Creato da antonioi0 il 05/02/2009
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LA VARIANTE RIPROPONE NEI SUOI OBIETTIVI LA «CUCITURA DEL NUOVO PAESE ALL’ANTICO, TENDENTE ALLA COSTITUZIONE DI UN UNICUM DI FUNZIONI E DI VALENZE CULTURALI E SOCIALI»428 ATTRAVERSO IL FAMOSO ASSE CHE AVREBBE DOVUTO UBICARE FUNZIONI RESIDENZIALI E COMMERCIALI429. ALL’OGGI, POCO È STATO FATTO, SIA COME SISTEMAZIONE DELLA PARTE DI REPERTI RINVENUTI SIA COME RECUPERO DI VANI A SERVIZIO SIA DEL PARCO ARCHEOLOGICO CHE DELLA CITTÀ IN GENERALE. L’ASSE ATTREZZATO DI CONNESSIONE TRA I DUE SITI NON È STATO MAI REALIZZATO. IL LEGAME CHE SI PROSPETTAVA DOVESSERO AVERE LE DUE CITTÀ, COMPSA E CONZA, RIMANE, PER ORA, SOLO VISIVO E NON FUNZIONALE O STRUTTURALE E LO STESSO PARCO ARCHEOLOGICO, INCOMPLETO, NON BASTA A SE STESSO, PUR ESSENDO RICCO DI VALENZE ARCHEOLOGICHE RINVENUTE E NON, CON CAMPAGNE DI SCAVI ANCORA DA EFFETTUARSI E CON EDIFICI DA RECUPERARE AL SERVIZIO TURISTICO-CULTURALE CHE LA CITTÀ POTREBBE OFFRIRE. NON C’È DUBBIO CHE L’IDEA DEL PARCO ARCHEOLOGICO SULL’AREA DELLA VECCHIA CITTÀ DI CONZA ESERCITI GRANDE FASCINO, NON SOLO PER IL RITROVAMENTO DEI REPERTI ROMANI MA ANCHE PER LA SIMULTANEA PRESENZA DI TESTIMONIANZE APPARTENENTI A PERIODI STORICI DIVERSI. È, DUNQUE, DI ESTREMO INTERESSE IL PROGETTO DI PORTARE ALLA LUCE L’ANTICO IMPIANTO E LEGGERE I PASSAGGI E LE CONNESSIONI CON IL MEDIOEVO ED IL RINASCIMENTO, DANDO AL PARCO UNA FUNZIONE DIDATTICA CHE RIGUARDI LA TRASFORMAZIONE STORICA DI TUTTA LA CITTÀ430. AL 2002 ERANO STATI RECUPERATI DUE COMPARTI DALLE SOPRINTENDENZE DI SALERNO E AVELLINO, UNO DESTINATO AD ANTIQUARIUM, L’ALTRO A CENTRO SISMOLOGICO431, QUEST’ULTIMO GIÀ NON PIÙ FUNZIONANTE. ALCUNI, POCHI, PERCORSI DI CONNESSIONE TRA GLI EDIFICI E I LUOGHI PIÙ IMPORTANTI SONO STATI PORTATI A TERMINE, MA PER REALIZZARE QUEL “PERCORSO TEMPORALE” DI CUI SI PARLAVA MANCA ANCORA MOLTO; MOLTI, LA MAGGIOR PARTE, DEGLI EDIFICI SONO ANCORA RUDERI E LE MACERIE NON DEL TUTTO SGOMBRATE, QUESTO COMPORTA LA MANCANZA DI SICUREZZA DELL’AREA CHE NON PUÒ ESSERE FRUITA LIBERAMENTE DAL VISITATORE. È REALMENTE SUGGESTIVA, E CULTURALMENTE STIMOLANTE LA VICINANZA FISICA TRA EDIFICI COSÌ DIVERSI E COSÌ ANCHE IL PARALLELO STORICO CHE SI COMPIE PASSEGGIANDO PER COMPSA, MA È UNA GRAVE MANCANZA NON AVER COMPLETATO LA MESSA IN SICUREZZA DELL’INTERO ABITATO, PIUTTOSTO RINUNCIANDO A MASSICCE CAMPAGNE DI SCAVO E DEDICANDO FINANZIAMENTI E PROGETTI PIÙ ALLA SISTEMAZIONE DELL’INTERO CHE A LAVORI PUNTUALI CHE ADESSO RISULTANO COME RABBERCIAMENTI SUPERFICIALI DI UN QUADRO GENERALMENTE SCONNESSO, FACENDO TORTO A QUELLO CHE IN REALTÀ È UN SITO ARCHEOLOGICO DI NOTEVOLE INTERESSE432, UN TASSELLO FONDAMENTALE DELL’INTERA RETE ARCHEOLOGICA CAMPANA. IL PROGETTO PREVEDEVA ANCHE LA SISTEMAZIONE DEL “GIARDINO”, SULLA SPIANATA DOVE SORGEVA IL CASTELLO, IN CIMA. DALLE VISTE STORICHE E DALLE DESCRIZIONI DI QUALCHE STUDIOSO, PRIMA CHE VENISSE COSTRUITO IL CAMPO SPORTIVO NEL 1957 E POI IL SERBATOIO, SEMBRA CHE FOSSERO ANCORA PRESENTI I RESTI DELLE MURA, IN QUANTITÀ MAGGIORE RISPETTO A CIÒ CHE POSSIAMO VEDERE OGGI. FORSE ANCHE QUI ANDREBBE OPERATO UNO STUDIO PIÙ APPROFONDITO E SCAVI CHE RESTITUISCANO QUANTO MENO LE DIMENSIONI E L’UBICAZIONE DEL FORTILIZIO CHE, PARE, AVESSE COLLEGAMENTI IPOGEI A STRUTTURE POSTE PIÙ IN BASSO, NEL PAESE433. INFINE, L’UNICO RESTAURO PORTATO A TERMINE È QUELLO RIGUARDANTE LA CATTEDRALE, CHE PARE SORGA SU QUELLA CHE IN PASSATO ERA L’ARCE SANNITICA434. DOPO IL TERREMOTO, NELL’ANGOLO SUD-OVEST SI EVIDENZIÒ LA PRESENZA DI DUE LIVELLI DI PAVIMENTO435, QUESTO PERMISE DI ACCERTARE LA PRESENZA DI MURI D’EPOCA ROMANICA. QUANDO NEL 1978 FU RISTRUTTURATA LA CRIPTA PER LA CREAZIONE DI UN CIRCOLO GIOVANILE, FU MESSA IN LUCE UNA TOMBA A CAPPUCCINA. LA TOMBA DI FORMA ELLITTICA ERA SCAVATA NELLA ROCCIA, AL SUO FIANCO UN’URNA IN MARMO BIANCO CONTENENTE RESTI OSTEOLOGICI. NELLA STESSA PARETE ERANO MURATE LASTRE E NELL’INTERA STRUTTURA SI RINVENNERO NUMEROSE EPIGRAFI. ATTUALMENTE LA CATTEDRALE È UN MUSEO DI SE STESSA, NELLA ZONA AD ESSA ANTISTANTE SONO VISIBILII RESTI DEL FORO, MENTRE LA STESSA STRUTTURA RIPORTA LACERTI DELLE VARIE EPOCHE. IL PAVIMENTO È STATO MONTATO IN MODO CHE SI POSSA OSSERVARE IL LIVELLO SOTTOSTANTE, ANCHE SE LA PARTE VETRATA DI QUESTO CREA UN MICROCLIMA UMIDO CHE COMPORTA UNA CONDENSA VISIBILE CHE, CREDO, STIA GIÀ COMPROMETTENDO GRAVEMENTE LE STRUTTURE ANTICHE IPOGEE. “L’ARE DEL GIARDINO È STATA NOTEVOLMENTE MODIFICATA IN ETÀ MODERNA: NEL 1928 IL TERRENO FU SPIANATO E, NEL CORSO DEGLI STERRI, SI RINVENNERO NUMEROSE STRUTTURE MURARIE DI ETÀ ROMANA E MEDIEVALE; NEL 1957, PER LA COSTRUZIONE DEL CAMPO SPORTIVO FURONO DISTRUTTE MURATURE IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE, PRESUMIBILMENTE PERTINENTI AL CASTELLO MEDIEVALE. INFINE, LA COSTRUZIONE DEL SERBATOIO DELL’ACQUA POTABILE HA COMPORTATO ULTERIORI STERRI E RINVENIMENTI. SUL VERSANTE SUD-EST DELLA SPIANATA ERANO RESTI DI MURATURE DI PIETRE SQUADRATE ATTRIBUITE DAL PROF. GARGANO AD EPOCA MEDIEVALE; SUL VERSANTE OPPOSTO NORD-OVEST, FU, INVECE, EVIDENZIATA LA PRESENZA DI STRUTTURE IN PICCOLE PIETRE ALLETTATE CON TENACISSIMA MALTA. I RESTI DEL CASTELLO E DELLE MURA ERANO VISIBILI, SEMPRE SECONDO LA TESTIMONIANZA DEL GARGANO, PER UN CIRCUITO DI 800 METRI, RINFORZATE DA BASTIONI E TORRI, UNA DELLE QUALI ERA ANCORA IN PIEDI NELLA SECONDA METÀ DEL XIX SEC., UTILIZZATA DAGLI ABITANTI COME LUOGO DI PREVENZIONE DI POSSIBILI ATTI DI BRIGANTAGGIO: QUESTA TORRE È ANCHE VISIBILE IN UNA VEDUTA DI CONZA EDEGUITA DALL’ABATE PACICHELLLI DOPO IL TERREMOTO DEL 1694. LA MURATURA DISTRUTTA NEL 1957 SI CONSERVA PER UN’ALTEZZA DI TRE METRI ED È ORDITA A FILARI REGOLARI DI BLOCCHETTI LAPIDEI ETEROGENEI NELLE DIMENSIONI E NELLA NATURA, GROSSOLANAMENTE SQUADRATI. PRESSO IL MODERNO SERBATOIO IDRICO FURONO INDIVIDUATI I RUDERI DI UN GRANDE EDIFICIO RETTANGOLARE ORIENTATO EST-OVEST, CON ABSIDE SUL LATO ORIENTALE, E DUE CUNICOLI PERTINENTI AD ALTRETTANTE OPERE DI CANALIZZAZIONE, COPERTI A CAPPUCCINA. I DUE CANALI ERANO EVIDENTEMENTE IN COLLEGAMENTO CON UNA CISTERNA A VOLTA, CON MURI SPESSI DUE METRI, RINVENUTA NEL 1928 SULLA SOMMITÀ DELLA COLLINA: GARGANO NON RIPORTA LE DIMENSIONI DEI CONDOTTI, RIFERENDO, PERÒ, LA POSSIBILITÀ DI PERCORRERLI CARPONI. NELLA CANTINA DEL SIG. AGOSTINO PICCININNO, NEL TERRENO DI RIPORTO CHE DELIMITAVA IL LOCALE, FURONO INDIVIDUATI NEL 1979 NUMEROSI FRAMMENTI CERAMICI RELATIVI A CORREDI DI ETÀ ARCAICA.” (M. CARLUCCIO, OP.CIT.,, PG.42.) 434 “SI È AFFERMATO CHE IL FORO DI COMPSA (ORA INDIVIDUATO NEI PRESSI DELLA CATTEDRALE E MESSO IN LUCE) SORGE ALL’INTERNO DELL’ARCE SANNITICA, NELL’AMBITO DI UN RAPPORTO CON LA FASE PREROMANA. TALE LETTURA È SENZA DUBBIO LEGITTIMATA DALLA PRESENZA DELLA PAVIMENTAZIONE IN CIOTTOLI FLUVIALI, LE CUI SCARSE TRACCE CONSENTONO TUTTAVIA IL RIFERIMENTO A MOTIVI GEOMETRICI DI CHIARA E NOTA ORIGINE GRECA” (M. CARLUCCIO, OP.CIT.,, PG.43.) 435 “(…) IL PIÙ ANTICO COSTITUITO DA CIOTTOLI DI FIUME DISPOSTI A SPINA DI PESCE, L’ALTRO IN LASTRICATO CALCAREO CON CABALETTA DI DEFLUSSO. IN SEZIONE SI POTERONO LEGGERE TRACCE DI UN ALTRO PAVIMENTO IN TASSELLATO BICNO, CUI SI SOVRAPPONEVANO PRIMA UNO STRATO DI COCCIOPESTO, POI LASTRE CALCAREE. SULL’ALTRO LATO DELLA PIAZZA, NELLA CANTINA DI MICHELE FARESE, SI RILEVARONO SCARSI RESTI DI UNA PAVIMENTAZIONE MUSIVA. IL QUADRO DELINEATO NEL 1938 E NEL 1978-79 È STATO CONFERMATO DALLA CAMPAGNA DI SCAVO CHE W. JOHANNOWSKY POTÈ EFFETTUARE NEL 1981”, I RISULTATI DI TALI STUDI SONO ANCORA INEDITI MA DA UNA PRIMA SINTESI DI G. COLUCCI PESCATOTI PARE CHE LE STRUTTURE NON FOSSERO ANTECEDENTI IL BELLUM SOCIALE. INOLTRE, L’INTERA AREA PARE FOSSE STATA ALTERATA PRIMA DEL TERREMOTO DEL 990 CON LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO DI CULTO CHE INGLOBÒ PARTE DELLE
STRUTTURE ROMANE. (M. CARLUCCIO, OP.CIT.,, PP.42-43.) |
Post n°4395 pubblicato il 19 Novembre 2024 da antonioi0
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