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« GUERRA E IPOCRISIA

SE NON C'E' PIU' L'OPPOSIZIONE

Post n°18 pubblicato il 02 Marzo 2009 da semprefrank

Le controversie della sinistra e i guai elettorali del PD, sono eventi che hanno sollevato più di qualche preoccupazione persino nella maggioranza di governo.
Il ripetersi della perdita di voti e di consenso verso la sinistra, sembra aver superato il normale avvicendamento delle stagioni elettorali che premiano una o l’altra parte politica nell’alternanza democratica di governo per dar luogo ad un trend negativo costante.
Questa riduzione progressiva, dalle elezioni politiche dell’aprile 2008, sembra destinata a ridurre l’opposizione ai minimi termini.
Quali possono essere le conseguenze di questo?
E’ possibile la democrazia senza opposizione? (Ovvero senza un suo peso consistente?)
Sicuramente, in democrazia, No. (1)
Se l’opposizione, infatti, perde di peso politico, potrebbe venir meno la sua funzione, stabilita dal nostro ordinamento, di controllo e di stimolo all’azione di governo, specialmente in tempi di crisi e d’enormi difficoltà, come quell’attuale.
Che cosa potrebbe succedere con la sua definitiva “scomparsa”? (2)

Cerchiamo, prima di tutto, di capire i motivi che hanno confermato i punti seguenti:
1. la costante ascesa della coalizione di Silvio Berlusconi;
2. la costante discesa dell'opposizione e del suo maggior partito (PD); (3)

Premetto che, il precipitare degli eventi relativi alla crisi mondiale e nazionale, sta determinando una situazione d’emergenza di fronte alla quale poco più importa ad alcuno la disputa sui meriti di questa o quella parte.
Tuttavia, da un’analisi attenta sui principali eventi che hanno infuocato la cronaca e l’attualità di questi giorni, non mi sembra improprio giudicare esagerato il successo dell’una, a scapito della, (esagerata), sconfitta dell’altra.

A) -Lodo Alfano
(esenzione da procedure penali alle 4 principali cariche dello Stato)
Questa legge potrebbe essere giustificata in nome della stabilità di governo ove sussistessero situazioni d’emergenza che dovessero impedirne la continuità.
Ma, questo governo è retto da una maggioranza politico-numerica senza precedenti che ne garantisce la stabilità, la legittimità e l’operatività.
Perché mai tutta quella fretta?
Perché quell’urgenza era legata all’urgenza personale del premier di mettersi al riparo dal noto processo Mills in cui era già imputato per corruzione. (4)
Come si sa, quell’avvocato è stato poi condannato a quattro anni e mezzo di detenzione mentre l’”altro” imputato non è stato nemmeno “disturbato” grazie a quella legge (ad personam).
Il “lodo” è pertanto un’altra di quelle leggi (come tutte le altre ad personam) che configge con l’art. 3 della Costituzione.

Questo fatto, non solo non ha suscitato disapprovazione nell’opinione pubblica ma, al contrario, ha recato accrescimento di successo al premier.
Mentre l’opposizione n’è uscita punita.

B) -Caso Englaro e ddl “bio-testamento” (5)
Il ricorso affannoso al ddl, poco prima della morte di Eluana e il successivo dl sul “testamento biologico” contengono elementi d’anticostituzionalità. (artt. 20 e 32)
Il Capo dello Stato ne ha dato ampia spiegazione scritta, respingendo al mittente il ddl stesso.

Anche in quest’occasione ha prevalso il consenso verso le posizioni della maggioranza a discapito dell’opposizione.
Eppure il PD e la sinistra si richiamavano alla Costituzione a conferma e giustificazione dell’opposizione al dl.
Perché mai ne sono uscite penalizzate?

C) -Lotta alla criminalità.
Le politiche per la sicurezza, per contrastare la criminalità e l’immigrazione clandestina, hanno sollevato (e stanno sollevando) perplessità e polemiche.
L’impiego dell’esercito, (sembra più un “provvedimento ad effetto” piuttosto che un serio mezzo ai fini della tutela e della sicurezza pubblica. (6)
Frasi come “saremo cattivi con i clandestini”, del ministro dell’interno e d’altri noti esponenti della lega (partito di governo) con frasi minacciose, evocano paura e xenofobia.
Di questo comportamento la sinistra ha espresso il suo dissenso appellandosi ai principi della costituzione. (v.artt.18 e 13).
Nemmeno in questo caso il richiamo alla Costituzione le ha dato credito, come risulta dalle ultime elezioni in Sardegna...
----
Tutti e tre gli eventi di cui sopra(A,B, C), contengono, quindi, elementi in contrasto con la Costituzione.
Sia nell’opinione pubblica di sinistra che in quella che sostiene la maggioranza, sia in chiunque abbia a cuore il rispetto della legalità costituzionale, le ragioni costituzionali avrebbero dovuto avere la meglio e trovare almeno un consenso più “sensibile” nell’opinione pubblica
La sconfitta elettorale in Sardegna e le successive dimissioni del segretario del maggior partito d’opposizione hanno invece segnato il contrario: l’opposizione, anziché essere sostenuta nella difesa popolare della legalità costituzionale, n’è uscita perdente.
La maggioranza di governo, al contrario, premiata.
---
Nel mio precedente articolo (v.attualità: POVERTA’, GUERRA E IPOCRISIE l’avocetta n.86 febbraio 09), trattavo alcuni aspetti paradossali che riguardavano i problemi della povertà mondiale e della squilibrata ripartizione della ricchezza mondiale.
Anche in questo presente, altri paradossi (non meno gravi), sono evidenti. (7)
…ma la speranza è l’ultima a morire.

Franco Levi Minzi
francochi@tele2.it

(per discussione e approfondimenti:  forum-blog (http: //it.groups.yahoo.com/group/V_D_A/)
Fonti:
La Costituzione italianai:

Note:
(1) Se l’opposizione, infatti, ha il ruolo istituzionale, di controllo e proposta costruttiva sul governo ai fini dell’interesse generale del paese, cosa potrebbe succedere con la sua scomparsa?
Sarebbe come la scomparsa della valvola di sicurezza nella pentola a pressione ovvero all’assenza dell’eco-scandaglio in una nave.
(2) Anche nella maggioranza si riconosce, almeno ufficialmente, che la democrazia senza opposizione è un evento piuttosto preoccupante, così almeno è nell’opinione generale.
E’ molto probabile che tale situazione sia presto destinata a “normalizzarsi “ in un’opposizione in “formato ridotto”. Essa esprimerà in parlamento il suo peso, non certo in base alle sue dimensioni, ma sul valore delle sue proposte e dal riscontro politico di consenso nell’opinione pubblica ottenuto.
(3) dove:
-il caso di cui al punto uno, dovrebbe giustificarsi in merito ai risultati positivi, e dalle attese favorevoli del governo vincente;
-il caso al punto due, dovrebbe motivarsi nella disapprovazione e nello scontento dell’elettorato per le ragioni opposte.
(4) L'avvocato Mills ha avuto quattro anni e mezzo di condanna per corruzione subita.  Il corruttore è impunito grazie a questa sua legge voluta dal medesimo. Questo fatto avrebbe dovuto, almeno in teoria, far diminuire il consenso al premier che, invece, si è accresciuto. Leggi ad personam (falso in bilancio, “rogatorie”, Cirami ecc.), …sono tuttora vigenti, salvo la legge sul falso in bilancio parzialmente modificata. Molte di queste sono state volute dal premier in favore di propri interessi personali in conflitto con la sua carica.(conflitto d'interessi)
Eppure è un fatto che va contro l’art. 3 della la costituzione.(Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge.
(5) La delicatissima questione ha suscitato un interesse senza precedenti, perché riguarda la vita di tutti e situazioni che molti hanno vissuto e stanno vivendo con i propri cari e in cui, tutti potremmo trovarci alla fine della nostra vita.
Sta passando un disegno di legge che, se approvato, sarà in pieno contrasto con l’art.32 della costituzione.
Il capo dello stato aveva già negato il proprio assenso per incostituzionalità, al decreto che, al di là d’ogni considerazione, viola la costituzione.
 (6) Né l’esercito potrebbe servire contro la violenza verso le donne (che purtroppo sembra avvenire più all’interno delle mura domestiche e nell’ambito famigliare piuttosto che sulle strade.)
Anche l’istituzione delle “ronde” cittadine, non sembra priva di polemiche e contestazioni, e, francamente, non mi sembra la migliore delle soluzioni.
(7) Alla maggioranza degli italiani, sembra non importare quanto il governo rispetti o meno i principi costituzionali.
Dai risultati elettorali risulta perciò, che gli italiani sembrano più disposti a premiare questo governo (che più volte cade in errori anticostituzionali) piuttosto che condividere l'’opposizione che vorrebbe far rispettare quei principi.

 

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