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Una Storia
Post n°93 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da Rouges17
Esisteva, tanto tempo fà, nei sobborghi malfrequentati di Cattaragna una casa molto carina senza soffitto e senza cucina. La casetta si trovava in via leditadalnaso angolo piazza labombaescappa e il suo proprietario era, o sarebbe stato dopo 25 anni di mutuo, il signor Giuseppe Strutto. Giuseppe aveva un pesciolino di nome Lilly che, altro non era se non uno squalo balena che all'epoca dei fatti narrati era lungo più o meno sei metri e trentadue questo spiega perchè il signor Strutto si era dovuto impegnare il tetto della casa per darle da mangiare e non era riuscito a trovare nei suoi 17 metri quadri un angolo in cui mettere la cucina. Un altro valido motivo per l'assenza dell'angolo cottura era il fatto che l'appartamento fosse completamente tondo e, siccome aveva le pareti di vetro, il nostro eroe non aveva potuto appendere neppure una madonnina fatta all'uncinetto. Le pareti erano fatte a specchio per cui se stavi da un lato vedevi attraverso mentre dall'altro vedevi se stesso con questo ingegnoso sistema tutti da fuori potevano vedere la casa e Giuseppe all'interno poteva vedere solo se stesso e ora che era a casa in cassadisintegrazione si vedeva tanto spesso che non di rado gli capitava di litigarsi. Ma nonostante tutto il signor Strutto era felice, a giorni alterni, di solito il mercoledì il venerdì e il sabato. Giuseppe Strutto era fidanzato da qualche anno con la ragazza che sputava più lontano di tutto il paese. Con questo non dovete pensare che Cattaragna fosse un paese rozzo in cui le donne venivano giudicate dalla portata del loro sputo ma era la cosa più carina che si potesse dire di Ugo detto fogno dagli amici ed era anche l'ultima prima di svenire per lo spavento causato dalla di lei visione. Ma nonostante tutto Giuseppe era felice qualcuno diceva che vivesse distaccato dalla realtà e qualcunaltro che aspettasse a giorni il passaporto con il visto per la Groenlandia per poter partire e mandare affanculo tutti quanti. Giuseppe non lo sapeva ma il destino era in agguato sotto forma di Panda van. Una domenica mattina mentre era seduto sulla sua poltrona, alternando la lettura del times alla vana ricerca del gatto Sebastiano inghiottito due anni prima da Lilly, una panda van in manovra davanti a casa sua urtò una parete. Con un enorme crash la casa di Giuseppe andò in pezzi, acquario compreso, e Lilly si diresse sbarbattando al vicino fiume dove visse felice e contenta per il resto dei suoi giorni per un totale di sei mesi 4 giorni 13 ore 27 minuti e 32 secondi causando uno scompenso alla fauna ittica irreparabile. Dalla panda per scusarsi con Giuseppe che era rimasto seduto senza parole oltre che senza casa e senza Lilly scese Samantah. |
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il 25/03/2009 alle 09:34
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