Virgo's Girl @ sea

Dopo la Pasqua...

"Dio è risorto" e chi ci crede più.
Un forte malessere mi ha accompagnato durante il giorno di Pasqua.
Il forte rigetto di restare dentro ad una chiesa, tra la folla di gente rimbambita dall'incenso che ti annebbia la mente, tutti insieme all'unisono a recitare frasi nelle quali nessuno crede più.

Io ero seduta in mezzo a tutti in piedi: quando tutti sono in piedi nei banchi delle navate, tutti a fare gli stessi gesti ed a dire le stesse cose sembrano tutti uguali, tutti automi che fanno riferimento ad una sola idea di fondo che li accomuna e che si è inculcata nella loro testa come il peggiore dei virus...

Io mi sentivo una diversa in mezzo a tutta quella gente in piedi; mi sentivo parte ma non esattamente, mi sentivo in colpa a non recitare ma non riuscivo a pronunciare nemmeno una parola.
Mi sono sentita in colpa quando me ne sono andata "Come, è Pasqua e non vai alla messa?" Ma a me non fregava nulla della messa, ma è un peso insopportabile non andarci e non sai nemmeno il perchè.

Tutti in piedi tra i banchi delle navate della colleggiata di Santa Maria a Mare a Maiori ed io seduta, con la nausea, il mal di testa ed un pungente freddo nel cuore... una sensazione che non sapevo spiegare... che cazzo sarà???? Influenza???

E la sera una notizia come un fulmine a ciel sereno e corri da tua zia che è in fin di vita, con un casco da astronauta che la aiuta a respirare perchè da sola non ce la fa più.
Con le pietre dentro i polmoni come macigni, un piccolo gesto accompagnato da mille altri può cambiarti la vita.
Una piccola sostanza si accumula in un organo vitale ed è solo colpa tua e la sofferenza è accompagnata dal senso di colpa.
Un corpo estraneo si impossessa di te, ti cambia colore da dentro, come la peggiore delle notti, trasforma in nero le tue interiora.

Una boccata di fumo, due,tre e mille milioni di altre ti riducono in questo stato... ma, - vedi post precedente riguardo la dipendenza - evidentemente non ho le idee ben chiare per contraddirmi così... è che forse, infondo, ho troppa paura del mio destino avverso perchè non c'è nulla, tutt'ora, che stia facendo di sbagliato che possa provocarmi un destino avverso... ho paura che l'elemento sorpresa per me sarebbe troppo grosso...

E comunque, per riallacciarmi al discorso di prima, io non sopporto di vedere quelle cazzo di persone in piedi a recitare versi assurdi in una chiesa, ma a che serve pregare quando una persona non ha più nulla in cui sperare? Quando una macchina che ti fa respirare è il tuo solo ed unico appiglio alla vita?

Quando una crepa nel muro, due,tre e mille milioni di altre crepe possono distruggere te, la tua vita, i tuoi cari, quelli che ami, quello che hai costruito e non puoi farci nulla?

Quanto sono cazzo pessimista mentre sono seduta tra ebeti che blaterano il nulla dentro una navata di una chiesa qualsiasi, di un posto qualsiasi di questo posto assurdo dove il "cielo fa da tetto ad un mondo di paure e lacrime" (Una delle poche citazioni decenti di Cesare Cremonini)

Quanto sono stupida quando mi "creo il problema per le piccole cose" (altra citazione): ma sono le piccole cose che fanno i grandi problemi, sono le piccole incomprensioni che provocano le rotture, sono quei piccoli gesti che non sai fare ed ai quali "non badi" che provocano le fratture nell'anima...un gesto sbagliato, due, tre e mille milioni di altri gesti sbagliati...e poi... il finale è l'elemento sorpresa del quale non ne ho la più pallida idea e dal quale mi rifugio, purtroppo, in questo mondo fatto di paure e lacrime...