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« Il mito della verginità ...Il mistero dello Spirito... »

NU' SUONN. Poesia di Antonella, alias 'Ndunetta, napoletana verace.

Post n°32 pubblicato il 28 Luglio 2009 da marcalia1

Esco solo per un beve momento dai ranghi seriosi dell'etnologia religiosa per pubblicare la poesia, in vernacolo napoletano, di Antonella Leone.

 

Nu' suonn

Stev assettat n'pont ò mar aspttann c'a luna accumparess. quann ....all'intrasatt, e comma 'pe maggìa , na palla grossa comm 'e o munn dint o ciel se 'vrett! Oe'!...ma..ie 'stong sctat o dorm?L'uocchie tuoie stann 'lla 'ddint dint a chella palla 'gossa,rossa e lucente. Sto' sunnenn...o 'ssacc, ie stong sunnenn.... E...oe'! ca m succer? Oe'! e lassm sta'!Chi...mo, m sta tirann 'che mman e pied mie? Oe'! Nun vogl scennr da 'cca'! Fatt 'alla'.Vavattenn chiunque tu 'ssìa. Chesta nuvola e 'pur chesta stella song dé 'mmie!

antonella

 
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marcalia1
marcalia1 il 28/07/09 alle 18:43 via WEB
Ho già detto in altre occasioni che il CdV è una scopiazzatura intellettuale di due testi: The Saint Grail (1982) di Baigent, Leigh e Lincoln nonché The Templar Revelations (1996) di Picknett e Prince. Io venni a conoscenza del primo libro leggendo Il pendolo di Foucault di Umberto Eco, e me ne innamorai subito. Non solo perché nelle "assurdità" che sosteneva era convincente, ma soprattutto perché finalmente, per la prima volta, la dogmatica cristiana usciva fuori dai ranghi arzigogolati della teologia per diventare cibo mentale per noi comuni mortali. Che io sappia, a parte qualche sporadico attacco da parte della Chiesa, questo libro è rimasto confinato ad una ristretta cerchia di lettori. Eppure, ha un taglio scientifico con argomentazioni valide, almeno nella sistematicità di un rapporto dialettico. Il CdV, al contrario, è un libro scritto in maniera elementare, con ampi voli di fantasia. A parte ciò, perché per esempio nessuno si scandalizza di D.H. Lawrence de L'uomo che era morto? E' sempre un racconto, ma Lawrence (che è un modernista)la dice grossa su Gesù e non è Brown, che invece eguaglia la pura idiozia finanche nella sua arte (?) narrativa neutra. Lo stesso dicasi per L'ultima tentazione di Kazantzakis, che ha avuto successo solo grazie al film di Scorsese. Il guaio del CdV sta quindi tutto nell'economia di vendita del romanzo: se non ricordo, dopo la Bibbia, è il libro più venduto in assoluto al mondo. Soprattutto perché ha messo in giro il simbolismo nascosto del Cenacolo, tematica già affrontata da Picknett e Prince in relazione anche all'affresco di Cocteau a Londra. Alla Chiesa insomma fa paura la diffusione abnorme del romanzo e forse il fatto che venga "metabolizzato" da persone suscettibili, senza spirito critico. Il cristianesimo non è solo traduzione certosina dei sacri testi antichi ebraici e greci. Altrimenti, se dovessimo accreditare solo quei testi, le traduzioni masoretiche su cui anche la CEI si basa non avrebbero senso. E comunque, in merito ai simbolismi nel CdV, è fatto accertato ormai che tanto il Priorato di Sion quanto la storia dei Dossier sono solo una montatura ad effetto. Riguardo all'archetipo femminino, non credo bisogna leggere Brown, bensì Bachofen e Neumann (minimo). Se riduciamo tutto a Brown, tanto vale andare un film dei Vanzina, almeno godiamo del pecoreccio.
 
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