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Neve neve per il nostro 2° anniversario!

Post n°258 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da allessory

E siamo a 2, gli anni trascorsi insieme nella buona e nella cattiva sorte e di cose insieme ne abbiamo passate tante.
La nostra storia è stata scossa da vari eventi, positivi e negativi, che hanno influenzato il nostro modo di stare insieme ed hanno contribuito a solidificare il rapporto.
Ed ora sono due e come potevamo festeggiarli questi due anni? Facendo quello che ci piace di più fare durante le lunghe, fredde e buie giornate invernali: andando a sciare.

E così che, dopo che il mio manager mi ha approvato le ferie natalizie, abbiamo organizzato in un paio di settimane un ponte lungo sulla neve che iniziava il giorno dell'immacolata e finiva il sabato successivo e cioè l'11 dicembre, il giorno del nostro anniversario.

E siamo partiti per Bardonecchia, dove abbiamo trascorso tre romanticissimi giorni con gli sci ai piedi e tre romanticissime notti nell'hotel Best Western Rivè 4 stelle, proprio ai piedi del campo Smith, uno dei tre campi facenti parte del comprensorio sciistico di Bardonecchia, Val di Susa - Torino.

Il giorno 8 dicembre, Bardonecchia ci ha accolti con la pioggierellina fitta fitta, il freddo e le nuvole. Siamo arrivati all'ora di pranzo e tra una pizzetta davanti ad un forno ed un giro per il paese in cerca di un ottico, si sono fatte le 14. Giusto in tempo per prendere lo skipass di tre giorni.

La signora dello skipass era un pò restia a farci lo skipass a partire dal giorno successivo, ci consigliava di andare il giorno successivo in modo tale da non perdere il costo di quella giornata, nel caso non si potesse accedere alle piste. Ma noi confidavamo nelle previsioni meteo che ci hanno premiato per la fiducia, regalandoci tre giorni di splendido sole, temperatura perfetta per la neve, cielo azzurro e terso come non mai.

Finiti i giri, ci siamo diretti verso l'hotel ma, prima di entrare, abbiamo deciso di scoprire i dintorni di Bardonecchia, e così siamo andati a visitare le frazioni Les Arnoulds e Melezet, che sono legate ad altrettanti campi sciistisci. La nostra visita si è limitata ad un giretto veloce tra le viuzze anguste di questi due luoghi, non ci siamo andati con gli sci ai piedi perchè non era alla nostra portata.

Dopo aver sonnecchiato un pò in hotel, ci siamo preparati per andare a fare un giro in centro ma poi, attanagliati dalla fame, siamo arrivati puntuali per la cena in hotel, verso le 19:30 ed eravamo i primi a sederci.

La prima sera abbiamo mangiato come antipasto coppa con insalata ed aceto balsamico, come primo gnocchetti in fonduta di formaggio e come secondo cosce di pollo allo yogurt. Dopo gli gnocchetti, io e Michele avevamo ancora un sacco di fame, perchè le porzioni erano da gourmet e, cioè, troppo piccole rispetto ai nostri canoni. Ma poi, con il secondo, ci siamo saziati alquanto e, comunque, la cosa spettacolare della cena era che, in aggiunta, era possibile accedere ai buffet di antipasti e di dolci. Michele, ovviamente, si è tuffato a capofitto sui dolci, dove si poteva scegliere tra diverse torte, alla frutta, al cioccolato ecc, e diverse monoporzioni di pannacotta, mousse e tiramisu.

Io ero ormai già pienissima però non potevo evitare di lasciarmi conquistare dal dolce. Ho preso una monoporzione di pannacotta ed un tortino al cioccolato però, per poter buttare giù quelle cose, avevo bisogno di qualcosa di forte e così ho optato per un amaro locale, il genepi, fatto con la pianta genepi che si trova solo tra quelle montagne.

Così satolli, non potevamo andare subito in stanza, allora abbiamo fatto un giro per l'hotel per vedere quali fossero le facilities.
L'hotel, tra le altre cose, disponeva anche di un centro benessere che si chiamava "Mi ami", al quale si poteva accedere al prezzo convenzionato di 10 euro.

Però avevamo bisogno di accappatoio e pantofole e, così, abbiamo scoperto che questi accessori di cortesia mancavano dalla nostra camera nonostante mi resi conto, con mia meraviglia, che la camera che ci avevano dato era la superior e non la classic come mi avevano detto, ed aveva il balcone. Purtroppo,visto che eravamo al 1° piano, l'affaccio non era panoramico anche se da lì si potevano comunque vedere le piste.

Successivamente, ci fu detto che l'accappatoio e le pantofole mancavano perchè durante il periodo del ponte dell'8 c'era stato il pienone e quindi erano finiti. Notizia smentitaci dalla signora che faceva le crepes proprio sotto l'hotel. Infatti, conversando con lei, avevamo scoperto che il ponte dell'8 dicembre, essendo un ponte troppo lungo, era stato sfruttato poco dai torinesi e solo qualche milanese era andato in vacanza a Bardonecchia, sfruttando la festività di S. Ambrogio della quale solo Milano gode e che cade il 7 dicembre.

Finalmente, in camera, ci siamo preparati per il giorno dopo: avevamo tutto, lo skipass e la tutta bella e pronta. Inoltre, avendo portato con me il ferro da stiro da viaggio, ho potuto stirarla ulteriormente in modo da essere impeccabile il giorno dopo.

il giorno 9 dicembre alle 7:30 eravamo già pronti per affrontare la nostra prima giornata di neve e, devo dire, nel mio caso con un pò di timore. Quello era il primo giorno di neve della stagione, io ero poco allenata ed, inoltre, avevo attraversato un periodo di mal di schiena tremendo e così temevo in una ricaduta.

Le piste di Bardonecchia sono quasi tutte rosse, tranne qualcuna che è blu ma, comunque, ancora troppo difficile per noi che abbiamo subito optato per l'insegnante. Quella mattina, essendo un giorno feriale, avevamo tutto a nostra disposizione e subito: abbiamo potuto usufruire di una convenzione con una scuola di sci che ci permetteva di prendere un'ora di lezione a 20 euro a testa e quel giorno, tra lezioni e noleggio sci+scarponi, abbiamo speso 108 Euro che si sono replicati anche il giorno successivo.

L'insegnante che ci è toccata si chiamava Lisa, una ragazza molto carina ed a modo, che ci ha saputo dare ottimi consigli e spunti di apprendimento. Dopo averci fatto un attimo scaldare sulle piste baby, ha deciso di portarci sulla pista blu più papabile: la 2 (Chapelle), chiamata così perchè a metà pista si può scorgere, sullo splendido sfondo innevato di Les Arnoulds (una frazione di Bardonecchia), una piccola cappella abbandonata.

La pista era abbastanza difficile, in particolare in un punto, dove io sono rovinosamente caduta e quindi che non ho potuto comprendere molto bene. Per il resto era abbastanza pianeggiante e ci ha permesso di allenarci nelle curve, stavolta combinando il movimento a spazzaneve con quello con gli sci dritti.

Quel giorno, però, dopo le due ore di lezione con Lisa, abbiamo deciso soltanto di allenarci sulle piste baby e di non riprovare da soli quella pista. Alle 14:30 la nostra giornata sulle piste era già finita e, visto che la giornata era veramente splendida, con un sole smagliante che si specchiava nei cristalli di neve, allora abbiamo optato per un'escursione tra le alpi franco/italiane, alla scoperta di incantevoli perle dell'arco alpino.

Ci siamo diretti verso l'autostrada Torino-Bardonecchia e siamo usciti all'uscita per Sestriere, prendendo però, la direzione Cesano. Sestriere non ci era stata consigliata dalla signora delle crepes perchè era brutta secondo il suo parere. Al contrario, ci aveva consigliato quel percorso fino ad arrivare in Francia, passando per Monginevre, fino a Briancon, dove lì avremmo potuto visitare la fortezza che racchiudeva il particolare centro storico del paese. Il centro storico consisteva semplicemente in una stradina costeggiata, ad entrambi i lati, da negozietti tipici. al centro scorreva un canale d'acqua alimentato da due fontane, una all'inizio della stradina e l'altra a metà, che rifletteva i colorati riflessi dell'acqua sulle pareti, iscenando uno spettacolo veramente suggestivo, che si andava a mescolare con i riflessi delle luci natalizie e del crepuscolo che stava per lasciare spazio alla notte accompagnata da uno spicchio di luna.

Il paesaggio, anche lungo la strada, era suggestivo, le montagne, rigogliose di boschi di pini, abeti ed aceri imbiancati ci giravano intorno, a volte si avvicinavano, altre si allontanavano, si abbassavano, si alzavano e si racchiudevano intorno a noi, a volte si aprivano e ci lasciavano intravvedere il loro cuore fatto  di casette innevate, lastre di ghiaccio e campi ricoperti di neve.

A volte, sulle pareti delle montagne, si potevano intravvedere delle rocce rosse, ma non abbiamo ancora capito il perchè di questo fenomeno.

Ci siamo fermati più volte per farci le foto con il paesaggio ma, spesso, non era possibile, perchè sul ciglio della strada erano accumulati metri e metri di neve che ci impedivano di stare vicini al parapetto e poi, faceva un freddo!

A volte, Michele si fissava che doveva fare un autoscatto e così mi chiedeva di stare nella stessa posizione per parecchi minuti per capire dove posizionare meglio la macchina fotografica ed io intanto, che magari ero scesa senza cappotto, ero sempre più intirizzita dal freddo.

Alla fine del giro per Briancon erano già le 18 e Michele aveva premura di rientrare perchè temeva che la strada si potesse gelare ed io lo prendevo in giro perchè non è possibile che una strada si geli nell'arco di un'oretta, come se il gelo aspettasse lui che passasse per far sbucare dal terreno delle stallagmiti.

Al rientro era già buio, evidentemente al nord le giornate sono leggermente più corte e comunque, intorno alle 18/18:30 c'erano già le stelle.

La giornata è stata così magnifica che non avrei potuto chiedere di più ed, invece, a coronare un giorno magico come quello, c'è stata la visione di un cerbiatto che, per pochissimo non stavamo prendendo sotto, e che ho potuto ammirare il tempo sufficiente da guardarlo negli occhi anche se non ho potuto fare una foto. Inoltre ho visto una stella cadere, alla quale non ho potuto chiedere un desiderio da realizzare perchè, attualmente, mi sento soddisfatta della mia vita e di quello che mi è stato concesso.

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/12/10 alle 11:41 via WEB
Amò che viaggi spettacolare! :) Cmq gli gnocchi erano in fonduta di pecorino!
 
 
allessory
allessory il 15/12/10 alle 12:24 via WEB
no no, era fonduta di formaggio, ma non pecorino! Si spettacolare davvero!!!
 
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