Creato da antonioi0 il 05/02/2009
CULTURA E GIUSTIZIA
 

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Messaggi di Giugno 2020

“LA FAMIGLIA DAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2727 pubblicato il 30 Giugno 2020 da antonioi0

IL NOSTRO

SPETTACOLO

RACCONTA DI

UN RAGAZZO,

CHE,TERMINE

LE SCUOLE

SUPERIORI

 

 

 
 
 

LE AREE DELLA PERSONALITÀ

Post n°2726 pubblicato il 29 Giugno 2020 da antonioi0

LE AREE DELLA PERSONALITÀ

 

 

Analizziamole brevemente:

  1. L’area affettiva (o emotiva o socio-relazionale) rappresenta la parte di noi che prova emozioni. Anatomicamente la percezione delle emozioni avviene nel sistema limbico (ippocampo. amigadala, talamo) e la sua risposta non passa per la neocorteccia, cioè per le aree che sono sede della riflessione e della consapevolezza ma è immediata e istintiva quindi spesso inadatta. La mente razionale e la mente emozionale sono interconnesse e generalmente coordinate ma quando un’emozione è forte essa travolge la mente razionale e fa rispondere in modo a volte irrazionale e inefficace.

Interviene direttamente sulle azioni e sul modo di affrontare le situazioni: interesse, piacere, paura, ansia, gioia sono alcuni aspetti dell’emotività che coinvolge tutta la persona ed influisce in modo determinante sul suo comportamento e sulle prestazioni fisiche.

 

  1. L’area motoria è la parte funzionale della persona, il suo corpo, attraverso il quale passano tutte le informazioni e per mezzo del quale crea relazioni, agisce ed organizza la sua vita.

 

  1. L’area cognitiva rappresenta la capacità della persona di pensare. Tutto il complesso sistema che consente di ricevere, memorizzare, analizzare, elaborare, esprimere informazioni, fissare l’attenzione, prendere coscienza, adattarsi all’ambiente, è reso possibile dalla capacità di pensare e di rielaborare in forma astratta le informazioni.

 

  1. Alcuni autori parlano anche di un’area relazionale/sociale riferendosi alle capacità di instaurare rapporti e relazioni, di comprendere le dinamiche del gruppo, di riconoscere e rispettare i ruoli, di entrare in empatia con le persone, ecc.. Mayer e Soleman la definiscono intelligenza emotiva cioè “La capacità di controllare sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse ed utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni per appianare ogni questioni.

 

Durante un processo educativo e didattico bisogna sempre sapere in quale direzione ci si muove, se si vuole arricchire un’area piuttosto che un’altra, tenendo conto della reciproca influenza e della loro rilevanza sullo sviluppo della persona nella sua globalità. Questo è ancora più importante quando esiste la carenza di un’area che genera squilibri nello sviluppo della personalità e che richiede scelte operative specifiche per riequilibrare l’evoluzione e la crescita dell’individuo

 

L’educazione fisica agisce contemporaneamente a livello delle tre aree ma con differenti priorità: prevalente è lo sviluppo, l’affinamento e l’ampliamento dell’area motoria (nessun’altra disciplina se ne occupa!) ma il riconoscimento delle proprie capacità, la relazione con gli oggetti (sviluppo della manualità), con l’ambiente (coordinazione spazio-temporale, orientamento ecc.) con gli altri (collaborazione, agonismo, sostegno) arricchiscono in modo determinante l’area affettiva.

Quando si portano gli allievi a prendere coscienza di ciò che fanno, a conoscere e controllare le informazioni acquisite attraverso il corpo, a gestire le diverse funzioni corporee, a conseguire una cultura motoria e sportiva, si opera prevalentemente a livello dell’area cognitiva.

 

 

Risulta quindi evidente che il compito dell’educazione fisica è quello di stimolare lo sviluppo dell’area motoria in perfetta sintonia, accordo ed organizzazione con le aree affettiva e cognitiva.

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2725 pubblicato il 29 Giugno 2020 da antonioi0

 

 

PENSARE DI

AFFRONTARE

QUEST’ARGO

MENTO

SCOTTANTE”

ASSIEME A

VOI CHE,

EDUCANDO I

RAGAZZI, LO

VIVETE

QUOTIDIANA

 

MENTE.

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2724 pubblicato il 28 Giugno 2020 da antonioi0

E QUELLO DEI

GENITORI,

APPRENSIVI,

PROPRIO

PERCHÉ “IL

MONDO” LO

HANNO GIÀ

SCOPERTO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2723 pubblicato il 27 Giugno 2020 da antonioi0

SEMPRE

PIÙ CURIOSI

DI SCOPRIRE

IL MONDO, DI

CRESCERE, DI

POTER DIRE

ORMAI

SONO

GRANDE”

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2722 pubblicato il 26 Giugno 2020 da antonioi0

INSOMMA, È

DIFFICILE

AFFRONTARL

A SU

ENTRAMBI I

FRONTI:

QUELLO DEI

 

FIGLI 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2721 pubblicato il 25 Giugno 2020 da antonioi0

L’ADOLESCEN

ZA È UNA

FASE DELLA

CRESCITA

MOLTO

DELICATA, SPESSO CONTRASTATA, A VOLTE NON

COMPRESA,

NON

ACCETTATA.

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2720 pubblicato il 24 Giugno 2020 da antonioi0

IL SENSO DI INADEGUATEZZA POSSONO INDURRE I GENITORI A CHIUDERSI CON IL PROPRIO FIGLIO NELL’AMBIENTE DOMESTICO SPROFONDANDO NELL’ISOLAMENTO SOCIALE. 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2719 pubblicato il 23 Giugno 2020 da antonioi0

LA PAURA E L’ANGOSCIA CHE I COMPORTAMENTI BIZZARRI E INCOMPRENSIBILI DELLE PERSONE AUTISTICHE POSSONO SUSCITARE, LA VERGOGNA DI ESSERE RITENUTI GENITORI INETTI

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2718 pubblicato il 22 Giugno 2020 da antonioi0

IL RIFIUTO DA PARTE DELLA SOCIETÀ RAPPRESENTA UNA DELLE PRINCIPALI FONTI DI STRESS.

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2717 pubblicato il 21 Giugno 2020 da antonioi0

I PREGIUDIZI SULL’AUTISMO, LA SCARSA PREPARAZIONE IN MATERIA DEGLI INSEGNANTI E LA SCARSA DISPONIBILITÀ A COLLABORARE FANNO DEL BAMBINO AUTISTICO UN INTRUSO DA TOLLERARE PER IL MINOR TEMPO POSSIBILE, CERCANDO DI RIDURRE IL TEMPO DI FREQUENZA SCOLASTICA.

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2716 pubblicato il 20 Giugno 2020 da antonioi0

SONO LE MADRI A RISENTIRE PIÙ NEGATIVAMENTE DELLE REAZIONI SOCIALI.



QUESTA INCOMPRENSIONE DA PARTE DELL’AMBIENTE SOCIALE SPESSO SI FA DRAMMATICA AL MOMENTO DELL’INSERIMENTO DEL BAMBINO NEL CICLO SCOLASTICO


 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2715 pubblicato il 19 Giugno 2020 da antonioi0

I GENITORI DEVONO AFFRONTARE IL GIUDIZIO, LE CRITICHE E L’INTOLLERANZA DI VICINI, AMICI E PARENTI.



 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2714 pubblicato il 18 Giugno 2020 da antonioi0

ALL’AUTISMO”

SPESSO I COMPORTAMENTI BIZZARRI DEI SOGGETTI AUTISTICI VENGONO CONSIDERATI DALL’AMBIENTE SOCIALE COME MANIFESTAZIONI DI MALEDUCAZIONE DI CUI È RESPONSABILE LA FAMIGLIA.

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2712 pubblicato il 17 Giugno 2020 da antonioi0

UN SECONDO FATTORE STRESSANTE È COSTITUITO DALL’INCOMPRENSIONE E DAL RIFIUTO SOCIALE

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2711 pubblicato il 16 Giugno 2020 da antonioi0

ANCHE NELLA FAMIGLIA PIÙ CONSAPEVOLE E COMPETENTE IL DUBBIO SI INSINUA E IL SENSO DI COLPA LOGORA LA COPPIA.



 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2710 pubblicato il 15 Giugno 2020 da antonioi0

TRA QUESTI RIENTRANO LE DIFFUSE FALSE CREDENZE SULL’AUTISMO: IN PARTICOLARE, QUELLA SECONDO LA QUALE IL DISTURBO SAREBBE IMPUTABILE AD UNA CATTIVA RELAZIONE MADREBAMBINO RAPPRESENTA UNA IMPORTANTE FONTE DI STRESS.

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2709 pubblicato il 14 Giugno 2020 da antonioi0

FATTORI DI STRESS NELL’AMBIENTE

ACCANTO AI FATTORI STRESSANTI ASSOCIATI AI SINTOMI DELL’AUTISMO, VE NE SONO ALTRI LEGATI PIUTTOSTO ALL’AMBIENTE SOCIALE CIRCOSTANTE.

 

 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2708 pubblicato il 13 Giugno 2020 da antonioi0

DECIDERE DOVE IL PROPRIO FIGLIO AUTISTICO VIVRÀ DA ADULTO È UNA DELLE QUESTIONI PIÙ DIFFICILI CHE LE FAMIGLIE DEVONO AFFRONTARE. 

 
 
 

“LA FAMIGLIADAVANTI ALL’AUTISMO”

Post n°2707 pubblicato il 12 Giugno 2020 da antonioi0

LA TERAPIA CHE SI PROTRAE PER TUTTA L’ESISTENZA E L’ASSENZA DI CURE IMPLICANO CHE LE FAMIGLIE SI OCCUPINO DEL FIGLIO DISABILE PER MOLTI ANNI.

 
 
 
 
 

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