questa limitativa e ridottissima definizione, probabilmente tutti siamo d'accordo. Ma può esistere una definizione universale di questo sentimento, che metta d'accordo tutti? Perchè ognuno di noi ha un diverso modo di amare? E' la struttura del sentimento che è diversa? Credo di no. Se tutti quanti proviamo qualcosa che battezziamo in modo convinto sempre con lo stesso nome, è perchè abbiamo riconosciuto la natura reale di questa essenza che sa brillare di luce propria. Dove risiedono allora le differenze? Forse la risposta non è poi così difficile. "Modo di amare" implica la definizione di un comportamento. E quando l'uomo agisce, entrano in gioco tante componenti. Ogni nostro comportamento va nella direzione del soddisfacimento di un bisogno. Sono nostri forti bisogni quello di amare e quello di essere amati. Nel ricevere amore, entrano in gioco i nostri canali percettivi, che si orientano verso ciò che più necessitiamo. Nel dare amore, la nostra personalità influenza i nostri atti, privilegiando le azioni che più ci fanno stare bene. Possiamo pensare alle due componenti come fase attiva e fase percettiva dell'amore. Nella relazione con la persona amata, l'ideale si raggiunge quando la fase percettiva dell'uno è alimentata da quella attiva dell'altro, mentre le due fasi attive possono esprimersi liberamente perchè quelle ricettive sono soddisfatte. Ecco perchè in amore è importante dare ciò che l'altro ha bisogno di ricevere. Lo scambio reciproco delle fasi attive passa e dipende dal funzionamento di quelle ricettive. L'armonia complessiva esiste solo se ogni fase si incastra con lo speculare opposto della persona amata.
Fortunatissimi, dunque, coloro per il quale la realizzazione di questa armonia avviene in modo spontaneo. Sventurati, invece, i partner per i quali ciò che si ha bisogno di dare e ricevere coincide, invece di complementarsi! Per essi il realizzarsi ideale della relazione diventa uno sforzo, in cui continuamente bisogna dimenticare i propri bisogni e concentrarsi su quelli dell'altro (che paraddossalmente sono identici ai propri!). E ogni volta che, stanchi, ci si concentra sul bisogno di ricevere, il ciclo viene interrotto inesorabilmente, dando origine a una crisi. La relazione d'amore è un sistema complesso, e ogni volta che si ferma è difficile rimetterlo in funzione. E a lungo andare, la convinzione inizia a scemare. E' quando si realizza di poter avere qualcosa che meglio risponde a ciò di cui abbiamo bisogno, che una parte di noi stessi inizia a pensare, pensare.. TU |
Inviato da: puzzle bubble
il 03/05/2012 alle 14:20
Inviato da: shadow
il 28/10/2010 alle 22:32
Inviato da: La_tua_donna
il 25/10/2010 alle 21:27
Inviato da: Fehde
il 14/10/2010 alle 23:38
Inviato da: Alessia
il 19/06/2010 alle 13:18