Creato da: Runes_Order il 27/03/2004

LA SOGLIA DEL SONNO
  fiori per sbaglio in un campo di grano

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Messaggio N° 253
 12-02-2008 
  Viva è la percezione
di quello che sai dare,
nascosto nel pensiero
di eterno inverno.
Ti cerco nei passi
che non fan rumore,
dentro un cammino
senza solitudine.
L'identità smarrita
a vaghe certezze,
del giorno e la notte
le stesse sembianze.
Una spina nel sole
non si vuol mostrare,
protetta da una forma
che non ha sembianza.
Tu, sei meglio di me.


 
  Inviato da Runes_Order @ 23:45 COMMENTI: 1

Messaggio N° 252
 02-02-2008 
  L'inverno può aspettare
prima di scomparire,
c'è un angelo sul davanzale
e io l'ho visto morire

Non credo a quel che sento
frusciare verso il monte,
ma quella paura dentro
che annienta l'orizzonte

Volando contro il vento
perso piango un fiore,
tra neve e frumento
nel buio d'un clamore


 
  Inviato da Runes_Order @ 11:19 COMMENTI: 0

Messaggio N° 251
 23-01-2008 
  “Non so perché ho iniziato a scrivere, forse per noia o per colpa di
questo vento strano che entra nei pensieri; era tanto tempo che non lo
facevo, da quando ciò che sento ha una scadenza imposta da altri. Sono
qui seduto sopra questo traghetto e scrivo le mie impressioni, mentre
le ultime persone prendono posto, alcune ragazze si sdraiano in costume
su delle stuoie per prendere il sole, e i giovani marinai si preparano
per salpare. Ho voluto questo viaggio per cercarmi e ritrovarmi là dove
mi sono perso una mattina di settembre. L’isola dista circa tre ore, ma
il tutto è a discrezione del mare che appare tranquillo, quasi
svogliato. Un ragazzo, poco più che maggiorenne, parla in un microfono
descrivendo, per i turisti, i tempi e i pasti del viaggio. Una coppia
di anziani cerca un po’ d’ombra, o un posto dove ripararsi dall’acqua,
e quelle ragazze sdraiate si spalmano bene la crema solare. La gente
presente oggi è davvero multirazziale, ci sono orientali ed europei,
indiani e mussulmani, tutti allegri e spensierati in un bel clima
vacanziero. Il motore della barca comincia ad aumentare i suoi colpi, e
la terraferma distante è sempre più lontana. Viaggio di schiena dove
posso, anche sui treni, lo considero un modo diverso per guardare il
passato, forse perché non ho mai sofferto alcun tipo di viaggio, anzi
lo trovo piacevole, e sono sempre un po’ emozionato. Una famiglia di
francesi consuma l’impossibile, tra bibite, merendine, e sacchetti di
patatine, quelle particolari al gusto di gamberi. La terra ormai si
perde all’orizzonte e anche gli ultimi gabbiani ci devono abbandonare,
una voce dal microfono avverte che a breve, giù nella stiva, verrà
distribuita la colazione, con grande entusiasmo della famiglia
francese. Approfitto di questo momento d’agitazione per mandare un
messaggio a casa, a chi non ha voluto seguirmi e accompagnarmi, poche
parole e un malinconico saluto. La traversata continua serena, quando
un ragazzo australiano chiede notizie della sua tavola da surf, alcuni
giovani orientali continuano a fotografare ogni cosa, anche le
ciambelle salvagente e il capitano al timone, due distinti signori
giocano a dama in disparte, una ragazza mulatta legge assorta, e un
gruppo di italiani fa la solita confusione. Il mare al largo è un po’
più increspato, e la barca pende leggermente di lato, il sole non è più
così caldo, anche se la pelle comincia a bruciare. Una ragazza
americana si siede al mio fianco, dopo avermi chiesto gentilmente se il
posto era libero, ha dei lunghi capelli biondi e un bel viso ricco di
lentiggini, mezzo nascosto da grossi occhiali da sole, che nonostante
questo non riescono a celare la tristezza che l’avvolge, osserva
fissandola la scia della barca, l’impressione è che la sua mente sia
ben lontana da questo mare, questo particolare, a pelle, è quello che
più mi attrae, anche se lei non presta a me molta attenzione. Un’onda
più alta genera qualche urletto giù nella stiva, dove alcuni passeggeri
si sono bagnati, mentre l’uomo francese, per nulla preoccupato, chiede
a uno dell’equipaggio quando verrà servito il pranzo. La barca è in
mare aperto, ancora ben distante dall’isola, ascolto distratto i
discorsi di quel gruppo d’italiani,  che,
abbastanza agitati, parlano delle onde sempre più alte, quando la
ragazza americana si alza all’improvviso guardandomi e abbozzandomi un
sorriso, un’onda molto grande fa sobbalzare il traghetto, finire tra le
mie braccia quella ragazza e la mia penna per terra, lei si scusa
imbarazzata e scende giù nella stiva. Questo avvenimento ha fatto un
bel segno di penna sul questo quaderno, che lo rende più bello, perchè
sa di vissuto. L’ondeggiare convinto della barca genera malumori e
alcuni passeggeri soffrono ancor più d’ansia e di nausea. Un attimo
dopo la porta di legno, al centro della barca, si rompe improvvisamente
e l’acqua entra abbondante lavando molte persone, il mio sguardo in
quell’ attimo  è rapito dalle pedine della dama
che rotolano indisturbate verso la poppa dello scafo. Siamo nel bel
mezzo del mare aperto in un momento di panico generale e non sono mai
stato così sereno, continuo a scrivere di tutto ciò che accade, leggero
come un soufflè. La barca arriva quasi a spegnere il motore, e ogni
persona dice la propria sul da farsi, un uomo si avvicina e mi chiede
se voglio un giubbetto salvagente, mentre una signora è quasi stizzita
dal fatto che continui a scrivere.

L’equipaggio intanto ha riparato la porta, e con l’andamento lento
della barca è tornata quasi la calma. La famiglia francese si informa
se ci sarà una merenda, mentre il ragazzo australiano si dice  entusiasta
da queste onde, e non ne fa mistero, la mia attenzione si sofferma su
quella ragazza mulatta, ha uno sguardo molto serio e gli occhi lucidi,
da subito sono il solo ad accorgermene, poi anche il resto dei
passeggeri. Ora quella ragazza piange decisa, e le lacrime le bagnano
copiose il grazioso viso, uno di quegli uomini che giocavano a dama le
si avvicina chiedendole se non si sente bene, e lei scuote la testa
continuando a piangere. Una signora le dice di non preoccuparsi e di
non avere paura che il peggio è passato, e che a breve vedremo l’isola
all’orizzonte. Quella ragazza, dopo un po’ di silenzio e con le lacrime
ancora negli occhi, disse in un perfetto inglese: Non ho paura, non
piango per questo, piango per voi e per i vostri cari. La gente si
guarda perplessa e alcuni di questi non hanno ben capito, un signore di
colore le si avvicina porgendole un fazzoletto che lei prende per
asciugarsi le lacrime, ci sono molte più persone qua sopra, perché il
mare si sente maggiormente giù nella stiva, anche se ormai i momenti di
terrore sembrano passati. Il microfono avverte che manca circa un’ora
all’arrivo all’isola, mi accorgo in quel momento della ragazza
americana, è in piedi vicino a me, e si è tolta gli occhiali, ha degli
occhi splendidi, azzurri come un lago di montagna, che guardano di lato
all’orizzonte, velati di incredibile malinconia, mi chiedo a cosa pensa
e qual’è il suo…”



Questo scritto è stato ritrovato, praticamente integro, tra i resti
delle macerie del traghetto “Ruami” salpato da Labuhan e diretto
all’isola di Sumbawa, dove una donna saudita di ventiquattro anni,
imbottita di tritolo, si è fatta esplodere provocando la morte di 57
persone e il ferimento di altre 32

 
  Inviato da Runes_Order @ 23:39 COMMENTI: 3

Messaggio N° 250
 11-01-2008 
  La luna è in collera
prigioniera di se stessa
testimone mai scomoda
di sangue nella nebbia,
vicoli di provincia
ed echi d'indifferenza
teatro d'una scena
di futura cronaca,
dove speranza è appesa
ascoltando quelle grida
che disperse tra la folla
si spengono all'alba,
l'innocenza è spezzata
solo perchè indifesa
dalla mano che lascia
una rosa abbandonata


 
  Inviato da Runes_Order @ 12:38 COMMENTI: 0

Messaggio N° 249
 02-01-2008 
  (Abele l'ipocrita)


Siamo il motivo
della nostra pena.
Siamo la parte buona
di una persona meschina.
Siamo la sola abitudine
che evidenzia la regola.
L'emblema da sfoggiare
per la nuova generazione.
Siamo chi conosce la vita
il contorno di una cosa vuota.
Fingiamo interesse per farci notare
e dipendiamo da questa frustrazione.
Sveliamo intimità profonde
per farci compiacere.
Teniamo nascosti invidia e vanto
e soffriamo per riempire il tempo.
Siamo tardi nei valori
professori dei sentimenti.
Siamo la maschera di noi stessi
sprechiamo parole senza un perchè.
Siamo unici e diversi da nessuno
e io mi sono ucciso.


 
  Inviato da Runes_Order @ 11:41 COMMENTI: 2

Messaggio N° 248
 17-12-2007 
  Vero
quel sentimento
strano
che spesso geme
dentro,
non è dolore nero
del fiore solo
stelo,
dove non basta
credo
mostrare gioia
zero.



 
  Inviato da Runes_Order @ 23:43 COMMENTI: 3

Messaggio N° 247
 07-12-2007 
  Ora so aspettare
un nuovo stupore
nelle parole nascoste
Le stesse domande
che in un altrove
non voglio chiedere

Non so spiegare
il disperato amore
per le semplici cose
Quelle che ogni volta
nel mio piccolo cuore
ho voluto fraintendere


 
  Inviato da Runes_Order @ 14:16 COMMENTI: 1

Messaggio N° 246
 29-11-2007 
  Ecco son qui
senza pretese,
per amore o forse errore,
con tanta voglia d'esistere
Se è giusto o sbagliato
non è mio il pensiero,
da tale momento
ho altro per cui vivere
In questo bel posto
caldo e sicuro,
cresco coi miei sogni,
sempre gli stessi,
e già so immaginare
un lieto avvenire
Certo è ancora presto
per trovar la via,
che avrà speranza
quando sarò bambino,
ma quel giorno pieno
di strani rumori,
ho visto la strada
dentro ad un tunnel,
poi...son ricordo


 
  Inviato da Runes_Order @ 00:16 COMMENTI: 2

Messaggio N° 245
 19-11-2007 
  Lontano dall'apparenza,
e nascosto nella menzogna,
cerco di trovare me stesso
Nudo al polo nord
solo in alto mare
con la musica ben in testa
Quanto conta un attimo
se siamo all'antipasto,
e com'è diverso lo stesso dopo il caffè
Con quante persone camminando assieme
non condividi un destino,
che con figure immaginarie vai a braccetto
Vivere scollegati dal mondo,
con sorrisi verso il cielo,
è un lusso troppo modesto
Ribellarsi al proprio riflesso
è alquanto scomodo,
ma fa sentire liberi come i pazzi
Lottare e graffiare se serve...
il coraggio di sbagliare
è l'arrotino delle unghie
La fortuna non è nell'avere o nell'essere,
nel vedere o nel toccare,
ma nel non lasciarsi illudere


 
  Inviato da Runes_Order @ 00:09 COMMENTI: 1

Messaggio N° 244
 10-11-2007 
  Le calle nel pozzo


Ricordo quell'insolito silenzio,
mia nonna seduta e ferma
due ferri intrecciati nelle mani
Una calda serata estiva,
dove finita la cena
la luce era subito spenta
Non capivo il motivo,
perchè quella volta
niente partita a briscola
Intorno alla tavola,
una famiglia riunita
con la televisione molto alta
La stessa che quella notte,
io e mio fratello dalla camera
sentivamo fino a tarda ora
Piccoli lampi di memoria
che ti segnano la vita,
quando eri solo un bambino
Gli occhi lucidi di nonna
che l'indomani disse piano
sai, è morto Alfredino







 
  Inviato da Runes_Order @ 12:54 COMMENTI: 2

Messaggio N° 243
 30-10-2007 
  Indefinibile


Qualcosa che
ancor prima
di pensarlo
trova il sorriso
là dove
vorresti trovarlo


 
  Inviato da Runes_Order @ 23:33 COMMENTI: 0

Messaggio N° 242
 20-10-2007 
  L'inverno è giunto
a custodire emozioni
per tutti i sognatori
è ora di aspettare
Oltre questa coltre
solo freddo intenso
dove ogni immagine
è una foto scattata
Quello che sembra
compare anche dopo
gelido distrae
l'eterno riposo
Sono schivi fruscii
d'un placido vento
unico presente
che muta il silenzio
Ormai è perduto
quel grato abbaglio
dentro l'abisso
di bianco e buio
Il tempo è fermo
senza parvenze
di solo ghiaccio
le valli del niente


 
  Inviato da Runes_Order @ 14:29 COMMENTI: 0

Messaggio N° 241
 13-10-2007 
  Cosa vedi in questi occhi
se mai gli avessi visti?
Ciò che sono mi hai donato
quel che vuoi l'hai ripreso

Del disprezzo non temere
perchè il tempo lo scolora,
ma la pena dentro il vuoto
che lacrime non sprigiona

Non son più la tua piccina
che portavi a cavalcioni,
quel ricordo è di un'altra vita
dove ancora ti chiamavo papà


 
  Inviato da Runes_Order @ 15:09 COMMENTI: 2

Messaggio N° 240
 04-10-2007 
  Dal tramonto all'alba


Si spengono i riflettori sull'edizione straordinaria

Le immagini che scorrono da giorni
hanno una fine in quella doppia elica

Una traccia rossastra vicino a un muretto,
è la chiave che tutti cercano

Quegli uomini bianchi come astronauti
sono gli eroi del nuovo millennio

Una macabra caccia al tesoro
per scovare l'arma del delitto,
sulla giostra di luci e finti clamori

Voci, ipotesi, affermazioni, ruotano attorno a un paese,
che della tragedia assume il proprio nome

Due occhi rubati al cielo,
e un sorriso che non lascia scampo,
rimbalzano nel mondo in ogni angolo

Una ragazza in vita riservata
la morte l'ha resa acclamata
nell'ultimo respiro una mattina d'estate

L'eco del trillio si insinua nella quiete
buongiorno è il centotredici alzate il sipario



 
  Inviato da Runes_Order @ 00:13 COMMENTI: 2

Messaggio N° 239
 26-09-2007 
  Vorrei osare
come chi non ha nulla da perdere,

ma è molto difficile
come il passato da spegnere,

mi basta sognare
come pretesto per vivere,

e resto immobile
come il desiderio di cambiare.


 
  Inviato da Runes_Order @ 23:37 COMMENTI: 2

Messaggio N° 238
 19-09-2007 
  Il vetro imbrunito
riflette un viso opaco,
sciupato dagli anni
passati senza rimedio.
Un dolore invecchiato
nella stanza della polvere,
dove il sogno ricorrente
è sempre più distante.
Non riesco a sentire
e di ciò ricordare,
solo parole confuse
dal ruggito d'un temporale.
Sono pallidi diamanti
in un vecchio portagioie,
quelle lacrime seccate
tra cosmetici scaduti.
La mano tremante
mostra dita appassite,
mentre la spazzola
scuote forte i capelli.
L'ombra d'una fune
oscilla sulla parete,
strozzando il silenzio
con canto di civetta.
Porta su in superfice
gli occhi suoi dell'amore,
e come candido specchio
restituì il volto alla morte.




 
  Inviato da Runes_Order @ 23:09 COMMENTI: 0

Messaggio N° 237
 10-09-2007 
  Buio intreccio d'emozioni
in quei cassetti chiusi
dove antichi tesori
sono fiori abbandonati
Svariati e fragili
quei fanciulli sogni
come lucenti cerini
sparivano tra le mani
Gli umori sulle scale
a quell'età maledivi
dove il traguardo
era una lunga passione
Sembrava l'altro ieri
che ogni porta chiudevi
con le spalle coperte
e il maiale all'ombra
Un cuore freddato
da sacrifici premiati
per cominciare sereno
un lastricato cammino
Oggi di quei bivii
non scorgo un insegna
solo quest'autostrada
verso il nome mio


 
  Inviato da Runes_Order @ 22:08 COMMENTI: 0

Messaggio N° 236
 31-08-2007 
  Pregna la stanza
di paure nascoste
solo una sedia
senza respiro
Il sangue trema
dentro le vene
goccia freddo
sino al cuore
Gli occhi socchiusi
seguono il battito
e l'ombra compare
sul manto d'avorio
Affonda le dita
e scendi la schiena
ancora una volta
sei parte di me


 
  Inviato da Runes_Order @ 13:46 COMMENTI: 0

Messaggio N° 235
 25-08-2007 
  Oriente

Strano senso ha il tempo
quando sei lontano
soprattutto da te stesso
Umida la pelle congela
nei colori offerti al vento
tra sorrisi di circostanza
Ci sono lacrime da inventare
per riuscire a trattenere
quello che ormai è passato


 
  Inviato da Runes_Order @ 11:22 COMMENTI: 0

Messaggio N° 234
 02-08-2007 
  Corro veloce sai
di fantasia
c'è chi la chiama
solo pazzia
Tu che chiedi
come mi sento
guardando fuori
se tira vento
Triste e scialbo
come quel salice
chiuso dentro
al nuovo camice
Credi di entrare
nel mio universo
ma senza me
sei un uomo perso
Studi la catena
che salta
perchè non tengo
la guardia alta
Usi strane parole
che non sai spiegare
e parli di voci
che solo posso sentire
Scrivi sul foglio
non consapevole
e intanto
mi riempi di pillole
Adesso lo so
devo scappar via
lontano da voi
dalla vostra malattia
E non importa
se ogni mattina
di me il leone
si è alzato prima


 
  Inviato da Runes_Order @ 23:26 COMMENTI: 0


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