|
|
|
Nei solchi del viso gli anni d'asfalto, di stesse domande passate in sottofondo, quella scialba divisa alterna stagioni, dentro una gabbia trasporta pensieri, di notte la strada allunga le ore, che nel solito giorno il traffico dimentica, quell'occhio stanco scruta dallo specchietto, gli umori della gente intrecciarsi e sparire, una cittā che invecchia cambiando la pelle, tra nuovi alveari e semafori a cerchio, un dolore perverso ad ogni fermata, nei limiti d'etā l'ultimo capolinea
|
|