Selvaggio

L'attesa


Ti penso diversa, illogica quasi muta ed è da tanto che non ti chiamo per "nome" o di qualcosa che mi ricordi di te dei tuoi segni. Ho chiuso la stanza pur cercando di capire quale fosse il tuo dormire vero, profondo, se pur diverso simile alle tue insonnie convulse, ed è da tanto che non ti chiamo più "amore."